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DON GIOVANNI 2° parte


Teatro Vascello 7-25 MARZO 2012 TSI La Fabbrica dell'Attore, Manuela Kustermann e Fabio Sartor in "DON GIOVANNI" di Molière con Manuela Kustermann, Fabio Sartor, Emanuela Ponzano, Massimo Fedele, Alberto Caramel, Luna Romani, Gloria Pomardi, regia Alberto Di Stasio, musiche Wolfgang Amadeus Mozart, dipinti Stefano di Stasio, movimenti scenici Gloria Pomardi, luci Valerio Geroldi, Organizzazione Enzo Toto, Ufficio stampa Cristina D'Aquanno, Organizzazione amministrativa Marco Ciuti, Foto Tommaso Le Pera. "Con il Don Giovanni, quasi cento anni in anticipo sulla Rivoluzione Francese e De Sade, Moliere crea un dramma in cui Natura e Ragione si scontrano come due titani, incarnandosi la prima in Sganarello, la seconda in Don Giovanni. La sensazione che un Vecchio Mondo stia lasciando il posto ad uno Nuovo ispira la lucida acerba e inflessibile critica di Don Giovanni che pur di andare fino in fondo alla sua visione non risparmia nulla della sua realtà, neanche se stesso, nonostante la generosa e creativa operosità di Sganarello che cerca in tutti i modi di rivelare al suo padrone, quasi una madre con il proprio figlio, quasi un amante con il proprio amato, la ricchezza e il bene che si celano nella Natura, come baluardo e salvezza prima della rovina." Note di regia: Si ignora l'anno, il secolo, il luogo in cui nacque la leggenda di Don Giovanni. Non esiste una notizia certa che possa rivelarne l'origine; c'è chi crede (ad esempio Kierkegaard, nel suo saggio L'erotico nella musica) che l'idea del personaggio appartenga al cristianesimo, e, attraverso di esso, al medioevo. Quanto alla sua origine, al luogo, s'impone ch'esso sia la Spagna. Ma ecco proprio uno studioso spagnolo, il Maranon, allontanare l'idea che Don Giovanni sia un prototipo spagnolo e tanto meno andaluso. Egli sarebbe, piuttosto, un prodotto di società decadenti che aveva già portato in giro il suo cinismo nel declino di altre civiltà, quando la Spagna era ancora un embrione di popolo, senza struttura nazionale. Infine c'è anche chi ha visto calare Don Giovanni (proprio lui, uno dei personaggi più mediterranei che si conoscano) dal gelo e dalle nebbie del Nord. Questi studiosi descrivono la biografia di un fantasma; non s'accorgono che Don Giovanni è un personaggio che, come tale, è storicamente irraggiungibile. E' vero solo per l'intensità della finzione poetica che lo fa vivere. E' il palcoscenico il luogo della sua definizione; solo in esso egli compie gli estremi della sua azione. Molière ne fa un capolavoro assoluto; il testo raggela la figura del burlador de Sevilla, esaltandone l'ipocrisia come mezzo eccellente e infallibile per raggiungere lo scopo. Quella polemica sociale, contro la morale, la virtù e l'onore che si pretende invincibile, qui si dichiara con irruenza, come se Don Giovanni fosse il rivoluzionario denunciatore d'una verità abilmente nascosta sotto la devozione, ed egli si divertisse a trasformare, come un meccanismo, quella verità in una vivente dimostrazione. Il libertino Don Giovanni, dunque, spense del tutto il fuoco e la giovanile baldanza del suo antenato spagnolo: si raggelò in una luce livida e quasi satanica. La nostra scrittura drammaturgica accerchia lo spettatore in tre misure di interpretazione: la musica mozartiana di rara bellezza, pungolo buffo/tragico che scuote l'approssimazione apollinea del personaggio per rovesciarlo in un turbine dionisiaco come soltanto un musicista come Mozart poteva immaginare; i quadri di Stefano Di Stasio inoltrati in una modernità propria dei grandi truffatori, di un realismo impensabile e anacronistico. La vera e propria scrittura di scena si modella ai fondamenti d'un teatro di forti emozioni fisiche e psichiche, dove nulla accade se non evocato e nulla si evoca se non vissuto. Uno spettacolo che speriamo di alta intensità teatrale, voluto per scuotere le coscienze degli spettatori illuminandoli sulla decadenza erotico-corporale del nostro vivere civile.
25.4.14
 

