"""Bustop, in memoria di Harold"", è un atto unico scritto da Adriano Sconocchia circa dieci anni fa. è stato rappresentato più volte sia nella versione integrale che di corto teatrale (Estate Romana 2002; Festival del Teatro italiano, Ponza 2002; UAI Festival di Reggio Emilia 2004; Tordinona, rassegna Schegge d'autore, Roma 2006). Nel 2010 è stato tradotto in cirillico e pubblicato a Mosca nel volume 'La tattica del gatto, sei pièces di teatro italiano contemporaneo', edito da Sergei Mituriè. è stato tradotto anche in inglese. è la storia di un senzatetto che incontra Bobo, giovane impiegato di banca, uomo generoso ed altruista ma ben ancorato al 'sistema' di cui sente parte integrante. Dalle domande provocatorie del barbone, scaturisce tra i due personaggi un dialogo, serrato e incalzante, ma che ben presto si trasformerà  in una vera e propria indagine psicologica che il 'barbone' condurrà  sull' impiegato Bobo, deframmentandone progressivamente tutte le certezze ma gettando le basi per un nuovo assetto psicologico del ragazzo. Tuttavia, l'arrivo di una donna, Edna, moglie del 'barbone', accrescerà  gli enigmi e lo smarrimento di Bobo diverrà  totale. Frustrazione, sarcasmo e tenerezza si miscelano con equilibrio nel tentativo di dare una risposta (che ci consoli almeno un pò) sul senso della vita. Nella parte del Barbone Mauro Lorenzini; Maria Cipriano in quella di Edna e Andrea Zanacchi nelle vesti di Bobo. Al pianoforte Federico Sconocchia Pisoni."
"""Bustop, in memoria di Harold"", è un atto unico scritto da Adriano Sconocchia circa dieci anni fa. è stato rappresentato più volte sia nella versione integrale che di corto teatrale (Estate Romana 2002; Festival del Teatro italiano, Ponza 2002; UAI Festival di Reggio Emilia 2004; Tordinona, rassegna Schegge d'autore, Roma 2006). Nel 2010 è stato tradotto in cirillico e pubblicato a Mosca nel volume 'La tattica del gatto, sei pièces di teatro italiano contemporaneo', edito da Sergei Mituriè. è stato tradotto anche in inglese. è la storia di un senzatetto che incontra Bobo, giovane impiegato di banca, uomo generoso ed altruista ma ben ancorato al 'sistema' di cui sente parte integrante. Dalle domande provocatorie del barbone, scaturisce tra i due personaggi un dialogo, serrato e incalzante, ma che ben presto si trasformerà  in una vera e propria indagine psicologica che il 'barbone' condurrà  sull' impiegato Bobo, deframmentandone progressivamente tutte le certezze ma gettando le basi per un nuovo assetto psicologico del ragazzo. Tuttavia, l'arrivo di una donna, Edna, moglie del 'barbone', accrescerà  gli enigmi e lo smarrimento di Bobo diverrà  totale. Frustrazione, sarcasmo e tenerezza si miscelano con equilibrio nel tentativo di dare una risposta (che ci consoli almeno un pò) sul senso della vita. Nella parte del Barbone Mauro Lorenzini; Maria Cipriano in quella di Edna e Andrea Zanacchi nelle vesti di Bobo. Al pianoforte Federico Sconocchia Pisoni."
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