Giardini della Filarmonica 1 agosto 2014
MADAME CÉLINE O IL BALLO DELLA MALORA
Compagnia Massimo Verdastro presenta Francesca Benedetti in Madame Céline o il ballo della malora
Lucette Almanzor e Luis-Ferdinand Céline: un amore in guerra
progetto drammaturgico di Luca Scarlini
dall’opera di Luis Ferdinand Céline
regia di Massimo Verdastro
Luis Ferdinand Céline era ossessionato dalle ballerine, dalle danzatrici, scriveva libretti per la danza, che nessuno avrebbe mai rappresentato. Anche nel cuore delle sue avventure più estreme, nella Prima Guerra Mondiale, in Africa nel cuore delle epidemie, nella disgrazia della fine del mondo hitleriano, in una Germania in fiamme, lo scrittore continua a elaborare sogni in tutu, visioni di bianche interpreti di Giselle e dei grani più celebri del repertorio classico. Nel 1943 Céline sposò Lucette Almanzor, interprete di danze indù e poi didatta, e con lei attraversò il disastro della fine del Reich. I due lasciarono Parigi al momento in cui gli alleati arrivarono in Normandia, lo scrittore si era esposto con gli occupanti, aveva all’attivo opere antisemite che gli avevano attirato numerosi attacchi, aveva bisogno do andarsene. La mèta era la Danimarca, raggiunta faticosamente e dove fu destinato alla prigione e alla miseria, dopo una immersione nel Crepuscolo degli Dèi hitleriano, come racconta con feroce umorismo nella sua ultima opera capitale, la Trilogia del Nord, composta da Nord, Da un castello all’Altro e Rigodon: queste opere gli resero il successo, dopo gli anni dell’esilio e dell’ostracismo. Da esse, ma anche dalla memoria di Lucette Destouches Céline segreto e da quella di Robert Poulet Il mio Céline, prende forma Madame Céline o il ballo della malora, una scrittura a due voci che narra di una unione a prova di tutto, precipitata nel disastro della Storia, nella villetta suburbana di Meudon, dove Lucette dava lezioni di danza, e Céline scriveva riepilogando la propria personale discesa agli inferi, incarnando il personaggio del rivoltoso per la cultura francese. Francesca Benedetti, grande signora del nostro tempo, si confronterà questa volta con la parola incandescente di Luis Ferdinad Céline, dando voce e corpo alla figura di Lucette: amica, compagna, amante appassionata ma anche spietato alter ego del grande scrittore Francese
Giardini della Filarmonica 1 agosto 2014MADAME CÉLINE O IL BALLO DELLA MALORA
Compagnia Massimo Verdastro presenta Francesca Benedetti in Madame Céline o il ballo della malora
Lucette Almanzor e Luis-Ferdinand Céline: un amore in guerra
progetto drammaturgico di Luca Scarlini
dall’opera di Luis Ferdinand Céline
regia di Massimo Verdastro
Luis Ferdinand Céline era ossessionato dalle ballerine, dalle danzatrici, scriveva libretti per la danza, che nessuno avrebbe mai rappresentato. Anche nel cuore delle sue avventure più estreme, nella Prima Guerra Mondiale, in Africa nel cuore delle epidemie, nella disgrazia della fine del mondo hitleriano, in una Germania in fiamme, lo scrittore continua a elaborare sogni in tutu, visioni di bianche interpreti di Giselle e dei grani più celebri del repertorio classico. Nel 1943 Céline sposò Lucette Almanzor, interprete di danze indù e poi didatta, e con lei attraversò il disastro della fine del Reich. I due lasciarono Parigi al momento in cui gli alleati arrivarono in Normandia, lo scrittore si era esposto con gli occupanti, aveva all’attivo opere antisemite che gli avevano attirato numerosi attacchi, aveva bisogno do andarsene. La mèta era la Danimarca, raggiunta faticosamente e dove fu destinato alla prigione e alla miseria, dopo una immersione nel Crepuscolo degli Dèi hitleriano, come racconta con feroce umorismo nella sua ultima opera capitale, la Trilogia del Nord, composta da Nord, Da un castello all’Altro e Rigodon: queste opere gli resero il successo, dopo gli anni dell’esilio e dell’ostracismo. Da esse, ma anche dalla memoria di Lucette Destouches Céline segreto e da quella di Robert Poulet Il mio Céline, prende forma Madame Céline o il ballo della malora, una scrittura a due voci che narra di una unione a prova di tutto, precipitata nel disastro della Storia, nella villetta suburbana di Meudon, dove Lucette dava lezioni di danza, e Céline scriveva riepilogando la propria personale discesa agli inferi, incarnando il personaggio del rivoltoso per la cultura francese. Francesca Benedetti, grande signora del nostro tempo, si confronterà questa volta con la parola incandescente di Luis Ferdinad Céline, dando voce e corpo alla figura di Lucette: amica, compagna, amante appassionata ma anche spietato alter ego del grande scrittore Francese
MADAME CÉLINE O IL BALLO DELLA MALORA
Compagnia Massimo Verdastro presenta Francesca Benedetti in Madame Céline o il ballo della malora
Lucette Almanzor e Luis-Ferdinand Céline: un amore in guerra
progetto drammaturgico di Luca Scarlini
dall’opera di Luis Ferdinand Céline
regia di Massimo Verdastro
Luis Ferdinand Céline era ossessionato dalle ballerine, dalle danzatrici, scriveva libretti per la danza, che nessuno avrebbe mai rappresentato. Anche nel cuore delle sue avventure più estreme, nella Prima Guerra Mondiale, in Africa nel cuore delle epidemie, nella disgrazia della fine del mondo hitleriano, in una Germania in fiamme, lo scrittore continua a elaborare sogni in tutu, visioni di bianche interpreti di Giselle e dei grani più celebri del repertorio classico. Nel 1943 Céline sposò Lucette Almanzor, interprete di danze indù e poi didatta, e con lei attraversò il disastro della fine del Reich. I due lasciarono Parigi al momento in cui gli alleati arrivarono in Normandia, lo scrittore si era esposto con gli occupanti, aveva all’attivo opere antisemite che gli avevano attirato numerosi attacchi, aveva bisogno do andarsene. La mèta era la Danimarca, raggiunta faticosamente e dove fu destinato alla prigione e alla miseria, dopo una immersione nel Crepuscolo degli Dèi hitleriano, come racconta con feroce umorismo nella sua ultima opera capitale, la Trilogia del Nord, composta da Nord, Da un castello all’Altro e Rigodon: queste opere gli resero il successo, dopo gli anni dell’esilio e dell’ostracismo. Da esse, ma anche dalla memoria di Lucette Destouches Céline segreto e da quella di Robert Poulet Il mio Céline, prende forma Madame Céline o il ballo della malora, una scrittura a due voci che narra di una unione a prova di tutto, precipitata nel disastro della Storia, nella villetta suburbana di Meudon, dove Lucette dava lezioni di danza, e Céline scriveva riepilogando la propria personale discesa agli inferi, incarnando il personaggio del rivoltoso per la cultura francese. Francesca Benedetti, grande signora del nostro tempo, si confronterà questa volta con la parola incandescente di Luis Ferdinad Céline, dando voce e corpo alla figura di Lucette: amica, compagna, amante appassionata ma anche spietato alter ego del grande scrittore Francese
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