Apologia di Socrate


Colosseo Nuovo Teatro 3 Febbraio 2012 "Apologia di Socrate" da Platone, di e con Mario Prosperi
25.4.14
 

LA LISTA - Rassegna di Drammaturgia Internazionale Contemporanea


Teatro INDIA 28 ottobre 2011 "LA LISTA" di Jennifer Tremblay (CANADA), Traduzione: Paola De Vergori, Curatore: Marco Casazza, Interprete: Manuela Mandracchia. Rassegna di Drammaturgia Internazionale Contemporanea. Una donna senza nome ci accoglie nella sua cucina. La sua vicina di casa, Caroline, è morta. La donna si sente responsabile per una tragedia che avrebbe potuto evitare; per questo racconterà  al pubblico la sua versione dei fatti. Una sola domanda: colpevole o non colpevole? Monologo incentrato sulla vita di due donne, due madri differenti quanto più è possibile l'una dall'altra; Caroline, la vicina, vive nel disordine e nella vivacità  dei suoi bambini, la narratrice sembra essere maniaca dell'ordine e passa il tempo a redigere liste di cose da fare. L'ossessione per la lista tradisce un desiderio di perfezione, ma è anche un modo per sopravvivere, riempirsi la giornata di cose da fare per vincere la solitudine. Ma tra le tante cose da fare presenti nella lista ve n’è una che viene dimenticata; e così la lista diventa arma del crimine, se di crimine si può parlare…
25.4.14
 

SHORT THEATRE 7 / WEST END - Petitoblok


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SHORT THEATRE 7 / WEST END

Punta Corsara

Petitoblok

  Il baraccone della morte ciarlatana liberamente ispirato alle opere di Antonio Petito e Aleksandr Blok   drammaturgia Antonio Calone regia Emanuele Valenti con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Giovanni Vastarella   costumi Daniela Salernitano spazio scenico Emanuele Valenti, Daniela Salernitano, maschera di Pulcinella, Marialaura Buonocore disegno luci Antonio Gatto aiuto regia Antonio Calone grafica Ida Basile foto Marina Dammacco organizzazione Marina Dammacco, Rosario Capasso tecnico Giuseppe Di Lorenzo   La PELANDA 12 settembre 2012 Roma
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25.4.14
 

NOTTI LUCENTI


"Spettacolo di danza-teatro: ideazione e coreografia: Rachele Caputo, Franco Senica - interpreti: Rachele Caputo, Marcella Mancini, Benedetta Mazzotti, Franco Senica - corpo e voce recitante: Patrizia Bettini - violoncello: Laura Beneitez - Oggetti di scena e costumi: Mario Romano - colonna sonora a cura di Marco Schiavoni"
25.4.14
 

GUARDI NEGLI OCHI IL FRIGORIFERO


"24 settembre 2011 Video lettura scenica di ""GUARDI NEGLI OCHI IL FRIGORIFERO"" di Francesco Gambaro con Luigi Rigoni - attore, a cura di Simone Carella episodio 8"
25.4.14
 

DOUBLE/ACT


Colosseo Nuovo Teatro dal 21 al 24 Marzo 2012 "DOUBLE / ACT" comp. IL LIBRO NERO. Ideazione e regia: Ilaria Di Carlo. Con: Aurora Kellermann, Silvia Sassetti.Scene, costumi e installazione: Ilaria Di Carlo, Cristian Loaiza. Progettazione e allestimento scenografia: Giacomo Martucci. Costumi: Gesine Kaufmann. Musiche e ingegneria del suono: Christian Zollner. Operatore suono: Lorenzo Pennacchietti. Luci: Ilaria Di Carlo. Organizzazione: Daniela Di Carlo. Grafica: Adria Chilcote. Double / Act è una rappresentazione teatrale liberamente ispirata all'omonimo testo di Eugène Ionesco, che consiste nella fusione di una durational performance e un'installazione che si alternano simultaneamente in due spazi differenti. L'opera propone riflessioni sulla rapida metamorfosi che l'umanità subisce quotidianamente nei suoi usi e costumi, in un mondo dominato da esigenze commerciali. I personaggi di Double / Act raggiungono il massimo livello di manipolazione e repressione e sono dunque unità di misura di un'umanità totalmente fusa con il modello e la tecnologia. Il corpo smontabile dei personaggi diventa la rappresentazione di un dramma interiore di una società che ha perso progressivamente la sua identità, umanità e naturalezza. Un universo onirico e un'atmosfera visionaria in cui si configura l'abolizione dei limiti tra organico e inorganico: la visione di un mondo in una illimitata e immanente ibridazione.
25.4.14
 

