Felicitas - (13/12/14)


CANALE:

Teatro LoSpazio 27/12/2010 - 2/1/2011 "Felicitas" scritto e diretto da Mario Prosperi, con Beatrice Messa, Paola Sebastiani, Mario Prosperi, Gabriele Granito, Gino Nardella, Lavinia Mochi, Roberto Zorzut, Giuseppe Calamunci Manitta. Costumi Helga Williams, scene e luci Valerio Di Filippo, consulenza musicale Paolo Modugno, assistente alla regia Giusi Potenza. Il testo di Felicitas, scritto nel 1976, vinse il Premio IDI nel 1978. Il tema era attualissimo: la crisi del '68, il cui ciclo a soli otto anni di distanza era compiuto, mentre lentamente le coordinate dell'autorità si ricostituivano dal tessuto lacerato di una rivoluzione comportamentale. Si tratta di una fantasia kafkiana: il "processo" di una colpa che è l'esistere stesso, le proiezioni reciprocamente inibitorie e la verticizzazione di religione, giustizia e potere in una struttura piramidale al cui vertice c'è un Sua Eccellenza inattingibile e sacralizzato. Felicitas è una donna che cerca l'autorità  in senso positivo: una figura a cui affidarsi. La sua colpa potrebbe essere quella di avere abbandonato un marito sposato forse a cuor leggero, il quale frequenta anche lui il "processo" in qualità  di "testimone". Di Felicitas profitta, col consenso di un Prete che sonda gli imputati in una specie di esame previo, un nipote di Sua Eccellenza che ha un difetto di esperienza sessuale alla vigilia del suo matrimonio. Felicitas si lascia usare alla sua maniera, disinibita, sorridente, diretta, ma la sorpresa per lei e per tutti è che Sua Eccellenza stesso si innamora di lei e la rapisce per condurre con lei "vita naturale, sostituendosi nel tribunale con il nipote inesperto …Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72.

Teatro LoSpazio 27/12/2010 - 2/1/2011 "Felicitas" scritto e diretto da Mario Prosperi, con Beatrice Messa, Paola Sebastiani, Mario Prosperi, Gabriele Granito, Gino Nardella, Lavinia Mochi, Roberto Zorzut, Giuseppe Calamunci Manitta. Costumi Helga Williams, scene e luci Valerio Di Filippo, consulenza musicale Paolo Modugno, assistente alla regia Giusi Potenza. Il testo di Felicitas, scritto nel 1976, vinse il Premio IDI nel 1978. Il tema era attualissimo: la crisi del '68, il cui ciclo a soli otto anni di distanza era compiuto, mentre lentamente le coordinate dell'autorità si ricostituivano dal tessuto lacerato di una rivoluzione comportamentale. Si tratta di una fantasia kafkiana: il "processo" di una colpa che è l'esistere stesso, le proiezioni reciprocamente inibitorie e la verticizzazione di religione, giustizia e potere in una struttura piramidale al cui vertice c'è un Sua Eccellenza inattingibile e sacralizzato. Felicitas è una donna che cerca l'autorità  in senso positivo: una figura a cui affidarsi. La sua colpa potrebbe essere quella di avere abbandonato un marito sposato forse a cuor leggero, il quale frequenta anche lui il "processo" in qualità  di "testimone". Di Felicitas profitta, col consenso di un Prete che sonda gli imputati in una specie di esame previo, un nipote di Sua Eccellenza che ha un difetto di esperienza sessuale alla vigilia del suo matrimonio. Felicitas si lascia usare alla sua maniera, disinibita, sorridente, diretta, ma la sorpresa per lei e per tutti è che Sua Eccellenza stesso si innamora di lei e la rapisce per condurre con lei "vita naturale, sostituendosi nel tribunale con il nipote inesperto …Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72.
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