Colosseo Nuovo Teatro 14 Dicembre 2009 "UN SALTO NEL BUIO" QUANDO LA DIVERSITA' SCOMPARE NEL BUIO di Tiziana Sensi e Gerry Longo. Con Gerry Longo, Barbara Russo. Regia di: Tiziana Sensi. Con la partecipazione straordinaria di: Simona Atzori. Spettacolo frizzante, divertente, romantico che alterna atmosfere commoventi a momenti "di ride", Barbara Russo, attrice trasformista dalle mille parti tiene in piedi l'aspetto comico della pièce, un filo conduttore ironico mescolato a spunti di riflessione. Lasciati liberi di creare il loro copione, Gerry e gli altri attori, molti non vedenti come lui, si mettono in gioco in uno spazio scenico diviso a metà  tra la vita reale e il teatro: raccontano microstorie accomunate dal tema della disabilità, visiva e non solo. Ed è facile immedesimarsi, perchè - recita Carlo, il più anziano del gruppo - " la diversità  ci appartiene". "Come le tante opere di uno stesso autore, in fondo ci somigliamo tutti", esclamano allegri i personaggi del sogno che Gerry Longo fa sulla scena. "Nessuno ha insegnato niente qui - ama affermare Tiziana Sensi, regista dello spettacolo - ho solo stimolato a fare, a creare. In realtà, abbiamo dentro tutto". A lei va il merito di aver fatto nascere tre anni fa, assieme a Gerry, un progetto di laboratorio teatrale che unisce le esperienze di entrambi sulla disabilità: la sua attenzione ai particolari, le cure quasi materne per gli attori, rivelano un percorso fatto di contatto fisico, di mani sul viso per studiarne un'espressione e voci dal suono flautato e dalla dizione curata. Abituati a vederlo sul piccolo schermo, in una delle edizioni più riuscite del GF, questa volta Gerry Longo ci stupisce portandoci sul palco e svelando un'altra delle sue grandi passioni: il teatro. "Un salto nel buio" è uno spettacolo ironico dal ritmo incalzante, frutto del laboratorio teatrale che la TeArca Onlus porta avanti dal 2006 mettendo insieme sulla scena 13 attori non vedenti e 6 attori professionisti, protagonisti attivi perfino nella stesura dei testi. Il copione unico e divertente, infatti, nasce dal desiderio dei ragazzi di comunicare e farsi conoscere: racconta di un gruppo di attori, che abbandonati dalla loro regista si ritrovano a doversela cavare con le proprie forze per mettere in piedi uno spettacolo sulle loro vite, tra gag divertenti e momenti di commozione. Tiziana Sensi, attrice e regista afferma "Negli ultimi anni ho approfondito la mia esperienza con l'handicap visivo, cercando di capire come sviluppare, attraverso le tecniche teatrali, la percezione dello spazio e del corpo: tematica centrale nella vita di chi non vede, perchè grazie ad essa si può ottenere una maggiore sicurezza fisica ed espressiva ed un più profondo senso di adeguatezza nel relazionarsi con gli altri". Sulla scena assieme agli attori, un altro importante protagonista: il buio. Durante la rappresentazione le luci dei riflettori si alternano a momenti di buio intenso in cui lo spettatore si ritrova immerso: un espediente dal forte impatto sensoriale che permette di immedesimarsi con ciò che accade sulla scena. Il buio si impone come trait d'union tra personaggi e attori, tra realtà e finzione scenica, tra attori e spettatori: è l'elemento liquido nel quale il pubblico è invitato con ironia a immergersi, a saltare, per vedere una realtà  nuova e sconosciuta e, magari, cominciare a comprenderla. Il messaggio fondamentale che si cerca di trasmettere è quello dell'"l'handicap del sano". Peraltro, il pubblico non riesce a capire quali siano gli attori non vedenti, poichè i ragazzi si muovono autonomamente senza nessun aiuto. "Un salto nel buio" è, dunque, una commedia unica nel suo genere, uno spettacolo dinamico e divertente, scevro di qualsiasi retorica ma inevitabilmente ricco di importanti spunti di riflessione: tra arte e sensibilità. Lo spettacolo è già  stato fortunatamente proposto, nel 2006 quando alla regia di Tiziana Sensi e alla presenza di Gerry Longo è stata affiancata il nome prestigioso di Massimo Dapporto come testimonial. Per la prima volta i
