Fig.2 - svolgimento circolare - (11/09/14)


CANALE:

"FestivalTerni 2008 ""Fig. n° 2 - svolgimento circolare"" di e con Silvia Costa musica di Lorenzo Tomio aiuto tecnico e luci Giovanni Marocco Coproduzione festival es.terni 2008 e Uovo performing arts festival Con il sostegno di progetto Nuove creatività  - Ente Teatrale italiano. Si prosegue a considerare le forme geometriche che tracciano lo spazio nel senso di luogo -un dove, il posto, il mondo- e nel senso di aver luogo -un cosa, il dramma, l'esistenza. Questa è la seconda tappa di un progetto che prevede varie uscite. Il punto di partenza è la volontà di utilizzare il corpo come fosse la Ninfa, nella concezione di Warburg, cioè un'organismo enigmatico, che turba l'evento sotto i nostri sguardi. Non una persona, ma una figura senza sembianza precisa, senza connotazione. In questa concezione spaziale il corpo s'inserisce come un'immagine figurata, o piuttosto una figura immaginata, ritagliata lungo il contorno netto della sua sagoma, della posa assunta, della postura disegnata. Dopo aver sondato un primo svolgimento lineare, si passa ora a svolgere un movimento circolare. Mentre la linea presuppone un passaggio, un entrare ed un uscire, nel cerchio la figura si pu inscrivere, il cerchio la può racchiudere: il suo è un entrare ed uno stare dentro la forma. Il cerchio è qui visto come un abisso, un buco sulla terra dentro cui guardare, dentro cui cercare una fine che non c'è, che non si lascia vedere. È un'attrazione centripeta verso il vuoto che ogni cerchio rappresenta e che ogni sguardo presuppone. Il cerchio ha un centro. Il centro è un vuoto, e tutto è nero attorno. Il nuovo dramma è legato alla ricerca di tale centro, di quell'unico punto fisso in questa forma che sempre si muove, dell'origine immobile della sua rotazione e di tutto lo spazio che gli gira intorno."

"FestivalTerni 2008 ""Fig. n° 2 - svolgimento circolare"" di e con Silvia Costa musica di Lorenzo Tomio aiuto tecnico e luci Giovanni Marocco Coproduzione festival es.terni 2008 e Uovo performing arts festival Con il sostegno di progetto Nuove creatività  - Ente Teatrale italiano. Si prosegue a considerare le forme geometriche che tracciano lo spazio nel senso di luogo -un dove, il posto, il mondo- e nel senso di aver luogo -un cosa, il dramma, l'esistenza. Questa è la seconda tappa di un progetto che prevede varie uscite. Il punto di partenza è la volontà di utilizzare il corpo come fosse la Ninfa, nella concezione di Warburg, cioè un'organismo enigmatico, che turba l'evento sotto i nostri sguardi. Non una persona, ma una figura senza sembianza precisa, senza connotazione. In questa concezione spaziale il corpo s'inserisce come un'immagine figurata, o piuttosto una figura immaginata, ritagliata lungo il contorno netto della sua sagoma, della posa assunta, della postura disegnata. Dopo aver sondato un primo svolgimento lineare, si passa ora a svolgere un movimento circolare. Mentre la linea presuppone un passaggio, un entrare ed un uscire, nel cerchio la figura si pu inscrivere, il cerchio la può racchiudere: il suo è un entrare ed uno stare dentro la forma. Il cerchio è qui visto come un abisso, un buco sulla terra dentro cui guardare, dentro cui cercare una fine che non c'è, che non si lascia vedere. È un'attrazione centripeta verso il vuoto che ogni cerchio rappresenta e che ogni sguardo presuppone. Il cerchio ha un centro. Il centro è un vuoto, e tutto è nero attorno. Il nuovo dramma è legato alla ricerca di tale centro, di quell'unico punto fisso in questa forma che sempre si muove, dell'origine immobile della sua rotazione e di tutto lo spazio che gli gira intorno."
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