"Circolo degli Artisti 28 Giugno 2011TeatroInCircolo presenta ""CON LE FRECCE CONTRO I CARRI ARMATI"" Regia e drammaturgia Gianni Spezzano. Tutto nasce dai 'Demoni' di Dostoevskij. Mi aveva incuriosito molto il tema della rivoluzione e la nascita del movimento anarchico. Facendo una ricerca su internet delle fonti che ispirarono Dostoevskij mi sono imbattuto nella storia di P.Nacaev, giovane anarchico morto suicida, che insieme a Bukunin stilè il 'Catechismo del buon rivoluzionario'. Rimasi colpito dall'estremismo delirante di un ideale portato al suo eccesso. Parole cariche di una potenza rinnovatrice che genera uno spirito combattivo pronto a tutto pur di ottenere dei risultati tangibili e significativi. Non condividevo i concetti che leggevo avidamente ma mi domandavo perché oggi ci siamo trovati ad assistere ad una caduta libera dei valori ideologici, soprattutto tra noi giovani. L'avvenimento storico, più vicino a me, dove potessi ritrovare un vero moto di rivolta sovversivo è stato il G8 di Genova. Avvenimento troppo poco discusso e spazzato via dall'avvento mediatico del 11 Settembre 2001. Genova è stato teatro di fatti che faticano a giustificarsi. Da tutte le parti. Credo che questo sia dovuto maggiormente alla grossa crisi comunicativa in cui viviamo noi ragazzi, sperduti, tra il lancio delle varie 'Bombe Informatiche' a cui siamo sottoposti. Il problema comunicativo più grande che ho riscontrato personalmente è quello dell'interpretazione. Siamo davvero sicuri che ciò che intendiamo personalmente venga recepito nella stessa maniera da tutti? Questa domanda mi ha trascinato lungo tutto il testo. In che panorama politico si svolge tutto il dramma? In un mondo in cui la politica non  più un’Ideologia ma semplicemente Economia, Politica Economica, che nelle Università amano tanto farci studiare. Ho sentito l’esigenza di rifarmi ai fatti di Genova però reinventando un mondo nuovo, dove Genova diventa Stenopoli , dove i ragazzi hanno Epiteti, non nomi, il governo è rappresentato da generici Ministri e dove tutto diventa una metafora di non comunicabilità, soprattutto dell’individuo che diviene Prototipo. Nel testo vi è un avvenimento principale esterno che non è condizionato o creato dai personaggi che subiscono l’azione e si ritrovano a fronteggiare una situazione inaspettata. Ho scelto la satira politica per le scene dei Ministri in modo da smorzare i toni drammatici degli argomenti e riuscendo a disegnare in maniera molto più funzionale la mia idea di Stato."
"Circolo degli Artisti 28 Giugno 2011TeatroInCircolo presenta ""CON LE FRECCE CONTRO I CARRI ARMATI"" Regia e drammaturgia Gianni Spezzano. Tutto nasce dai 'Demoni' di Dostoevskij. Mi aveva incuriosito molto il tema della rivoluzione e la nascita del movimento anarchico. Facendo una ricerca su internet delle fonti che ispirarono Dostoevskij mi sono imbattuto nella storia di P.Nacaev, giovane anarchico morto suicida, che insieme a Bukunin stilè il 'Catechismo del buon rivoluzionario'. Rimasi colpito dall'estremismo delirante di un ideale portato al suo eccesso. Parole cariche di una potenza rinnovatrice che genera uno spirito combattivo pronto a tutto pur di ottenere dei risultati tangibili e significativi. Non condividevo i concetti che leggevo avidamente ma mi domandavo perché oggi ci siamo trovati ad assistere ad una caduta libera dei valori ideologici, soprattutto tra noi giovani. L'avvenimento storico, più vicino a me, dove potessi ritrovare un vero moto di rivolta sovversivo è stato il G8 di Genova. Avvenimento troppo poco discusso e spazzato via dall'avvento mediatico del 11 Settembre 2001. Genova è stato teatro di fatti che faticano a giustificarsi. Da tutte le parti. Credo che questo sia dovuto maggiormente alla grossa crisi comunicativa in cui viviamo noi ragazzi, sperduti, tra il lancio delle varie 'Bombe Informatiche' a cui siamo sottoposti. Il problema comunicativo più grande che ho riscontrato personalmente è quello dell'interpretazione. Siamo davvero sicuri che ciò che intendiamo personalmente venga recepito nella stessa maniera da tutti? Questa domanda mi ha trascinato lungo tutto il testo. In che panorama politico si svolge tutto il dramma? In un mondo in cui la politica non  più un’Ideologia ma semplicemente Economia, Politica Economica, che nelle Università amano tanto farci studiare. Ho sentito l’esigenza di rifarmi ai fatti di Genova però reinventando un mondo nuovo, dove Genova diventa Stenopoli , dove i ragazzi hanno Epiteti, non nomi, il governo è rappresentato da generici Ministri e dove tutto diventa una metafora di non comunicabilità, soprattutto dell’individuo che diviene Prototipo. Nel testo vi è un avvenimento principale esterno che non è condizionato o creato dai personaggi che subiscono l’azione e si ritrovano a fronteggiare una situazione inaspettata. Ho scelto la satira politica per le scene dei Ministri in modo da smorzare i toni drammatici degli argomenti e riuscendo a disegnare in maniera molto più funzionale la mia idea di Stato."
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