VIVA L'ANARCHIA


"Viva l'anarchia! utilizza il teatro come illusoria via di fuga da una serie di prigioni. E' confessione, rivoluzione, provocazione, sogno, esperimento e scherzo. Non si censura ed è programmaticamente incerto sulla propria forma definitiva. Ha una forma corale polifonica e narra attraverso brevi scene, quasi come in una sorta di moderna rivista, i retroscena di una rivoluzione temporanea di matrice anarchica in Baviera. E' la storia di un fallimento, e nel fallimento stanno la sua bellezza, realtà  e necessità. Libertà  è la parola che vi ricorre di più ed è allo stesso tempo la cosa meno praticata e conosciuta da tutti, rivoluzionari e non. Viva l'anarchia! non offre soluzioni e guarda al presente con l'occhio di chi usa il gioco teatrale per capirne di più, chiedendo per questo anche l'attiva collaborazione dello spettatore. Ogni riferimento al presente è del tutto voluto. Viva l'anarchia! non intende partecipare in modo serio alla discussione sul senso che ha il fare teatro, oggi, in Italia ma preferisce fare teatro, oggi, in Italia. E' un esperimento. Che fare? Liberamente tratto da 'Anarchia in Baviera' di Rainer Werner Fassbinder con Lea Barletti, Simone Franco, Annalisa Gaudino, Cecilia Maffei, Otto Marco Mercante, Giuseppe Semeraro Musiche dal vivo: Tobia Lamare Regia: Werner Waas Organizzazione e promozione: Margherita Capodiferro Elementi scenici: Dario Rizzello Produzione: Induma Teatro, Manifatture Knos"
25.4.14
 

PAESAGGIO CON FRATELLO ROTTO - Fango che diventa luce


"Teatro Valdoca, PAESAGGIO CON FRATELLO ROTTO, tre tappe spettacolari ideate e dirette da Cesare Ronconi, prima tappa: Fango che diventa luce, per 3 animali, un macellaio, un oracolo,un organista - regia e luci: Cesare Ronconi, testo: Mariangela Gualtieri, con: Marianna Andrigo, Silvia Calderoni, Leonardo Delogu, Elisabetta Ferrari, Dario Giovannini e Muna Mussie - musiche dal vivo: Dario Giovannini - campionamenti : Aidoru - scene. Stefano Cortesi - costumi. Patrizia Izzo - realizzazione video: Simona Baldacci. http://www.teatrovaldoca.org/index.html"
25.4.14
 

DRUMMERS


testo di S.Bennet, regia di Marcello Cotugno, con Pietro Buontempo, Paolo Sassanelli, Lidia Biondi,Claudio Undari,Fabrizio Barbone
25.4.14
 

