Teatro Ambra alla Garbatella dal 24 al 29 Gennaio 2012 "L'armadio di famiglia" testo e regia di Nicola Zavagli. Con Giovanni Esposito, Marco Natalucci e con Marco Cappuccini, Caterina Carpinella, Marco Laudati, Chiara Martignoni, Valentina Testoni. Canzoni dal vivo di Chiara Riondino. Scene e Luci Fabio De Pasquale. Costumi Cristian Garbo. Organizzazione Cristian Palmi. Produzione Teatri d'imbarco. Firenze, autunno del '43. Quartiere San Frediano. Un armadio cela il nascondiglio di speranza che servirà  per sfuggire alle persecuzioni razziali e guadagnarsi la salvezza. Sullo sfondo una guerra che tutto travolge con inaudita ferocia. In primo piano una donna, Clara, sola con i suoi figli, la sua famiglia, che diventa l'inaspettata protagonista di una vicenda di profondo amore e rispetto per la vita. Clara, energica levatrice, che fa partorire al ritmo del Canto di Ulisse, che gira di giorno e di notte, e corre ovunque a far nascere figli. Ma degli estranei le piombano in casa all'improvviso. 'Ebrei? Come ebrei?' Cosa fare? Qual è la strada giusta per non fare del male agli altri e proteggere la propria famiglia? La commedia si dipana come una cronaca famigliare, tingendosi di giallo con un finale a sorpresa, in una corsa contro il tempo che lascia col fiato sospeso. Un noir a tinte civili che scivola lungo il filo delle emozioni, coi tratti del montaggio cinematografico e i tempi della drammaturgia popolare, a volte tragica, a volte spiritosa, ora amara, ora solenne. Un piccolo, palpitante affresco di una città, di un momento della nostra Storia, scandito da un uso sapiente dei dialetti - fiorentino e napoletano - che si rifà alla tradizione di Napoli milionaria! Per ricordarci cosa significa vivere con la guerra in casa. Per ricordarci che 'della guerra bisogna aver paura... prima!'
Teatro Ambra alla Garbatella dal 24 al 29 Gennaio 2012 "L'armadio di famiglia" testo e regia di Nicola Zavagli. Con Giovanni Esposito, Marco Natalucci e con Marco Cappuccini, Caterina Carpinella, Marco Laudati, Chiara Martignoni, Valentina Testoni. Canzoni dal vivo di Chiara Riondino. Scene e Luci Fabio De Pasquale. Costumi Cristian Garbo. Organizzazione Cristian Palmi. Produzione Teatri d'imbarco. Firenze, autunno del '43. Quartiere San Frediano. Un armadio cela il nascondiglio di speranza che servirà  per sfuggire alle persecuzioni razziali e guadagnarsi la salvezza. Sullo sfondo una guerra che tutto travolge con inaudita ferocia. In primo piano una donna, Clara, sola con i suoi figli, la sua famiglia, che diventa l'inaspettata protagonista di una vicenda di profondo amore e rispetto per la vita. Clara, energica levatrice, che fa partorire al ritmo del Canto di Ulisse, che gira di giorno e di notte, e corre ovunque a far nascere figli. Ma degli estranei le piombano in casa all'improvviso. 'Ebrei? Come ebrei?' Cosa fare? Qual è la strada giusta per non fare del male agli altri e proteggere la propria famiglia? La commedia si dipana come una cronaca famigliare, tingendosi di giallo con un finale a sorpresa, in una corsa contro il tempo che lascia col fiato sospeso. Un noir a tinte civili che scivola lungo il filo delle emozioni, coi tratti del montaggio cinematografico e i tempi della drammaturgia popolare, a volte tragica, a volte spiritosa, ora amara, ora solenne. Un piccolo, palpitante affresco di una città, di un momento della nostra Storia, scandito da un uso sapiente dei dialetti - fiorentino e napoletano - che si rifà alla tradizione di Napoli milionaria! Per ricordarci cosa significa vivere con la guerra in casa. Per ricordarci che 'della guerra bisogna aver paura... prima!'
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