Teatro Tordinona 30 Giugno 2014 CorviniBros Estemporaneo Band in “Colori IN”
Painters in azione e reazione con suoni, colori e fantasia
Armstrong e Duchamp, Ellington e Gorky, Parker e Rothko, Coltrane e Burri: jazz e pittura contemporanea condividono lo stesso arco temporale e rispondono ad analoghe istanze espressive. Due modi paralleli di raccontare il Secolo Brev...e e il problematico avvio del nuovo millennio.
Blues e swing connotano le musiche di matrice afroamericana, che nel corso del tempo hanno sviluppato nuove modalità per coniugare composizione e improvvisazione. Figurativo e astratto sono le grandi polarità della pittura contemporanea, in bilico fra il peso di un'imponente tradizione secolare e un desiderio ribelle, eversivo, di sottrarsi a ogni regola.
Le due arti hanno tenuto un dialogo costante: sul versante pittorico Romare Bearden dipingeva le notti di Harlem, Pollock trovava nel dripping l'intensità degli assolo di Parker, Manara e Pratt raccontavano erotismo e mistero del jazz. Bob Haggart, Miles Davis e Bill Dixon sono alcuni esempi di musicisti che hanno, per converso, proseguito sulla tela la loro musica.
Negli anni Sessanta e Settanta il rapporto si è intensificato, anche in happening durante i quali musicisti e pittori si influenzavano improvvisando in un flusso creativo circolare: il gesto sulla tela ispirava suoni, a loro volta stimolo per nuove rappresentazioni visuali.
Nello stesso periodo emergeva una nuova modalità di creazione in musica, che cercava di dare senso e logica all'improvvisazione totale: la Conduction, un insieme di gesti codificati, che il direttore impiega per dare agli strumentisti indicazioni sulle sonorità da produrre.
Il risultato coniuga la visione tradizionale dell'orchestra e le modalità di interscambio proprie dei piccoli gruppi. E' la tecnica più idonea per portare lungo percorsi imprevedibili ed empatici l'incontro fra rappresentanti di arti diverse, che trovano nell'estemporaneità il terreno di gioco ideale.
Dopo i concerti dedicati a cinema, danza e teatro, il Corvini Bros Estemporaneo Band incontra tre pittori romani, che hanno accettato il rischio di creare senza rete, dipingendo quanto la musica suggerirà loro: da una parte l'energia astratta di Antonella Caiola, le visioni oniriche di Fabio Finocchioli e Daniele Gigli, dall'altra bebop, jazz rock, elettronica, groove e free.
In mezzo il pubblico, coinvolto nell'esperienza emozionante della creazione spontanea e immerso nel flusso di suoni e colori, per ritrovare la voglia di rivoluzione degli anni Settanta e viverla secondo lo spirito di un'attualità più che mai bisognoso di intelligenza e arte.
Teatro Tordinona 30 Giugno 2014 CorviniBros Estemporaneo Band in “Colori IN”
Painters in azione e reazione con suoni, colori e fantasia
Armstrong e Duchamp, Ellington e Gorky, Parker e Rothko, Coltrane e Burri: jazz e pittura contemporanea condividono lo stesso arco temporale e rispondono ad analoghe istanze espressive. Due modi paralleli di raccontare il Secolo Brev...e e il problematico avvio del nuovo millennio.
Blues e swing connotano le musiche di matrice afroamericana, che nel corso del tempo hanno sviluppato nuove modalità per coniugare composizione e improvvisazione. Figurativo e astratto sono le grandi polarità della pittura contemporanea, in bilico fra il peso di un'imponente tradizione secolare e un desiderio ribelle, eversivo, di sottrarsi a ogni regola.
Le due arti hanno tenuto un dialogo costante: sul versante pittorico Romare Bearden dipingeva le notti di Harlem, Pollock trovava nel dripping l'intensità degli assolo di Parker, Manara e Pratt raccontavano erotismo e mistero del jazz. Bob Haggart, Miles Davis e Bill Dixon sono alcuni esempi di musicisti che hanno, per converso, proseguito sulla tela la loro musica.
Negli anni Sessanta e Settanta il rapporto si è intensificato, anche in happening durante i quali musicisti e pittori si influenzavano improvvisando in un flusso creativo circolare: il gesto sulla tela ispirava suoni, a loro volta stimolo per nuove rappresentazioni visuali.
Nello stesso periodo emergeva una nuova modalità di creazione in musica, che cercava di dare senso e logica all'improvvisazione totale: la Conduction, un insieme di gesti codificati, che il direttore impiega per dare agli strumentisti indicazioni sulle sonorità da produrre.
Il risultato coniuga la visione tradizionale dell'orchestra e le modalità di interscambio proprie dei piccoli gruppi. E' la tecnica più idonea per portare lungo percorsi imprevedibili ed empatici l'incontro fra rappresentanti di arti diverse, che trovano nell'estemporaneità il terreno di gioco ideale.
Dopo i concerti dedicati a cinema, danza e teatro, il Corvini Bros Estemporaneo Band incontra tre pittori romani, che hanno accettato il rischio di creare senza rete, dipingendo quanto la musica suggerirà loro: da una parte l'energia astratta di Antonella Caiola, le visioni oniriche di Fabio Finocchioli e Daniele Gigli, dall'altra bebop, jazz rock, elettronica, groove e free.
In mezzo il pubblico, coinvolto nell'esperienza emozionante della creazione spontanea e immerso nel flusso di suoni e colori, per ritrovare la voglia di rivoluzione degli anni Settanta e viverla secondo lo spirito di un'attualità più che mai bisognoso di intelligenza e arte.
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