Gli innamorati immaginari 2° Parte - (28/11/14)


CANALE:

Teatro Torbellamonaca 4 Marzo 2012 "Gli innamorati immaginari - ovvero chi si somiglia non si piglia" ideazione e regia Leonardo Petrillo da antichi canovacci della commedia dell'arte con Angelica -Sara Putignano, Rosa Rongone; Arlecchino-Pietro Quadrino, Savino Maria Italiano; Capitano-Ivan Picciallo, Lelio Naccari; Cinzio-Federico Passi, Manuel Fiorentini; Felicetta-Caterina Fiocchetti, Viviana Picariello; Isabella-Elisabetta Mandalari, Chiara Spoletini; Pulcinella-Antonio Gargiulo, Giuseppe Pestillo; Pantalone-Valerio Amoruso, Luca Bondioli. Assistente alla regia Mario Rinaldoni. Aiuto Regia Martina Ubaldi. Musiche a cura di Nando Citarella. Movimenti acrobatici Memo Dini. Maestro d'Armi Bruno Lomele. Movimenti coreografici Gerardo Porcelluzzi. Maestro di giocolerie Paolo Scannavino. Costumi Teresa Luongo. Direttore di scena Paolo Ferrari. Sarta di compagnia Maria Adele Mercogliano. Produzione Teatro di Roma. 25 febbraio 1545, Padova: otto uomini si recano in uno studio notarile per formare una "fraternal compagnia". Obiettivo: "recitar commedie di loco in loco".Si costituisce la prima compagnia professionista e moderna attraverso una forma teatrale che fa tutt'oggi parlare di sé: la Commedia dell'Arte Febbraio 2012. Riprendendo i linguaggi e le figure di quella ormai antica tradizione, Leonardo Petrillo presenta Gli innamorati immaginari e riscopre il teatro nato per opporsi all'élite e ai poteri, che racconta in modo colorato e grottesco la vita quotidiana delle più deboli compagini sociali, e disegna figure sempre attuali còlte nelle loro maschere comportamentali. Attraverso le variopinte allegorie della più antica forma di rappresentazione dal vivo che contiene in sé tutti i linguaggi e le forme, dall'acrobazia al mimo, dalla danza alla scherma, dalla giocoleria alla musica, lo spettacolo è il frutto di un percorso di specializzazione destinato a sedici giovani attori selezionati in tutta Italia e provenienti da percorsi diversamente articolati. Il progetto ha lo scopo di riproporre una forma teatrale che da una parte possiede caratteristiche di formazione ed espressione estremamente importanti e fondamentali nel lavoro dell'attore per l'uso del corpo e della voce, dall'altra rappresenta un patrimonio storico, artistico e culturale italiano, riconosciuto nel nostro Paese e all'estero da oltre cinquecento anni.

Teatro Torbellamonaca 4 Marzo 2012 "Gli innamorati immaginari - ovvero chi si somiglia non si piglia" ideazione e regia Leonardo Petrillo da antichi canovacci della commedia dell'arte con Angelica -Sara Putignano, Rosa Rongone; Arlecchino-Pietro Quadrino, Savino Maria Italiano; Capitano-Ivan Picciallo, Lelio Naccari; Cinzio-Federico Passi, Manuel Fiorentini; Felicetta-Caterina Fiocchetti, Viviana Picariello; Isabella-Elisabetta Mandalari, Chiara Spoletini; Pulcinella-Antonio Gargiulo, Giuseppe Pestillo; Pantalone-Valerio Amoruso, Luca Bondioli. Assistente alla regia Mario Rinaldoni. Aiuto Regia Martina Ubaldi. Musiche a cura di Nando Citarella. Movimenti acrobatici Memo Dini. Maestro d'Armi Bruno Lomele. Movimenti coreografici Gerardo Porcelluzzi. Maestro di giocolerie Paolo Scannavino. Costumi Teresa Luongo. Direttore di scena Paolo Ferrari. Sarta di compagnia Maria Adele Mercogliano. Produzione Teatro di Roma. 25 febbraio 1545, Padova: otto uomini si recano in uno studio notarile per formare una "fraternal compagnia". Obiettivo: "recitar commedie di loco in loco".Si costituisce la prima compagnia professionista e moderna attraverso una forma teatrale che fa tutt'oggi parlare di sé: la Commedia dell'Arte Febbraio 2012. Riprendendo i linguaggi e le figure di quella ormai antica tradizione, Leonardo Petrillo presenta Gli innamorati immaginari e riscopre il teatro nato per opporsi all'élite e ai poteri, che racconta in modo colorato e grottesco la vita quotidiana delle più deboli compagini sociali, e disegna figure sempre attuali còlte nelle loro maschere comportamentali. Attraverso le variopinte allegorie della più antica forma di rappresentazione dal vivo che contiene in sé tutti i linguaggi e le forme, dall'acrobazia al mimo, dalla danza alla scherma, dalla giocoleria alla musica, lo spettacolo è il frutto di un percorso di specializzazione destinato a sedici giovani attori selezionati in tutta Italia e provenienti da percorsi diversamente articolati. Il progetto ha lo scopo di riproporre una forma teatrale che da una parte possiede caratteristiche di formazione ed espressione estremamente importanti e fondamentali nel lavoro dell'attore per l'uso del corpo e della voce, dall'altra rappresenta un patrimonio storico, artistico e culturale italiano, riconosciuto nel nostro Paese e all'estero da oltre cinquecento anni.
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