Teatro Fassino, Avigliana 20 Settembre 2014
Sandman (Belgio)
THAT’S IT
Concept, choreography and performance: Sabine Molenaar
Music: Emilian Gatsov
Light design: Filip Timmerman
Dramaturgy: Gina Șerbănescu
Coproduced by: Workspace Brussels
Supported by: 4Culture Association (Bucharest), Ultima Vez, workspacebrussels
(Belgium), Jardin d’Europe, Culture Programme of the European Union, Joji inc
Thanks to: Workspace Brussels, Artpotheek, Festival Cement
Dove finiscono i sogni e inizia la realtà?
In questo suo nuovo assolo di danza, Sabine Molenaar si spinge verso la deriva della realtà, recupera i suoi incubi onirici, trasforma le creature nascoste negli oscuri recessi della mente in un sogno che modifica il corpo, il tempo e lo spazio.
Un ottovolante di memorie che attraversa senza logica paesaggi onirici, storie e immagini. Con i suoi movimenti la danzatrice Molenaar seduce lo spettatore fino a condurlo faccia a faccia con la sua più grande paura: che nulla è come sembra.
Attraverso il “disagio” lo spettatore s’imbatte nello “stato” privo di controllo della danzatrice, arrivando così a scontrarsi con una bruciante domanda: dove finiscono i sogni e inizia la realtà?
Sabine Molenaar (1985, Olanda) si trasferisce ad Amsterdam nel 2003 per studiare Modern Theatre Dance. Nel 2006 lavora con Ann van den Broek per la performance “E19 the way to San José” e più tardi diventa co-fondatrice della compagnia olandese 'Instant Collective'. Nel 2008 torna a Bruxelles e lavora a livello internazionale per più di 2 anni con la compagnia 'Peeping Tom'. Nel 2012 crea il suo primo solo “That's it” con il sostegno della sua nuova compagnia Sandman. Lo spettacolo vince il primo premio all' ACT festival di Bilbao e il premio 'Strongest female talent' nel Theater Aan Zee' di Oostende, Belgio.
Teatro Fassino, Avigliana 20 Settembre 2014Sandman (Belgio)
THAT’S IT
Concept, choreography and performance: Sabine Molenaar
Music: Emilian Gatsov
Light design: Filip Timmerman
Dramaturgy: Gina Șerbănescu
Coproduced by: Workspace Brussels
Supported by: 4Culture Association (Bucharest), Ultima Vez, workspacebrussels
(Belgium), Jardin d’Europe, Culture Programme of the European Union, Joji inc
Thanks to: Workspace Brussels, Artpotheek, Festival Cement
Dove finiscono i sogni e inizia la realtà?
In questo suo nuovo assolo di danza, Sabine Molenaar si spinge verso la deriva della realtà, recupera i suoi incubi onirici, trasforma le creature nascoste negli oscuri recessi della mente in un sogno che modifica il corpo, il tempo e lo spazio.
Un ottovolante di memorie che attraversa senza logica paesaggi onirici, storie e immagini. Con i suoi movimenti la danzatrice Molenaar seduce lo spettatore fino a condurlo faccia a faccia con la sua più grande paura: che nulla è come sembra.
Attraverso il “disagio” lo spettatore s’imbatte nello “stato” privo di controllo della danzatrice, arrivando così a scontrarsi con una bruciante domanda: dove finiscono i sogni e inizia la realtà?
Sabine Molenaar (1985, Olanda) si trasferisce ad Amsterdam nel 2003 per studiare Modern Theatre Dance. Nel 2006 lavora con Ann van den Broek per la performance “E19 the way to San José” e più tardi diventa co-fondatrice della compagnia olandese 'Instant Collective'. Nel 2008 torna a Bruxelles e lavora a livello internazionale per più di 2 anni con la compagnia 'Peeping Tom'. Nel 2012 crea il suo primo solo “That's it” con il sostegno della sua nuova compagnia Sandman. Lo spettacolo vince il primo premio all' ACT festival di Bilbao e il premio 'Strongest female talent' nel Theater Aan Zee' di Oostende, Belgio.
Sandman (Belgio)
THAT’S IT
Concept, choreography and performance: Sabine Molenaar
Music: Emilian Gatsov
Light design: Filip Timmerman
Dramaturgy: Gina Șerbănescu
Coproduced by: Workspace Brussels
Supported by: 4Culture Association (Bucharest), Ultima Vez, workspacebrussels
(Belgium), Jardin d’Europe, Culture Programme of the European Union, Joji inc
Thanks to: Workspace Brussels, Artpotheek, Festival Cement
Dove finiscono i sogni e inizia la realtà?
In questo suo nuovo assolo di danza, Sabine Molenaar si spinge verso la deriva della realtà, recupera i suoi incubi onirici, trasforma le creature nascoste negli oscuri recessi della mente in un sogno che modifica il corpo, il tempo e lo spazio.
Un ottovolante di memorie che attraversa senza logica paesaggi onirici, storie e immagini. Con i suoi movimenti la danzatrice Molenaar seduce lo spettatore fino a condurlo faccia a faccia con la sua più grande paura: che nulla è come sembra.
Attraverso il “disagio” lo spettatore s’imbatte nello “stato” privo di controllo della danzatrice, arrivando così a scontrarsi con una bruciante domanda: dove finiscono i sogni e inizia la realtà?
Sabine Molenaar (1985, Olanda) si trasferisce ad Amsterdam nel 2003 per studiare Modern Theatre Dance. Nel 2006 lavora con Ann van den Broek per la performance “E19 the way to San José” e più tardi diventa co-fondatrice della compagnia olandese 'Instant Collective'. Nel 2008 torna a Bruxelles e lavora a livello internazionale per più di 2 anni con la compagnia 'Peeping Tom'. Nel 2012 crea il suo primo solo “That's it” con il sostegno della sua nuova compagnia Sandman. Lo spettacolo vince il primo premio all' ACT festival di Bilbao e il premio 'Strongest female talent' nel Theater Aan Zee' di Oostende, Belgio.
Posta un commento