"Teatro FURIO CAMILLO dal 18 gennaio al 6 febbraio 2011 ""ALICE SI MERAVIGLIA"" ideato e diretto da CARLA CASSOLA, con la collaborazione artistica di NAWEL SKANDRANI, con Carla Cassola, Gilles Coullet, Valentina Izumi, Giulio Pampiglione, Andrea Tidona (in video). Coreografie Nawel Skandrani. Videoscenografia Sergio Gazzo Collaborazione musicale Luca Spagnoletti. Organizzazione Razmataz. 'Alice si meraviglia' è la storia di una vecchia che da bimba giocava ad essere Alice. La vecchia rivive il suo passato, aiutata da ottimi interpreti della sua memoria. c'è lo Stregatto, il Cappellaio Matto, la giovane (alter-ego della vecchia) e il molestatore. Perchè i suoi ricordi non sono meraviglie ma ricordi di molestie sessuali subite. Alice si meraviglia porta in scena la violenza sulle donne, attiva meccanismi di rabbia, dolore, passione e riscatto. Si ride, si soffre si rimane senza respiro. In scena si crea e si rompe costantemente un equilibrio: ciò che è reale è irreale, e ciò che è irreale diventa reale; Alice si meraviglia di sè, del suo vissuto, della propria capacità  di insabbiarlo e di portarlo alla luce in un gioco perverso in cui flashback di molestie, violenza fisica e sessuale emergono con forza, crudezza, disarmante sobrietà. Alice osserva e provoca, ricerca una liberazione, una purificazione e grazie alla rivisitazione del suo dramma riuscirà  a trovare sollievo. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72."
"Teatro FURIO CAMILLO dal 18 gennaio al 6 febbraio 2011 ""ALICE SI MERAVIGLIA"" ideato e diretto da CARLA CASSOLA, con la collaborazione artistica di NAWEL SKANDRANI, con Carla Cassola, Gilles Coullet, Valentina Izumi, Giulio Pampiglione, Andrea Tidona (in video). Coreografie Nawel Skandrani. Videoscenografia Sergio Gazzo Collaborazione musicale Luca Spagnoletti. Organizzazione Razmataz. 'Alice si meraviglia' è la storia di una vecchia che da bimba giocava ad essere Alice. La vecchia rivive il suo passato, aiutata da ottimi interpreti della sua memoria. c'è lo Stregatto, il Cappellaio Matto, la giovane (alter-ego della vecchia) e il molestatore. Perchè i suoi ricordi non sono meraviglie ma ricordi di molestie sessuali subite. Alice si meraviglia porta in scena la violenza sulle donne, attiva meccanismi di rabbia, dolore, passione e riscatto. Si ride, si soffre si rimane senza respiro. In scena si crea e si rompe costantemente un equilibrio: ciò che è reale è irreale, e ciò che è irreale diventa reale; Alice si meraviglia di sè, del suo vissuto, della propria capacità  di insabbiarlo e di portarlo alla luce in un gioco perverso in cui flashback di molestie, violenza fisica e sessuale emergono con forza, crudezza, disarmante sobrietà. Alice osserva e provoca, ricerca una liberazione, una purificazione e grazie alla rivisitazione del suo dramma riuscirà  a trovare sollievo. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72."
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