Colosseo Nuovo Teatro 14 Dicembre 2009 "UN SALTO NEL BUIO" QUANDO LA DIVERSITA' SCOMPARE NEL BUIO di Tiziana Sensi e Gerry Longo. Con Gerry Longo, Barbara Russo. Regia di: Tiziana Sensi. Con la partecipazione straordinaria di: Simona Atzori. Spettacolo frizzante, divertente, romantico che alterna atmosfere commoventi a momenti "di ride", Barbara Russo, attrice trasformista dalle mille parti tiene in piedi l'aspetto comico della pièce, un filo conduttore ironico mescolato a spunti di riflessione. Lasciati liberi di creare il loro copione, Gerry e gli altri attori, molti non vedenti come lui, si mettono in gioco in uno spazio scenico diviso a metà  tra la vita reale e il teatro: raccontano microstorie accomunate dal tema della disabilità, visiva e non solo. Ed è facile immedesimarsi, perchè - recita Carlo, il più anziano del gruppo - " la diversità  ci appartiene". "Come le tante opere di uno stesso autore, in fondo ci somigliamo tutti", esclamano allegri i personaggi del sogno che Gerry Longo fa sulla scena. "Nessuno ha insegnato niente qui - ama affermare Tiziana Sensi, regista dello spettacolo - ho solo stimolato a fare, a creare. In realtà, abbiamo dentro tutto". A lei va il merito di aver fatto nascere tre anni fa, assieme a Gerry, un progetto di laboratorio teatrale che unisce le esperienze di entrambi sulla disabilità: la sua attenzione ai particolari, le cure quasi materne per gli attori, rivelano un percorso fatto di contatto fisico, di mani sul viso per studiarne un'espressione e voci dal suono flautato e dalla dizione curata. Abituati a vederlo sul piccolo schermo, in una delle edizioni più riuscite del GF, questa volta Gerry Longo ci stupisce portandoci sul palco e svelando un'altra delle sue grandi passioni: il teatro. "Un salto nel buio" è uno spettacolo ironico dal ritmo incalzante, frutto del laboratorio teatrale che la TeArca Onlus porta avanti dal 2006 mettendo insieme sulla scena 13 attori non vedenti e 6 attori professionisti, protagonisti attivi perfino nella stesura dei testi. Il copione unico e divertente, infatti, nasce dal desiderio dei ragazzi di comunicare e farsi conoscere: racconta di un gruppo di attori, che abbandonati dalla loro regista si ritrovano a doversela cavare con le proprie forze per mettere in piedi uno spettacolo sulle loro vite, tra gag divertenti e momenti di commozione. Tiziana Sensi, attrice e regista afferma "Negli ultimi anni ho approfondito la mia esperienza con l'handicap visivo, cercando di capire come sviluppare, attraverso le tecniche teatrali, la percezione dello spazio e del corpo: tematica centrale nella vita di chi non vede, perchè grazie ad essa si può ottenere una maggiore sicurezza fisica ed espressiva ed un più profondo senso di adeguatezza nel relazionarsi con gli altri". Sulla scena assieme agli attori, un altro importante protagonista: il buio. Durante la rappresentazione le luci dei riflettori si alternano a momenti di buio intenso in cui lo spettatore si ritrova immerso: un espediente dal forte impatto sensoriale che permette di immedesimarsi con ciò che accade sulla scena. Il buio si impone come trait d'union tra personaggi e attori, tra realtà e finzione scenica, tra attori e spettatori: è l'elemento liquido nel quale il pubblico è invitato con ironia a immergersi, a saltare, per vedere una realtà  nuova e sconosciuta e, magari, cominciare a comprenderla. Il messaggio fondamentale che si cerca di trasmettere è quello dell'"l'handicap del sano". Peraltro, il pubblico non riesce a capire quali siano gli attori non vedenti, poichè i ragazzi si muovono autonomamente senza nessun aiuto. "Un salto nel buio" è, dunque, una commedia unica nel suo genere, uno spettacolo dinamico e divertente, scevro di qualsiasi retorica ma inevitabilmente ricco di importanti spunti di riflessione: tra arte e sensibilità. Lo spettacolo è già  stato fortunatamente proposto, nel 2006 quando alla regia di Tiziana Sensi e alla presenza di Gerry Longo è stata affiancata il nome prestigioso di Massimo Dapporto come testimonial. Per la prima volta i
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