Una scena dallo spettacolo Doppio Legame di Maria Piera Regoli e Salvatore Zinna, regia di Federico Magnano San Lio. Una testimonianza sorprendente costruita sui verbali del maxiprocesso alla mafia istruito nel 1986 da Giovanni Falcone. La storia tragicomica di Enzuccio, pentito privo di credibilità e uomo che non conta nulla; piccolo, diseredato, brutto, cattivo, che rappresenta la sua paradossale ricerca di giustizia e dignità. Spinti dall'ambizione di arrivare al documento attraverso la finzione, gli autori si sono posti il problema della rappresentazione del terreno di valori condivisi su cui affondano le radici culturali del consenso sociale a Cosa Nostra.
Una scena dallo spettacolo Doppio Legame di Maria Piera Regoli e Salvatore Zinna, regia di Federico Magnano San Lio. Una testimonianza sorprendente costruita sui verbali del maxiprocesso alla mafia istruito nel 1986 da Giovanni Falcone. La storia tragicomica di Enzuccio, pentito privo di credibilità e uomo che non conta nulla; piccolo, diseredato, brutto, cattivo, che rappresenta la sua paradossale ricerca di giustizia e dignità. Spinti dall'ambizione di arrivare al documento attraverso la finzione, gli autori si sono posti il problema della rappresentazione del terreno di valori condivisi su cui affondano le radici culturali del consenso sociale a Cosa Nostra.
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