Teatro Belli 1 giugno 2014
LA PIU’ GRANDE STORIA D’AMORE MAI RACCONTATA
DA “LETTERA DI UNA SCONOSCIUTA” DI S. ZWEIG
adattamento e regia di Marco Maltauro
con Cristian Giammarini
Un amore assoluto, illimitato, irraggiungibile. Una donna che per anni e anni, fino alla fine, dedica il suo amore a un unico uomo senza che lui lo sappia mai. Os-sessione, delirio, isteria, ma anche qualcosa di molto vicino a noi, molto comune e conosciuto: di-struggimento per amore impossibile. In questa versione teatrale chi narra è un attore che sostanzialmente “non crede” alla storia, che la giudica eccessiva, e però, poco a poco, finisce per caderci dentro, travolto dall’emozione. Da qui la possibilità che il racconto di Zweig ci coinvolga, ci commuova, ci spaventi, perché se d’amore non sempre si muore, ci si può comunque ammalare gravemente.
Una produzione Officina Concordia e a.Artisti Associati Gorizia
Teatro Belli 1 giugno 2014LA PIU’ GRANDE STORIA D’AMORE MAI RACCONTATA
DA “LETTERA DI UNA SCONOSCIUTA” DI S. ZWEIG
adattamento e regia di Marco Maltauro
con Cristian Giammarini
Un amore assoluto, illimitato, irraggiungibile. Una donna che per anni e anni, fino alla fine, dedica il suo amore a un unico uomo senza che lui lo sappia mai. Os-sessione, delirio, isteria, ma anche qualcosa di molto vicino a noi, molto comune e conosciuto: di-struggimento per amore impossibile. In questa versione teatrale chi narra è un attore che sostanzialmente “non crede” alla storia, che la giudica eccessiva, e però, poco a poco, finisce per caderci dentro, travolto dall’emozione. Da qui la possibilità che il racconto di Zweig ci coinvolga, ci commuova, ci spaventi, perché se d’amore non sempre si muore, ci si può comunque ammalare gravemente.
Una produzione Officina Concordia e a.Artisti Associati Gorizia
LA PIU’ GRANDE STORIA D’AMORE MAI RACCONTATA
DA “LETTERA DI UNA SCONOSCIUTA” DI S. ZWEIG
adattamento e regia di Marco Maltauro
con Cristian Giammarini
Un amore assoluto, illimitato, irraggiungibile. Una donna che per anni e anni, fino alla fine, dedica il suo amore a un unico uomo senza che lui lo sappia mai. Os-sessione, delirio, isteria, ma anche qualcosa di molto vicino a noi, molto comune e conosciuto: di-struggimento per amore impossibile. In questa versione teatrale chi narra è un attore che sostanzialmente “non crede” alla storia, che la giudica eccessiva, e però, poco a poco, finisce per caderci dentro, travolto dall’emozione. Da qui la possibilità che il racconto di Zweig ci coinvolga, ci commuova, ci spaventi, perché se d’amore non sempre si muore, ci si può comunque ammalare gravemente.
Una produzione Officina Concordia e a.Artisti Associati Gorizia
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