Teatro Guanella Milano 2011 "CORAGGIO, IL MEGLIO E' PASSATO!" Compagnia CampoTeatrale, visioni da L'orologio americano di Arthur Miller, regia Caterina Scalenghe con Marco Colombo Bolla, Donato Nubile, Sveva Raimondi, videoproiezioni e grafica Michele Migliarini e Chiara Mironici. Tre attori giocano con il pubblico e raccontano, ora personaggi ora narratori, un tempo e una storia che ancora ci riguardano. Un padre, una madre, un figlio. America 1929: una famiglia normale affronta la pi√π grave crisi del XX secolo. L'illusione, il coraggio, i sogni. La speranza di imparare dagli errori del passato. Gli attori si muovono all'interno di un piccolo spazio che scandisce un tempo indefinito. Il nylon che imballa, chiude, soffoca, ma anche ripara, accarezza e protegge, riflette la luce semplice e fioca delle lampadine; come a ricreare una sorta di acquario, un luogo all'apparenza magico, ma dal quale uscire diventa impossibile. Pochi elementi fissano momenti di una lotta per la sopravvivenza, e ci conducono in luoghi che non vorremo mai conoscere, come un banco dei pegni, o la fila per il pane.
Teatro Guanella Milano 2011 "CORAGGIO, IL MEGLIO E' PASSATO!" Compagnia CampoTeatrale, visioni da L'orologio americano di Arthur Miller, regia Caterina Scalenghe con Marco Colombo Bolla, Donato Nubile, Sveva Raimondi, videoproiezioni e grafica Michele Migliarini e Chiara Mironici. Tre attori giocano con il pubblico e raccontano, ora personaggi ora narratori, un tempo e una storia che ancora ci riguardano. Un padre, una madre, un figlio. America 1929: una famiglia normale affronta la pi√π grave crisi del XX secolo. L'illusione, il coraggio, i sogni. La speranza di imparare dagli errori del passato. Gli attori si muovono all'interno di un piccolo spazio che scandisce un tempo indefinito. Il nylon che imballa, chiude, soffoca, ma anche ripara, accarezza e protegge, riflette la luce semplice e fioca delle lampadine; come a ricreare una sorta di acquario, un luogo all'apparenza magico, ma dal quale uscire diventa impossibile. Pochi elementi fissano momenti di una lotta per la sopravvivenza, e ci conducono in luoghi che non vorremo mai conoscere, come un banco dei pegni, o la fila per il pane.
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