Teatro Vascello 17 settembre 2014
TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE
Compagnia Quotidiana.com
(tre capitoli per una buona morte) Capitolo uno - L’anarchico non è fotogenico
Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura.
Dove si colloca oggi il teatro contemporaneo, in quale organo del corpo sociale? Nella mente o nello stomaco, in attesa di essere digerito?
Due cow-boy, poi improbabili danzatori, si pongono sui margini di queste incrinature in una partitura dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un in- telletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso.
di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni
produzione quotidiana.com con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna in collaborazione con La Corte Ospitale/progetto residenziale, Armunia/Festival Inequilibrio
Una sofisticata clownerie intellettuale, un gioco verbale alle soglie dell'assurdo
Teatro Vascello 17 settembre 2014TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE
Compagnia Quotidiana.com
(tre capitoli per una buona morte) Capitolo uno - L’anarchico non è fotogenico
Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura.
Dove si colloca oggi il teatro contemporaneo, in quale organo del corpo sociale? Nella mente o nello stomaco, in attesa di essere digerito?
Due cow-boy, poi improbabili danzatori, si pongono sui margini di queste incrinature in una partitura dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un in- telletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso.
di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni
produzione quotidiana.com con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna in collaborazione con La Corte Ospitale/progetto residenziale, Armunia/Festival Inequilibrio
Una sofisticata clownerie intellettuale, un gioco verbale alle soglie dell'assurdo
TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE
Compagnia Quotidiana.com
(tre capitoli per una buona morte) Capitolo uno - L’anarchico non è fotogenico
Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura.
Dove si colloca oggi il teatro contemporaneo, in quale organo del corpo sociale? Nella mente o nello stomaco, in attesa di essere digerito?
Due cow-boy, poi improbabili danzatori, si pongono sui margini di queste incrinature in una partitura dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un in- telletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso.
di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni
produzione quotidiana.com con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna in collaborazione con La Corte Ospitale/progetto residenziale, Armunia/Festival Inequilibrio
Una sofisticata clownerie intellettuale, un gioco verbale alle soglie dell'assurdo
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