DOMENICA IN VERSI: Valentino Zeichen e Biancamaria Frabotta


I poeti leggono le loro poesie alla Casina Valadier
25.4.14
 

BENZINA


Teatro Colosseo, 2002, "BENZINA" regia di Daniele Falleri con: Loredana Cannata, Elodie Treccani, Cinzia Mascoli, Alberto Bognanni e la partecipazione di Valeria Mafera. 'Benzina' è in origine un romanzo, scritto da Elena Stancanelli, diventato in poco tempo un piccolo 'caso', per l'originalità  con cui viene descritto il binomio amore (omosessuale) - morte. Non ci volle molto per capire che una storia così ben congegnata potesse essere trasferita sul palcoscenico teatrale e sul set cinematografico, e così è stato. La lungimiranza di Lorella Morlotti ha fatto si che 'Benzina' potesse diventare una 'pièce' teatrale al tempo stesso in cui un altro produttore ne acquistava i diritti cinematografici. La rappresentazione realizzata al Teatro Colosseo di Roma, intriga, diverte, appassiona e lo spettacolo mantiene fede alle aspettative. Merito di Daniele Falleri, che ha portato in scena una sua lettura del romanzo, che per motivi “tecniciâ€? e per abitudine nel lasciare un personale 'segno' in tutte le sue opere, fa di 'Benzina' un'opera imperdibile. Ma i meriti di Falleri, affermato regista teatrale ma anche ricercato collaboratore televisivo ed 'ex attore' non finiscono certo qui: sua anche l'indovinata scelta del cast e in un periodo dove i ruoli si 'regalano' senza riflettere troppo sul rapporto attore - personaggio, questa è proprio una piacevole novità! Loredana Cannata è Stella, un perfetto 'maschiaccio', determinata e innamorata della sua Lenni. Elodie Treccani è Lenni, dolce e insicura, l'animo fragile della coppia. Cinzia Mascoli è la madre di Lenni, uccisa dalle due ragazze ma che ritorna in scena sotto forma di 'essenza' scoprendo per la prima volta la vera natura di sua figlia, i suoi sentimenti, le sue paure, avvicinandosi paradossalmente a lei come mai aveva fatto in vita. Alle tre protagoniste si aggiunge Alberto Bognanni che irrompe nel ruolo di un avventore del distributore, particolarmente attratto da Stella, causando pericolosi inconvenienti alle due ragazze. Lo stile recitativo è azzeccato, e là  dove sono già  note le qualità  istrioniche della bravissima Cinzia Mascoli (Colpo di Luna, Il testimone dello sposo, Viaggi di nozze), davvero sorprendenti sono state Loredana Cannata ed Elodie Treccani. La prima, (protagonista de 'La donna Lupo' di Aurelio Grimaldi e nel cast di 'Senso '45' di Brass) temperamento siculo 'tout court', regge la scena da veterana, con un impatto molto forte nella caratterizzazione di Stella, sicuramente un ruolo non facile. La seconda, (I ragazzi del muretto, Il Verificatore, L'Ospite, Commesse) esprime anche in scena la dolcezza del suo carattere, risultando naturale e al tempo stesso intensa, davvero una piacevole conferma artistica. Riprese e regia video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. BEAT 72
25.4.14
 

write a lot of blue valentines and kentucky avenue too


"video lettura dal testo ' la rintracciate questa lettera a luigi rigoni' di Francesco Gambaro, del capitolo 'write a lot of blue valentines and kentuky avenue too' recitato da Luigi Rigoni attore, girato e proposto da smncrl roma, casa luigi e andreina, 13 ago 2011"
25.4.14
 

Danze d'inverno 2006/07


Company Blu 'Danze d'inverno' 2003, 2004, 2005, 2006/07 indagini sull'improvvisazione nella danza contemporanea. http://www.companyblu.it
25.4.14
 

Gabbie di carta


"ideazione e performance Stella Azzurra musica di improvvisazione - Matt Davis + Angelare di NCCP consulente drammaturgico - Alicia Grace Un lavoro sulla memoria e sull'eredità. La storia di una donna, la storia di tutte le donne che hanno sofferto la repressione ed il controllo delle loro risorse più vitali e che per questo hanno vissuto in condizioni di conflitto, rimorso e disagio mentale. 'sollevate il mio corpo, raddrizzate la mia testa: rotte sono le giunture delle mie povere membra' Fedra nell'Ippolito incoronato di Euripide consulente tecnico - Toby Middleton sviluppato con il supporto di Dance South West www.stellaazzurra.org www.forteprenestino.net"
25.4.14
 

La mia poetica - 5 Aprile 2011 - Saverio La Ruina


Teatro India Martedì 5 Aprile ore 10:00 - 13:30 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'lingue d'Italia' con: Franco Cordelli, Saverio La Ruina - Scena Verticale, critico testimone Renato Palazzi. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma - rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario - corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità  delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità  delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C'è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C'è chi è spinto dall'impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C'è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono. Http://www.atcllazio.it
25.4.14
 

