Scarti nobili - (16/06/14)


CANALE:

Colosseo Nuovo Teatro 29 Giugno 2011 "SCARTI NOBILI" Beatrice Cenci Donna Contemporanea, con Annalisa Picconi, regia e testo di Roberto Agostini. Bea, ha ricevuto un'educazione rigida e fortemente cattolica. Fin dall'infanzia si accorge di avere delle strane fobie. Dall'età di tre anni, infatti, fa sogni strani che le provocano malesseri e le condizionano l'esistenza ma non riesce a comprenderne la causa. La ragazza ha un padre, Francesco. E' un banchiere ricco e potente che finanzia diversi istituti religiosi e non si occupa quasi mai della famiglia. Così Bea orfana di madre è nelle mani di suor Anna, che diventa in seguito anche sua confidente spirituale senza però comprendere il suo profondo malessere. Nemmeno suo fratello minore,Giacomo, non può aiutarla perchè tossicodipendente. Ormai diciottenne,attraverso un percorso tra realtà e sogno, Bea capisce finalmente da dove nascono i suoi problemi: suo padre la violenta da quando era piccolissima. Così, dopo la morte per overdose di suo fratello, Bea decide di farsi giustizia da sola uccidendo Francesco durante la notte. Commesso il parricidio la ragazza perde conoscenza e si ritrova segregata in un bunker. Qui inizia il nostro racconto conducendoci a ritroso nella terribile esperienza vissuta dalla ragazza. Ma Bea, scopre che dietro la sua prigionia, solo apparentemente punitiva, esistono anche motivi legati a vili interessi e falsi sensi di colpa.

Colosseo Nuovo Teatro 29 Giugno 2011 "SCARTI NOBILI" Beatrice Cenci Donna Contemporanea, con Annalisa Picconi, regia e testo di Roberto Agostini. Bea, ha ricevuto un'educazione rigida e fortemente cattolica. Fin dall'infanzia si accorge di avere delle strane fobie. Dall'età di tre anni, infatti, fa sogni strani che le provocano malesseri e le condizionano l'esistenza ma non riesce a comprenderne la causa. La ragazza ha un padre, Francesco. E' un banchiere ricco e potente che finanzia diversi istituti religiosi e non si occupa quasi mai della famiglia. Così Bea orfana di madre è nelle mani di suor Anna, che diventa in seguito anche sua confidente spirituale senza però comprendere il suo profondo malessere. Nemmeno suo fratello minore,Giacomo, non può aiutarla perchè tossicodipendente. Ormai diciottenne,attraverso un percorso tra realtà e sogno, Bea capisce finalmente da dove nascono i suoi problemi: suo padre la violenta da quando era piccolissima. Così, dopo la morte per overdose di suo fratello, Bea decide di farsi giustizia da sola uccidendo Francesco durante la notte. Commesso il parricidio la ragazza perde conoscenza e si ritrova segregata in un bunker. Qui inizia il nostro racconto conducendoci a ritroso nella terribile esperienza vissuta dalla ragazza. Ma Bea, scopre che dietro la sua prigionia, solo apparentemente punitiva, esistono anche motivi legati a vili interessi e falsi sensi di colpa.
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