"Dracula di Dejan Dukovski uno spettacolo di Sandro Mabellini con Laura Bombonato, Jytte-Merle Bohrnsen, Stefania Medri, Woody Neri, Stefano Scherini, Marco Vergani elementi scenici e costumi Cristina Gaetano preparazione musicale Guja Mabellini disegno luci Fulvio Melli assistente Lisa Momentò foto di scena Andrea Messana Se pensate di sapere tutto su Dracula non perdetevi lo spettacolo di Dejan Dukovski, in scena al Teatro Litta di Milano dal 14 giugno al 3 luglio. Diretto da Sandro Mabellini (che ha già  collaborato con l'autore macedone in occasione dell'edizione 2009 del Mittelfest con The other side), questa prima assoluta chiude la stagione teatrale del Litta con uno spettacolo a dir poco anticonvenzionale. Scordatevi il Dracula a cui cinema e letteratura vi hanno abituato, e lasciatevi coinvolgere dalle atmosfere perverse e dai toni dissoluti di questa inattesa rappresentazione. Il Dracula di Dukovski vuole portare in scena il contrasto, lo scontro di civiltà  tra Oriente e Occidente, tra Islam e Cristianesimo, tra capitalismo e paesi in via di sviluppo: un conflitto (insanabile?) tra sistemi di valori differenti, che sembra non portare altro che vessazioni e violenza. Il dramma balcanico dell'eterno profugo incarnato in un Dracula più uomo che mostro il quale, per sfuggire al suo destino, sbarca in Europa alla ricerca di un confronto che oggi più che mai appare impossibile. Paura della diversità, dello straniero visto come invasore, consumismo, pornocrazia, sono solo alcuni degli aspetti della società  contemporanea che Dukovski ha voluto sottolineare. Gli stessi personaggi stokeriani sono resi in chiave post-moderna, proprio ad accentuare la contemporaneità  di questo Dracula inconsueto (ben cinque personaggi interpretati da un solo attore, a richiamare la schizofrenia dell'uomo contemporaneo). ""Chi è Dracula? è una fiaba per bambini. è un porno filosofico. è una storia sul Regno dell'Occidente e quello dell'Oriente; sulle persone che dall'Oriente passano al ricco Occidente che promette democrazia, diritti, libertà  e conoscenza. Ma questo mondo vuole liberarsi dai nuovi arrivati come da una piaga e li rispedisce da dove sono venuti. Ognuno diventa Dracula alla fine del ventesimo secolo, in un senso migliore, nel senso europeo. Da quando Dracula è qualcosa come la Coca-Cola che ogni volta che la chiedi appare. Ognuno vede Dracula allo specchio se riconosce le sue paure."" (Sandro Mabellini). Canzoni dal vivo e un uso insolito delle luci contribuiscono a enfatizzare il dramma che si consuma sulla scena, con una sola raccomandazione: si consiglia la visione ad un pubblico adulto! Nel foyer del teatro il pubblico avrà  poi l'opportunità  di visitare un'installazione della scenografa Cristina Gaetano, composta di case ispirate a quelle americane del 1926, quando ancora la crisi del '29, che portò al primo vero tracollo del sistema capitalistico, sembrava pura fantasia."
"Dracula di Dejan Dukovski uno spettacolo di Sandro Mabellini con Laura Bombonato, Jytte-Merle Bohrnsen, Stefania Medri, Woody Neri, Stefano Scherini, Marco Vergani elementi scenici e costumi Cristina Gaetano preparazione musicale Guja Mabellini disegno luci Fulvio Melli assistente Lisa Momentò foto di scena Andrea Messana Se pensate di sapere tutto su Dracula non perdetevi lo spettacolo di Dejan Dukovski, in scena al Teatro Litta di Milano dal 14 giugno al 3 luglio. Diretto da Sandro Mabellini (che ha già  collaborato con l'autore macedone in occasione dell'edizione 2009 del Mittelfest con The other side), questa prima assoluta chiude la stagione teatrale del Litta con uno spettacolo a dir poco anticonvenzionale. Scordatevi il Dracula a cui cinema e letteratura vi hanno abituato, e lasciatevi coinvolgere dalle atmosfere perverse e dai toni dissoluti di questa inattesa rappresentazione. Il Dracula di Dukovski vuole portare in scena il contrasto, lo scontro di civiltà  tra Oriente e Occidente, tra Islam e Cristianesimo, tra capitalismo e paesi in via di sviluppo: un conflitto (insanabile?) tra sistemi di valori differenti, che sembra non portare altro che vessazioni e violenza. Il dramma balcanico dell'eterno profugo incarnato in un Dracula più uomo che mostro il quale, per sfuggire al suo destino, sbarca in Europa alla ricerca di un confronto che oggi più che mai appare impossibile. Paura della diversità, dello straniero visto come invasore, consumismo, pornocrazia, sono solo alcuni degli aspetti della società  contemporanea che Dukovski ha voluto sottolineare. Gli stessi personaggi stokeriani sono resi in chiave post-moderna, proprio ad accentuare la contemporaneità  di questo Dracula inconsueto (ben cinque personaggi interpretati da un solo attore, a richiamare la schizofrenia dell'uomo contemporaneo). ""Chi è Dracula? è una fiaba per bambini. è un porno filosofico. è una storia sul Regno dell'Occidente e quello dell'Oriente; sulle persone che dall'Oriente passano al ricco Occidente che promette democrazia, diritti, libertà  e conoscenza. Ma questo mondo vuole liberarsi dai nuovi arrivati come da una piaga e li rispedisce da dove sono venuti. Ognuno diventa Dracula alla fine del ventesimo secolo, in un senso migliore, nel senso europeo. Da quando Dracula è qualcosa come la Coca-Cola che ogni volta che la chiedi appare. Ognuno vede Dracula allo specchio se riconosce le sue paure."" (Sandro Mabellini). Canzoni dal vivo e un uso insolito delle luci contribuiscono a enfatizzare il dramma che si consuma sulla scena, con una sola raccomandazione: si consiglia la visione ad un pubblico adulto! Nel foyer del teatro il pubblico avrà  poi l'opportunità  di visitare un'installazione della scenografa Cristina Gaetano, composta di case ispirate a quelle americane del 1926, quando ancora la crisi del '29, che portò al primo vero tracollo del sistema capitalistico, sembrava pura fantasia."
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