Teatro Due 12 marzo 2014 “TOMMY”
di Giuseppe Manfridi
diretto e interpretato da
GABRIELE LINARI
musiche originali
JONTOM
videografica
CRISTIANO PINTO
Tommy è un giovane uomo con un problema: starnutisce ogni sei secondi esatti. Sempre. Ovunque. Solo in un luogo riesce a calmarsi, nella sua tana, nel guscio che lo protegge: il suo sgabuzzino. Nascondiglio e albergo di ricordi, questo stanzino è il luogo da cui Tommy racconterà la sua storia fatta di illusioni e delusioni, di paure, di amori. Un’infanzia solo apparentemente comune, inizio di un’esistenza tormentata. Tommy si confiderà con voi e imparerete a conoscere questo giovane uomo tenero, buffo e a tratti disperato. Un monologo ironico e intenso al tempo stesso, nella brillante scrittura di Giuseppe Manfridi, uno dei più prolifici e rappresentati autori contemporanei. Gabriele Linari affronta questa figura tenera e misteriosa che si svelerà dal buio di uno sgabuzzino, un altro figlio segretamente tormentato, nell’eterna lotta tra ciò che siamo e ciò che saremmo potuti diventare.
19.3.14
Teatro
di Giuseppe Manfridi
diretto e interpretato da
GABRIELE LINARI
musiche originali
JONTOM
videografica
CRISTIANO PINTO
Tommy è un giovane uomo con un problema: starnutisce ogni sei secondi esatti. Sempre. Ovunque. Solo in un luogo riesce a calmarsi, nella sua tana, nel guscio che lo protegge: il suo sgabuzzino. Nascondiglio e albergo di ricordi, questo stanzino è il luogo da cui Tommy racconterà la sua storia fatta di illusioni e delusioni, di paure, di amori. Un’infanzia solo apparentemente comune, inizio di un’esistenza tormentata. Tommy si confiderà con voi e imparerete a conoscere questo giovane uomo tenero, buffo e a tratti disperato. Un monologo ironico e intenso al tempo stesso, nella brillante scrittura di Giuseppe Manfridi, uno dei più prolifici e rappresentati autori contemporanei. Gabriele Linari affronta questa figura tenera e misteriosa che si svelerà dal buio di uno sgabuzzino, un altro figlio segretamente tormentato, nell’eterna lotta tra ciò che siamo e ciò che saremmo potuti diventare.