VITA - (06/11/14)


CANALE:

Teatro Belli 28 Ottobre - 6 Novembre 2011 "Vita" scritto e diretto da Angelo Longoni, con Pamela Villoresi, Emilio Bonucci e Eleonora Ivone. Un padre, una madre, una figlia. Un incidente stradale, il tempo che si ferma. Tutto l'amore del mondo e tutto il dolore del mondo. Eutanasia. Il conflitto di una famiglia come rappresentazione del conflitto di un paese intero. 'L'Italia, forse più di ogni altro paese occidentale, è il luogo della separazione netta dei concetti, delle idee e delle convinzioni in modalità  di parte, spesso semplificate e superficiali - dice Angelo Longoni, autore della fiction 'Il campione e la miss' e di opere teatrali (Testimoni, Col piede giusto, Bravi Ragazzi) -. La realtà  che viviamo sembra dipendere solo dall'azione di due principi opposti, tra cui esiste un contrasto insanabile a causa del quale finiamo per vedere il mondo solo in bianco o in nero senza riuscire a concepire altri colori o sfumature. Anche nelle recenti e tragiche vicende di Eluana Englaro e di Piergiorgio Welby, l'opinione pubblica - le posizioni dei politici -erano contrapposte e incompatibili: da una parte le accuse di assassinio, dall'altra quelle di tortura di corpi inermi e senza futuro. In "Vita", questa contrapposizione vive all'interno di una famiglia. Al centro una donna la cui esistenza è sospesa a causa di un incidente stradale, vicini a lei il padre intenzionato a liberarla dallo stato vegetativo permanente nel quale giace e la madre, invece ferma nel difenderne la vita in ogni caso e ad ogni costo. Continua Longoni: "Due posizioni inconciliabili, due genitori spezzati, voci che compongono una partitura di sentimenti, di ricordi e di riflessioni, un flusso poetico che racconta la vita in tutte le sue espressioni: il dolore, la gioia e, soprattutto, l'amore.

Teatro Belli 28 Ottobre - 6 Novembre 2011 "Vita" scritto e diretto da Angelo Longoni, con Pamela Villoresi, Emilio Bonucci e Eleonora Ivone. Un padre, una madre, una figlia. Un incidente stradale, il tempo che si ferma. Tutto l'amore del mondo e tutto il dolore del mondo. Eutanasia. Il conflitto di una famiglia come rappresentazione del conflitto di un paese intero. 'L'Italia, forse più di ogni altro paese occidentale, è il luogo della separazione netta dei concetti, delle idee e delle convinzioni in modalità  di parte, spesso semplificate e superficiali - dice Angelo Longoni, autore della fiction 'Il campione e la miss' e di opere teatrali (Testimoni, Col piede giusto, Bravi Ragazzi) -. La realtà  che viviamo sembra dipendere solo dall'azione di due principi opposti, tra cui esiste un contrasto insanabile a causa del quale finiamo per vedere il mondo solo in bianco o in nero senza riuscire a concepire altri colori o sfumature. Anche nelle recenti e tragiche vicende di Eluana Englaro e di Piergiorgio Welby, l'opinione pubblica - le posizioni dei politici -erano contrapposte e incompatibili: da una parte le accuse di assassinio, dall'altra quelle di tortura di corpi inermi e senza futuro. In "Vita", questa contrapposizione vive all'interno di una famiglia. Al centro una donna la cui esistenza è sospesa a causa di un incidente stradale, vicini a lei il padre intenzionato a liberarla dallo stato vegetativo permanente nel quale giace e la madre, invece ferma nel difenderne la vita in ogni caso e ad ogni costo. Continua Longoni: "Due posizioni inconciliabili, due genitori spezzati, voci che compongono una partitura di sentimenti, di ricordi e di riflessioni, un flusso poetico che racconta la vita in tutte le sue espressioni: il dolore, la gioia e, soprattutto, l'amore.
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