La mia poetica - 4 Aprile 2011 - Pippo Delbono


Teatro India lunedì 4 Aprile ore 15.15- 18:45 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'con il corpo, senza corpo' con: Franco Cordelli, Pippo Delbono,critico testimone Attilio Scarpellini. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma - rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario - corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno  suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C’è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C’è chi è spinto dall’impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C’è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono. Http://www.atcllazio.it
25.4.14
 

Sogno di una notte di mezza estate


"seconda parte delle riprese della prova aperta a Legnano 30 dicembre 2010"
25.4.14
 

Daria Deflorian e Katia Ippaso - NOVO CRITICO


"Incontro fra Daria Deflorian e Katia Ippaso Università  di Roma2 mercoledì 10 novembre 2010"
25.4.14
 

AUTORI NEL CASSETTO, ATTORI SUL COMO'- " Io e mia sorella"


IO E MIA SORELLA di Elisa Torri Regia di Gian Franco Mazzoni con Elisa Torri e Daniela Ferri
25.4.14
 

NIP - not important person


Centrale Preneste 12 Novembre 2011 La compagnia Macelleria Ettore presenta "NIP - not important person" con Woody Neri, Maura Pettorruso e Paolo Maria Pilosio Scene e costumi Maria Paola Di Francesco. Musiche originali Chiarastella Calconi. Video Katia Bernardi. Luci e audio Gianluca Bosio. Testi Carmen Giordano e Marco Simiele. Montaggio e regia Carmen Giordano. N I P - not important person è un osservatorio su dinamiche e relazioni tra persone, nel tempo e nello spazio. Il progetto prevede il confronto e la contaminazione di performance, musica e video. Quelli che incontriamo per strada, in ufficio, al bar, in metropolitana, a scuola, a casa, in chiesa. Persone qualunque, con vite qualunque. Guardiamo come si muovono, ascoltiamo quello che dicono. Li spiamo, li sezioniamo, li facciamo a pezzi e li rimontiamo. Poi ci confrontiamo e mettiamo insieme quello che riteniamo non possa mancare. Lo spettacolo prevede la commistione dei linguaggi specifici messi in campo dalle rispettive discipline. I linguaggi s'incontrano e scontrano in un montaggio sincopato, da video clip, non narrativo ma evocativo, che procede per accumulazione e bombardamento d'immagini. Il montaggio definitivo è nella testa dello spettatore. Lo spettatore di NIP è un fruitore contemporaneo: quello che fa zapping, non va a teatro, legge Metro, paga il mutuo, gioca al Superenalotto, guarda Super Quark, Sanremo, MTV e Il Grande Fratello. E' un NIP. Lo spettatore guarda se stesso a velocità  raddoppiata. Guarda un reality a flusso continuo, in cui si alternano e coesistono persone in carne e ossa, le loro immagini video proiettate, voci fuori campo, suoni, rumori, dissonanze e musica. Non c'è spazio per una storia. Frammenti si accumulano nello scorrere seriale delle immagini.
25.4.14
 

Le presidentesse


Colosseo Nuovo Teatro dal 19 al 23 ottobre 2011 "Le presidentesse" di Werner Schwab, con Silvia Nebbia, Silvia Lorenzo, Alessandro Lori e con Barbara Bernardi, Elena Ferotti, Eleonora Saccà, Rita Di Franco, chitarra , Manlio Maresca, scena, costumi e trucco a cura di Valentina Frangella, foto di Scena Emilio Falvo, regia Matteo Lolli, Prod. Potevano Essere Rose. Vuotare il sacco della sporcizia! Immergere le mani nel buco della latrina: nel dolore come nell'immaginario compensatorio che prende forma in quell'ansia di redenzione e in quel sogno tranquillante del piccolo perbenismo che, sempre, il Destino incrina, lacera, travolge, disperde, mastica, dissolve. Se la vita è bisogno di radicamento occorre fare i conti anche con il male di essere radicati. Alla fine tutto resta come prima. Si è trattato di una macroscopica, sofferta, bugia. Niente è cambiato. Tutto è accaduto nel linguaggio. Tutto è stato mera, sofferta, rappresentazione. E quindi cosa sono queste tre misere "pensionate al minimo" assurte a presidentesse se non mulinelli d'essere, gorghi di parole immerse nella notte del dolore e riemerse lacere e magnetizzate? Tutti abbiamo diritto alla verità. La vita ci da quello che vuole lei. Una volta ce la fa fare dura, un’altra sciolta, ma sempre merda è.
25.4.14
 

