Sulle SPALLE degli ALTRI - (08/09/14)


CANALE:

Teatro Cometa Off 28-30 Gennaio 2011 "Sulle spalle degli altri" scritto e interpretato da Eva Milella regia Luca Angeletti musiche Giovanni Di Cosimo. Rassegna LET-Liberi Esperimenti Teatrali. Roma. Vigilia di Natale. Chiara, ragazza anaffettiva e taciturna, si ritrova a fare qualcosa che non avrebbe mai immaginato: distribuire coperte ai barboni. Scopre che alcune persone preferiscono passare le ore che precedono il cenone di famiglia facendo beneficenza piuttosto che in coda alla cassa di un centro commerciale. Catapultata in mezzo a un gruppo di improbabili benefattori (archistar, diafane rampolle, performer autoreferenziali, registi dalla denuncia facile) Chiara non ne fa una giusta mentre i suoi occhi assistono, basiti, a incontri improbabili tra mondi agli antipodi. Ci vuole così tanto ad affermarsi come persone e non come status? Siamo più persone o più status? Chi ci crediamo di essere? E soprattutto saremo ancora sicuri dopo questo Natale che "la vita è una cosa meravigliosa"? Un incubo, una favola di Natale, un viaggio nel mondo delle differenze e dei pregiudizi, per capire che in fondo siamo esseri umani orribili non per quello che facciamo, ma perchè ci nascondiamo dietro paralizzanti sovrastrutture ideologiche. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72.

Teatro Cometa Off 28-30 Gennaio 2011 "Sulle spalle degli altri" scritto e interpretato da Eva Milella regia Luca Angeletti musiche Giovanni Di Cosimo. Rassegna LET-Liberi Esperimenti Teatrali. Roma. Vigilia di Natale. Chiara, ragazza anaffettiva e taciturna, si ritrova a fare qualcosa che non avrebbe mai immaginato: distribuire coperte ai barboni. Scopre che alcune persone preferiscono passare le ore che precedono il cenone di famiglia facendo beneficenza piuttosto che in coda alla cassa di un centro commerciale. Catapultata in mezzo a un gruppo di improbabili benefattori (archistar, diafane rampolle, performer autoreferenziali, registi dalla denuncia facile) Chiara non ne fa una giusta mentre i suoi occhi assistono, basiti, a incontri improbabili tra mondi agli antipodi. Ci vuole così tanto ad affermarsi come persone e non come status? Siamo più persone o più status? Chi ci crediamo di essere? E soprattutto saremo ancora sicuri dopo questo Natale che "la vita è una cosa meravigliosa"? Un incubo, una favola di Natale, un viaggio nel mondo delle differenze e dei pregiudizi, per capire che in fondo siamo esseri umani orribili non per quello che facciamo, ma perchè ci nascondiamo dietro paralizzanti sovrastrutture ideologiche. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72.
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