COLOSSEO NUOVO Teatro dal 29 maggio al 3 giugno 2012 "NON COME LORO" di Rossella Or, con ROSSELLA OR e FABIO COLLEPICCOLO, Regia di MARIO PROSPERI. Aiuto regia: Lavinia Mochi. Allestimento scenico: Valerio Di Filippo, Artwork: Fabio Collepiccolo, Costumi: Helga Williams, Musiche a cura di Paolo Modugno. La canzone "A vuxe du moa" di Oretta Orengo è cantata da Maria Piazza. Testo poetico destinato ad una performance della sua autrice, Rossella Or, che si confronta in un'azione rarefatta e nitidissima con una figura maschile che è una propria onirica proiezione; la sua identità, come appunto in alcuni sogni, è ignota; figlia dell'immaginario ma non dell'imprevisto, cioè del desiderio. Ma le domande che nutrono il dialogo, cucito con una sorta di umorismo penetrante e straniato al tempo stesso, girano attorno a soggetti inevitabili e centrali nella psiche: l'attesa della morte e il senso della vita; e cosa c'è di mortale e cosa di vitale nell'arte e nella coscienza dell'arte.
COLOSSEO NUOVO Teatro dal 29 maggio al 3 giugno 2012 "NON COME LORO" di Rossella Or, con ROSSELLA OR e FABIO COLLEPICCOLO, Regia di MARIO PROSPERI. Aiuto regia: Lavinia Mochi. Allestimento scenico: Valerio Di Filippo, Artwork: Fabio Collepiccolo, Costumi: Helga Williams, Musiche a cura di Paolo Modugno. La canzone "A vuxe du moa" di Oretta Orengo è cantata da Maria Piazza. Testo poetico destinato ad una performance della sua autrice, Rossella Or, che si confronta in un'azione rarefatta e nitidissima con una figura maschile che è una propria onirica proiezione; la sua identità, come appunto in alcuni sogni, è ignota; figlia dell'immaginario ma non dell'imprevisto, cioè del desiderio. Ma le domande che nutrono il dialogo, cucito con una sorta di umorismo penetrante e straniato al tempo stesso, girano attorno a soggetti inevitabili e centrali nella psiche: l'attesa della morte e il senso della vita; e cosa c'è di mortale e cosa di vitale nell'arte e nella coscienza dell'arte.
Posta un commento