CENTRALE PRENESTE Venerdì 13 maggio 2011 Il corpo elettrico della parola Rassegna di reading poetici e di musica dal vivo a cura di Marco Palladini III incontro, concerto musical-poetico TITUBANDA e MARCO PALLADINI in "Ho visto le migliori menti" Beat Poetry Machine - La Titubanda, nata il 1° maggio del 1998, è una "big brass band" sorta come scommessa-sfida, sull'idea forte di poter fare e trasmettere musica al di là  di confini e barriere, fuori da qualsiasi logica di merito e di profitto e senza gerarchie all'interno del gruppo. Collettivo aperto, alla portata di tutti, la Titubanda che ha pubblicato numerosi dischi  www.titubanda.it  è assai sensibile al progetto di radicamento nel territorio, tra la zona del Prenestino-Pigneto e quella di Casal Bertone. La sua presenza musicale nomade, sempre gioiosa e trascinante, è di per sè un'azione politica, cui si unisce una passione festaiola che l'ha condotta a esibirsi nei principali meeting delle bande di strada in Italia, in Europa e in America. Marco Palladini è da circa vent'anni tra i principali poeti-performer italiani. Cultore della poesia Beat ha realizzato nel 2004, dopo molti spettacoli, il concept-cd Trans Kerouac Road - strade, suoni & poesie esplose (con le musiche di Diego Moser - Edizioni Zona). In Ho visto le migliori menti propone oltre ai suoi versi, testi di Ginsberg, Corso, Ferlinghetti, Amiri Baraka appositamente ritradotti e riletti da lui. Un viaggio rutilante nella più significativa ‘oral poetry’ americana e “nell’autobiografia della ribellione occidentaleâ€?. Testi poetici tradotti e adattati da M. Palladini: Urlo (Allen Ginsberg): Finestra (Gregory Corso); Manifesto populista n. 1 (Lawrence Ferlinghetti); Chi? Chi? Chi? (Amiri Baraka). Testi poetici di M. Palladini: No Direction to Go; Beat-a Generazione. Immagini fotografiche di Michele Corleone
CENTRALE PRENESTE Venerdì 13 maggio 2011 Il corpo elettrico della parola Rassegna di reading poetici e di musica dal vivo a cura di Marco Palladini III incontro, concerto musical-poetico TITUBANDA e MARCO PALLADINI in "Ho visto le migliori menti" Beat Poetry Machine - La Titubanda, nata il 1° maggio del 1998, è una "big brass band" sorta come scommessa-sfida, sull'idea forte di poter fare e trasmettere musica al di là  di confini e barriere, fuori da qualsiasi logica di merito e di profitto e senza gerarchie all'interno del gruppo. Collettivo aperto, alla portata di tutti, la Titubanda che ha pubblicato numerosi dischi  www.titubanda.it  è assai sensibile al progetto di radicamento nel territorio, tra la zona del Prenestino-Pigneto e quella di Casal Bertone. La sua presenza musicale nomade, sempre gioiosa e trascinante, è di per sè un'azione politica, cui si unisce una passione festaiola che l'ha condotta a esibirsi nei principali meeting delle bande di strada in Italia, in Europa e in America. Marco Palladini è da circa vent'anni tra i principali poeti-performer italiani. Cultore della poesia Beat ha realizzato nel 2004, dopo molti spettacoli, il concept-cd Trans Kerouac Road - strade, suoni & poesie esplose (con le musiche di Diego Moser - Edizioni Zona). In Ho visto le migliori menti propone oltre ai suoi versi, testi di Ginsberg, Corso, Ferlinghetti, Amiri Baraka appositamente ritradotti e riletti da lui. Un viaggio rutilante nella più significativa ‘oral poetry’ americana e “nell’autobiografia della ribellione occidentaleâ€?. Testi poetici tradotti e adattati da M. Palladini: Urlo (Allen Ginsberg): Finestra (Gregory Corso); Manifesto populista n. 1 (Lawrence Ferlinghetti); Chi? Chi? Chi? (Amiri Baraka). Testi poetici di M. Palladini: No Direction to Go; Beat-a Generazione. Immagini fotografiche di Michele Corleone
Posta un commento