"Teatro DELLE MOIRE 2010 Milano ""Never Never Neverland - NNN"" Concept e regia: Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani, Creazione e interpretazione: Alessandra De Santis, Giorgia Maretta, Attilio Nicoli Cristiani, Emanuele Sonzini, Dramaturg: Renato Gabrielli. Assistenza al progetto: Beatrice Sarosiek. Disegno luci: Antonio Zappalà Con il contributo: PROGETTO EŠTRE/Fondazione Cariplo, Comune di Milano - Cultura, NEXT Laboratorio delle idee per OLTRE IL PALCOSCENICO Abbiamo costruito un'isola, immaginaria e molto concreta. Il suo terreno è fatto di strati di abiti, accessori e suppellettili saltati fuori da cassetti, cantine, solai e vecchi bauli di teatranti. Non ha leggi, quest'isola: per chi viene a visitarla c'è una libertà  assoluta di trasformarsi, di riplasmare a ogni minuto la propria identità. è una libertà  che ricorda, certo, quella dei giochi tra bambini; ed è con il pensiero rivolto al 'bambino che non vuole crescere' per eccellenza, al Peter Pan di James B. Barrie, che abbiamo chiamato la nostra isola Never Never Neverland. Ma siamo consapevoli del sottofondo ambiguo e pericoloso di ogni tentativo di ritorno all'infanzia, come testimonia l'inquietante Neverland che è stata dimora di Michael Jackson, splendente e dolente icona pop cui pure rendiamo omaggio in questo spettacolo. Diamo sfogo al nostro desiderio di infinita metamorfosi, abbandonandoci a una sequenza di travestimenti giocosi; eppure questi stessi giochi fanno da specchio, critico e straniante, all'infantilismo della società  dei consumi. L'infantilismo contemporaneo è al centro di una rete di questioni su cui ci siamo confrontati preparando Never Never Neverland: l'identità  di genere, le relazioni, la rappresentazione del corpo, i miti/prodotti della cultura di massa."
"Teatro DELLE MOIRE 2010 Milano ""Never Never Neverland - NNN"" Concept e regia: Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani, Creazione e interpretazione: Alessandra De Santis, Giorgia Maretta, Attilio Nicoli Cristiani, Emanuele Sonzini, Dramaturg: Renato Gabrielli. Assistenza al progetto: Beatrice Sarosiek. Disegno luci: Antonio Zappalà Con il contributo: PROGETTO EŠTRE/Fondazione Cariplo, Comune di Milano - Cultura, NEXT Laboratorio delle idee per OLTRE IL PALCOSCENICO Abbiamo costruito un'isola, immaginaria e molto concreta. Il suo terreno è fatto di strati di abiti, accessori e suppellettili saltati fuori da cassetti, cantine, solai e vecchi bauli di teatranti. Non ha leggi, quest'isola: per chi viene a visitarla c'è una libertà  assoluta di trasformarsi, di riplasmare a ogni minuto la propria identità. è una libertà  che ricorda, certo, quella dei giochi tra bambini; ed è con il pensiero rivolto al 'bambino che non vuole crescere' per eccellenza, al Peter Pan di James B. Barrie, che abbiamo chiamato la nostra isola Never Never Neverland. Ma siamo consapevoli del sottofondo ambiguo e pericoloso di ogni tentativo di ritorno all'infanzia, come testimonia l'inquietante Neverland che è stata dimora di Michael Jackson, splendente e dolente icona pop cui pure rendiamo omaggio in questo spettacolo. Diamo sfogo al nostro desiderio di infinita metamorfosi, abbandonandoci a una sequenza di travestimenti giocosi; eppure questi stessi giochi fanno da specchio, critico e straniante, all'infantilismo della società  dei consumi. L'infantilismo contemporaneo è al centro di una rete di questioni su cui ci siamo confrontati preparando Never Never Neverland: l'identità  di genere, le relazioni, la rappresentazione del corpo, i miti/prodotti della cultura di massa."
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