Mattatoio - (06/11/14)


CANALE:

Teatro della Cooperativa Milano dall'1 al 6 febbraio 2011 "MATTATOIO" di Marco Di Stefano con Chiara Claudi e Dèsirèe Giorgetti regia di Marco Di Stefano. Nasce tutto da un articolo apparso su La Repubblica nel giugno 2009. Un servizio su chi, spinto dalla miseria (qualcuno direbbe 'DALLA CRISI'), si trova costretto a vendere un organo al mercato nero per sopravvivere. In genere si tratta di un rene, a volte la cornea, a volte una parte di fegato. Viviamo in un'epoca dove tutto è vendibile, cedibile a peso. Dove tutto ha un prezzo, anche il corpo umano. Vendere un organo è la forma di prostituzione massima, una prostituzione estrema, dove si rinuncia per sempre a una parte del proprio corpo (e alle sue funzionalità  specifiche) in cambio di denaro. La miseria. Il corpo. Questi sono i due punti focali su cui vogliamo riflettere: qual è il limite della dignità  umana? Non ci interessa essere naturalisti. Lavoriamo per astrazione. Due donne, un tempo amiche. Un normale supermercato. Un luogo segreto per incontrarsi e contrattare l'acquisto illegale di una merce proibita: un utero. Una donna ricca, fin troppo ricca, che non può avere figli e che non si limita alla fecondazione assistita o all'adozione. Vuole un utero. Ma non in 'affitto'. Vuole un utero da trapiantare nel proprio corpo, a ogni costo. Una donna ridotta in miseria, disperata, che decide di cedere la parte più intima di sè, di rinunciare alla maternità . Una maternità che comunque le sarebbe negata a causa della sua condizione sociale. Ma non tutto è ciò che sembra. Mattatoio non vuole essere un testo di denuncia, ma una riflessione sul corpo negato nella sua sacralità, un' indagine sulle necessità, materiali e non, che portano a decisioni estreme e autolesioniste. Un'indagine sul nostro tempo, dove anche i valori ancestrali sembrano essere in discussione. http://www.teatrodellacooperativa.it

Teatro della Cooperativa Milano dall'1 al 6 febbraio 2011 "MATTATOIO" di Marco Di Stefano con Chiara Claudi e Dèsirèe Giorgetti regia di Marco Di Stefano. Nasce tutto da un articolo apparso su La Repubblica nel giugno 2009. Un servizio su chi, spinto dalla miseria (qualcuno direbbe 'DALLA CRISI'), si trova costretto a vendere un organo al mercato nero per sopravvivere. In genere si tratta di un rene, a volte la cornea, a volte una parte di fegato. Viviamo in un'epoca dove tutto è vendibile, cedibile a peso. Dove tutto ha un prezzo, anche il corpo umano. Vendere un organo è la forma di prostituzione massima, una prostituzione estrema, dove si rinuncia per sempre a una parte del proprio corpo (e alle sue funzionalità  specifiche) in cambio di denaro. La miseria. Il corpo. Questi sono i due punti focali su cui vogliamo riflettere: qual è il limite della dignità  umana? Non ci interessa essere naturalisti. Lavoriamo per astrazione. Due donne, un tempo amiche. Un normale supermercato. Un luogo segreto per incontrarsi e contrattare l'acquisto illegale di una merce proibita: un utero. Una donna ricca, fin troppo ricca, che non può avere figli e che non si limita alla fecondazione assistita o all'adozione. Vuole un utero. Ma non in 'affitto'. Vuole un utero da trapiantare nel proprio corpo, a ogni costo. Una donna ridotta in miseria, disperata, che decide di cedere la parte più intima di sè, di rinunciare alla maternità . Una maternità che comunque le sarebbe negata a causa della sua condizione sociale. Ma non tutto è ciò che sembra. Mattatoio non vuole essere un testo di denuncia, ma una riflessione sul corpo negato nella sua sacralità, un' indagine sulle necessità, materiali e non, che portano a decisioni estreme e autolesioniste. Un'indagine sul nostro tempo, dove anche i valori ancestrali sembrano essere in discussione. http://www.teatrodellacooperativa.it
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