2 MA NON 2


Compagnia del sole "2 ma non 2" - una storia curiosa, dalla novella di Luigi Pirandello "o di uno o di nessuno" con: Luca Buonocunto, Simone Castano, Carolina Damiani, Ernesto De Stefano, Germana Flamini, Marzia Pellegrino, libero adattamento e regia Marinella Anaclerio.
25.4.14
 

ITALIA SI, ITALIA NO - 1° Parte


Centrale Preneste 10 giugno 2011 "ITALIA SI , ITALIA NO" manifestazione di Musica, teatro, danza: gli artisti si mobilitano per il Referendum del 12 e del 13 giugno. Festa dedicata alla libertà  di scelta e alla libertà  di informazione.
25.4.14
 

XXX PASOLINI - studio #2


Teatro dell'Orologio, uburex3, 8 maggio 2012 "XXX PASOLINI - studio #2" SPETTACOLO FINALISTA AL PREMIO DANTE CAPPELLETTI 2011, OlivieriRavelli_Teatro, drammaturgia / regia / scena Fabio M. Franceschelli, interpretazione: Francesca La Scala, Carlotta Piraino, Alessandro Margari, Alessandro Porcu, Matteo Davide, produzione Ass. Cult. amnesiA vivacE - Ass. Cult. Figli di Hamm, in collaborazione con CONSORZIO UBUSETTETE. Un omaggio a Pasolini, ma anche un "furto" a Pasolini. Qualcuno diceva che i maestri vanno copiati, ma se pur non si volesse aderire a tale massima, se pur si volesse evitare un consapevole ladrocinio dei prodotti artistici e intellettuali di Pasolini, dovremmo comunque fare i conti su un immaginario contemporaneo che di forme, idee, questioni, sensibilità derivate dall'immensa produzione pasoliniana è incredibilmente costituito. Oggi parlare di contemporaneo è anche e sempre - volenti o meno - parlare di Pasolini. È quindi il mio immaginario"pasoliniano" che dà vita a XXX PASOLINI, cibatosi principalmente di Petrolio, ma anche di Salò, Teorema (e teoremi), Ragazzi di Vita, Lettere Luterane. XXX PASOLINI parte da Petrolio per dimenticarlo subito, parte da Pasolini per poi metterlo in secondo piano, nell'intenzione di non "sporcarlo", di non fraintenderlo, di non tradirlo. XXX PASOLINI pone, invece, me stesso in primo piano. Me stesso significa molte cose: il mio gusto, capacità e limiti di autore e regista teatrale; la mia conoscenza di Pasolini uomo e dell'arte pasoliniana (teatro, narrativa, poesia, saggistica, giornalismo, cinema). Una produzione sconfinata e una altrettanto sconfinata presenza pubblica (anche suo malgrado), rendono "tragicamente" parziale ogni mio tentativo di profonda conoscenza. Resta, appunto, il mio immaginario, limitato rispetto al "reale" ma comunque a sua volta reale, esempio (tra i tanti) di come questo artista unico venga elaborato e vissuto e "rifratto" più di trentacinque anni dopo la sua morte. Infine, la bulimia produttiva di Pasolini non può che essere segno di una personalità - o identità - multiforme, scissa, frantumata, contraddittoria. Qualunque discorso su Pasolini deve partire da ciò, deve saper abbandonare «l'ossessione dell'identità» e accettare che «la dissociazione è ordine».
25.4.14
 

QUADERNI DI SCENA 9 - I parte


"QUADERNI DI SCENA 9 - Iparte incontri a cura dei QUADERNI DEL TEATRO DI ROMA editoriale Attilio Scarpellini   DRAMMATURGIA E POESIA Francesca Macr√¨ - Biancofango Gianni Farina - Menoventi   TEATRO ARGENTINA - SALA SQUARZINA mercoled√¨ 19 aprile 2012 Roma www.teatrodiroma.net/quaderni www.facebook.com/quaderniteatrodiroma pagina FB: quaderni del teatro di roma"
25.4.14
 
 
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