BEAT 72 1976 "Proust" di Giuliano Vasilicò. Composto secondo la metafora compositiva della cerimonia araldica, si snoda secondo il movimento circolare della parata. Con corazze medievali sui neri stiffelius, i personaggi vengono presentati come i membri di una società  segreta. Essi sono "identificati" con attenzione secondo certe caratteristiche che ognuno presenta nella Recherche. Viene quindi identificato un tema che può definirsi come l'omosessualità  e il suo codice iniziatico, quale mutazione di contenuto in una società  la cui iniziazione è ancora cristiano-medievale, cavalieresca e virile. Il tema viene espresso teatralmente attraverso una serie di allegorie. I personaggi vengono "portati" attraverso la scena in varie pose, formando col portatore unità  simbiotiche simili a sculture. Ora sono impassibili come ritratti, ora appaiono in una eccitata domesticità  con gli oggetti sacri della nuova tecnologia, o nella altrettanto "sacra" compunzione dello sport: la bicicletta e il nuoto, il telefono e l'automobile, la lampadina elettrica e l'aeroplano si susseguono come cartelloni dell'Esposizione Universale, al tempo di un contagioso Moulin Rouge. I momenti "allegorici" sono montati con altri, più "sensibilmente" realistici, in cui sono riconoscibili le situazioni del romanzo; ma è nei momenti allegorici e nella loro parata circolare che si rende visibile la struttura cerimoniale caratteristica del teatro di Vasilicò. Spicca tra questi momenti "portanti" un pomposo funerale, in cui i personaggi discendono lungo due scale parallele, più e più volte, con solennità  allucinata. Motivo che ritorna nel finale, in forma conclusiva, quando, coperti di armature medievali, ma vacillanti e come ciechi, i personaggi ripercorrono il loro iter circolare sotto le note gravi di un pezzo per organo di Bach. Nelle maglie aperte tra questi legamenti "corali", si snodano le situazioni mondane, pompose e pettegole, o tese e febbricitanti, attraverso cui si viene evidenziando il sottofondo di rapporti inconfessabili, eppur più tenaci di patti di sangue, tra cavalieri invertiti, arroganti "mesdemoisel-les", sofferenti sotto maschere di compassato moralismo il dramma della loro diversità  e solitudine sessuale. In  'Proust' assume centralità  l'individuo con le sue componenti psicologiche e affettive mentre, sotto l' aspetto formale, la stilizzazione, che pur continua a prevalere, presenta squarci di recitazione naturalistica. Il testo si avvale fra l' altro di una scrittura scenica molto spettacolare, che mira a evocare la sontuosità del Gran Mondo rappresentato. Archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72
BEAT 72 1976 "Proust" di Giuliano Vasilicò. Composto secondo la metafora compositiva della cerimonia araldica, si snoda secondo il movimento circolare della parata. Con corazze medievali sui neri stiffelius, i personaggi vengono presentati come i membri di una società  segreta. Essi sono "identificati" con attenzione secondo certe caratteristiche che ognuno presenta nella Recherche. Viene quindi identificato un tema che può definirsi come l'omosessualità  e il suo codice iniziatico, quale mutazione di contenuto in una società  la cui iniziazione è ancora cristiano-medievale, cavalieresca e virile. Il tema viene espresso teatralmente attraverso una serie di allegorie. I personaggi vengono "portati" attraverso la scena in varie pose, formando col portatore unità  simbiotiche simili a sculture. Ora sono impassibili come ritratti, ora appaiono in una eccitata domesticità  con gli oggetti sacri della nuova tecnologia, o nella altrettanto "sacra" compunzione dello sport: la bicicletta e il nuoto, il telefono e l'automobile, la lampadina elettrica e l'aeroplano si susseguono come cartelloni dell'Esposizione Universale, al tempo di un contagioso Moulin Rouge. I momenti "allegorici" sono montati con altri, più "sensibilmente" realistici, in cui sono riconoscibili le situazioni del romanzo; ma è nei momenti allegorici e nella loro parata circolare che si rende visibile la struttura cerimoniale caratteristica del teatro di Vasilicò. Spicca tra questi momenti "portanti" un pomposo funerale, in cui i personaggi discendono lungo due scale parallele, più e più volte, con solennità  allucinata. Motivo che ritorna nel finale, in forma conclusiva, quando, coperti di armature medievali, ma vacillanti e come ciechi, i personaggi ripercorrono il loro iter circolare sotto le note gravi di un pezzo per organo di Bach. Nelle maglie aperte tra questi legamenti "corali", si snodano le situazioni mondane, pompose e pettegole, o tese e febbricitanti, attraverso cui si viene evidenziando il sottofondo di rapporti inconfessabili, eppur più tenaci di patti di sangue, tra cavalieri invertiti, arroganti "mesdemoisel-les", sofferenti sotto maschere di compassato moralismo il dramma della loro diversità  e solitudine sessuale. In  'Proust' assume centralità  l'individuo con le sue componenti psicologiche e affettive mentre, sotto l' aspetto formale, la stilizzazione, che pur continua a prevalere, presenta squarci di recitazione naturalistica. Il testo si avvale fra l' altro di una scrittura scenica molto spettacolare, che mira a evocare la sontuosità del Gran Mondo rappresentato. Archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72
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