Interno Abbado - (01/12/14)


CANALE:

Teatro Argot 8-13 Marzo 2011 "INTERNO ABBADO" di Andrea Baracco e Giandomenico Capaiuolo, regia Andrea Baracco, con Giandomenico Capaiuolo Musiche dal vivo di Lucas Zanforlini. Un telefono... un uomo vestito da donna... un organetto che suona melodie popolari... dei fiori finti... dei santini di Padre Pio... il rumore di una bocca essiccata dall'arsura.Rosa ha smarrito il proprio uomo - Rosa riceve una telefonata - Un appuntato si aggira frenetico per le scale della questura di Foggia - Una donna inattesa bussa alla porta di Rosa -.Questo, in breve, ciò che accade in un solo giorno alla signora Rosa Abbado. Una vita fino a quel giorno trascorsa più a nascondersi che a mostrarsi, più a far dimenticare di sé che a lasciare il segno della propria esistenza, d’improvviso si trasforma, per un banale e fortuito incidente in una giostra di avvenimenti. Squilla il telefono; bussano alla porta; appuntati accaldati e furtivi seguono Rosa dal fruttivendolo e dal parrucchiere per vie e viuzze di un paesino labirintico; Rosa non si sente più al sicuro e riflette: “mi resi conto che chiunque, senza preavviso, poteva di colpo entrare nella mia vita. Fu un’illuminazione. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72

Teatro Argot 8-13 Marzo 2011 "INTERNO ABBADO" di Andrea Baracco e Giandomenico Capaiuolo, regia Andrea Baracco, con Giandomenico Capaiuolo Musiche dal vivo di Lucas Zanforlini. Un telefono... un uomo vestito da donna... un organetto che suona melodie popolari... dei fiori finti... dei santini di Padre Pio... il rumore di una bocca essiccata dall'arsura.Rosa ha smarrito il proprio uomo - Rosa riceve una telefonata - Un appuntato si aggira frenetico per le scale della questura di Foggia - Una donna inattesa bussa alla porta di Rosa -.Questo, in breve, ciò che accade in un solo giorno alla signora Rosa Abbado. Una vita fino a quel giorno trascorsa più a nascondersi che a mostrarsi, più a far dimenticare di sé che a lasciare il segno della propria esistenza, d’improvviso si trasforma, per un banale e fortuito incidente in una giostra di avvenimenti. Squilla il telefono; bussano alla porta; appuntati accaldati e furtivi seguono Rosa dal fruttivendolo e dal parrucchiere per vie e viuzze di un paesino labirintico; Rosa non si sente più al sicuro e riflette: “mi resi conto che chiunque, senza preavviso, poteva di colpo entrare nella mia vita. Fu un’illuminazione. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72
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