Colosseo Nuovo Teatro dal 25 novembre al 4 dicembre 2011 con il Patrocinio della Comunità  Europea, 2011 Anno Europeo del Volontariato, con il Patrocinio della Ministro della Gioventù, con il Patrocinio dell'U.I.C. Unione Italiana Ciechi presentano "CONDOMINIO OCCIDENTALE" liberamente tratto dal romanzo omonimo di Paola Musa, soggetto e sceneggiatura di Paola Musa e Tiziana Sensi, musiche originali di Dario Rosciglione, regia di Tiziana Sensi e Angelo Libri. con la partecipazione di Gerry Longo, Alessandro Waldergan, Mariateresa Pascale, Giovanni Sansonetti, e con Doriana Bandinelli, Luisa Banfi, Rosanna D'Amato, Agostino D'Antoni, Piergiorgio La Rosa, Thomas luciow Frossard, Antonio Gallelli, Giorgia Monti, Linda Novelli, Giulio Pantellini, Gianluca Perciballi, Paola Persia, Chiara Scarpulla, Deborah Sebastiani, Stefania Urbani, Valentina Zappalà. Attori non vedenti portano "alla luce" gli invisibili del nostro tempo. Tratto dall'omonimo romanzo di Paola Musa -vincitore del premio Chèmbery Premier Roman 2009 e premio Primo Romanzo Città  di Cuneo 2009- lo spettacolo smaschera i tanto diffusi, quanto banali preconcetti sulla disabilità  ed evidenzia i temi sociali del nostro presente, dalla violenza sulla donna alla vergogna della povertà, dalla solitudine alla contraddizione di una società  che promette pari opportunità  ed è incapace di mantenere tale impegno. Il progetto teatrale si muove su questo doppio binario, quello dell'emergenza sociale e quello dell'integrazione tra mondo della disabilità  e mondo giovanile. Condominio Occidentale è un campo per senza tetto, un microcosmo dove si alternano le vicende di donne, madri, figli, uomini invisibili, invisibili ai nostri occhi miopi fintanto che non veniamo toccati in prima persona. Un universo dove i sentimenti sono destinati a mutare, dove i rapporti si incrinano e dove la paura di perdere anche la dignità conduce alla solitudine. Ma Condominio Occidentale è anche una comunità  dove gli individui cercano di stare insieme dandosi regole precise. Nelle misere realtà  di questi personaggi si riflettono le nostre paure ma anche le nostre speranze. La loro testimonianza ci rende coscienti che per sopravvivere dobbiamo re-inventare un concetto di umanità  e che la comunione di intenti si raggiunge solo se si lascia morire l'individualismo. Del resto il progetto teatrale stesso è l'esperienza di un avvicinamento e coinvolgimento di realtà  e professionalità  diverse. Siamo consapevoli che la storia narrata nello spettacolo non può indicare soluzioni a problemi così grandi - dice Paola Musa- ma possiamo portare la nostra esperienza di gruppo teatrale che vive la convergenza di mondi apparentemente lontanissimi e ha scoperto quanto sia vero che prima di definirci società, dobbiamo nuovamente riconoscerci come comunità  di persone, di individui, con gli stessi bisogni primari e uguale diritto alla dignità. Questo spettacolo - prosegue la regista Tiziana Sensi che insieme all'autrice del romanzo ha firmato l'adattamento teatrale- è uno spunto per sensibilizzare i giovani a tali argomenti, affinchè l'esperienza dell'altro sia un arricchimento e non motivo di paura e rifiuto. Affinchè diventino protagonisti del proprio futuro superando le ingiustizie e tutte le barriere della diversità.
Colosseo Nuovo Teatro dal 25 novembre al 4 dicembre 2011 con il Patrocinio della Comunità  Europea, 2011 Anno Europeo del Volontariato, con il Patrocinio della Ministro della Gioventù, con il Patrocinio dell'U.I.C. Unione Italiana Ciechi presentano "CONDOMINIO OCCIDENTALE" liberamente tratto dal romanzo omonimo di Paola Musa, soggetto e sceneggiatura di Paola Musa e Tiziana Sensi, musiche originali di Dario Rosciglione, regia di Tiziana Sensi e Angelo Libri. con la partecipazione di Gerry Longo, Alessandro Waldergan, Mariateresa Pascale, Giovanni Sansonetti, e con Doriana Bandinelli, Luisa Banfi, Rosanna D'Amato, Agostino D'Antoni, Piergiorgio La Rosa, Thomas luciow Frossard, Antonio Gallelli, Giorgia Monti, Linda Novelli, Giulio Pantellini, Gianluca Perciballi, Paola Persia, Chiara Scarpulla, Deborah Sebastiani, Stefania Urbani, Valentina Zappalà. Attori non vedenti portano "alla luce" gli invisibili del nostro tempo. Tratto dall'omonimo romanzo di Paola Musa -vincitore del premio Chèmbery Premier Roman 2009 e premio Primo Romanzo Città  di Cuneo 2009- lo spettacolo smaschera i tanto diffusi, quanto banali preconcetti sulla disabilità  ed evidenzia i temi sociali del nostro presente, dalla violenza sulla donna alla vergogna della povertà, dalla solitudine alla contraddizione di una società  che promette pari opportunità  ed è incapace di mantenere tale impegno. Il progetto teatrale si muove su questo doppio binario, quello dell'emergenza sociale e quello dell'integrazione tra mondo della disabilità  e mondo giovanile. Condominio Occidentale è un campo per senza tetto, un microcosmo dove si alternano le vicende di donne, madri, figli, uomini invisibili, invisibili ai nostri occhi miopi fintanto che non veniamo toccati in prima persona. Un universo dove i sentimenti sono destinati a mutare, dove i rapporti si incrinano e dove la paura di perdere anche la dignità conduce alla solitudine. Ma Condominio Occidentale è anche una comunità  dove gli individui cercano di stare insieme dandosi regole precise. Nelle misere realtà  di questi personaggi si riflettono le nostre paure ma anche le nostre speranze. La loro testimonianza ci rende coscienti che per sopravvivere dobbiamo re-inventare un concetto di umanità  e che la comunione di intenti si raggiunge solo se si lascia morire l'individualismo. Del resto il progetto teatrale stesso è l'esperienza di un avvicinamento e coinvolgimento di realtà  e professionalità  diverse. Siamo consapevoli che la storia narrata nello spettacolo non può indicare soluzioni a problemi così grandi - dice Paola Musa- ma possiamo portare la nostra esperienza di gruppo teatrale che vive la convergenza di mondi apparentemente lontanissimi e ha scoperto quanto sia vero che prima di definirci società, dobbiamo nuovamente riconoscerci come comunità  di persone, di individui, con gli stessi bisogni primari e uguale diritto alla dignità. Questo spettacolo - prosegue la regista Tiziana Sensi che insieme all'autrice del romanzo ha firmato l'adattamento teatrale- è uno spunto per sensibilizzare i giovani a tali argomenti, affinchè l'esperienza dell'altro sia un arricchimento e non motivo di paura e rifiuto. Affinchè diventino protagonisti del proprio futuro superando le ingiustizie e tutte le barriere della diversità.
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