TEATRO COMETA OFF 19-21 gennaio 2011 "IL RITRATTO DELLA SALUTE" di Chiara Stoppa e Mattia Fabris a cura di Mattia Fabris, con Chiara Stoppa. Lo spettacolo fa parte della rassegna LET Liberi Esperimenti Teatrali. Produzione A.T.I.R. Chissà  com'è essere malati? Malati di tumore? Un giorno me lo chiesi. E poi...Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di vita, iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone a me care, per un degno saluto. Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare meglio, era meglio vivere no? E...ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare. E sono qui per questo. Scriverla per portarla in giro con me. Incontrare le persone. Tramite il teatro, che è il tempio dell'incontro. E poi è parte della mia vita. Nessun elisir di lunga vita, nessuna formula magica. La malattia come passaggio. Come un viaggio in una terra lontana. Un viaggio dal quale a volte si torna indietro. Almeno per me è stato così e, come scrive Carver in una sua poesia: "...te ne sono grata, capisci? E te lo volevo dire." Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72.
TEATRO COMETA OFF 19-21 gennaio 2011 "IL RITRATTO DELLA SALUTE" di Chiara Stoppa e Mattia Fabris a cura di Mattia Fabris, con Chiara Stoppa. Lo spettacolo fa parte della rassegna LET Liberi Esperimenti Teatrali. Produzione A.T.I.R. Chissà  com'è essere malati? Malati di tumore? Un giorno me lo chiesi. E poi...Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di vita, iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone a me care, per un degno saluto. Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare meglio, era meglio vivere no? E...ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare. E sono qui per questo. Scriverla per portarla in giro con me. Incontrare le persone. Tramite il teatro, che è il tempio dell'incontro. E poi è parte della mia vita. Nessun elisir di lunga vita, nessuna formula magica. La malattia come passaggio. Come un viaggio in una terra lontana. Un viaggio dal quale a volte si torna indietro. Almeno per me è stato così e, come scrive Carver in una sua poesia: "...te ne sono grata, capisci? E te lo volevo dire." Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72.
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