Soriano del Cimino (VT) Castello Orsini - cortile della Cortigiana luglio 2007 "Rive abbandonate", compagnia Ezzthetic, regia di Paolo Antonio Simioni. Qualsiasi atto creativo nell'arte drammatica (la creazione di un personaggio, lo sviluppo di una scena, la creazione di un climax...) si fonda sull'interazione di tre energie fondamentali e sul continuo disequilibrio e riequilibrio tra le tre in un moto continuo che produce quella che sotto gli infiniti aspetti di questa espressione, chiamiamo azione drammatica. Le tre energie sono legate all'impulso vitale, al desiderio, alla relazione e alla copertura del conflitto e l'intuizione del meccanismo che le mette in moto, produce la capacità  di un'autentica tridimensionalità, quindi verità, dell'atto performativo. E' impossibile, però, per un attore intuire come si sviluppi il rapporto tra queste energie, senza una piena coscienza della struttura di base della scena e del suo sviluppo in un preciso climax che ne marchi l'arco emotivo. Il laboratorio si sviluppa in una serie di passi che dall'esercizio dell'ubriachezza a quello dell'attesa, passando per quello dello specchio, permettono di stratificare e raffinare sempre di più, strada facendo, la propria percezione dell'emotività  umana come bidimensionale e infine tridimensionale, entrando quindi nell'anticamera dalla quale si accede al lavoro più complesso, successivo, che è la vera e propria costruzione del personaggio. Sarà  solo a questo punto che le Tre Energie, riferite alla struttura psicologica del carattere, acquisiranno tre nomi più specifici: Bisogno, Difetto Tragico, Azione Esteriore. Cuore dell'attivazione del processo che ci deve guidare nel lavoro è il Momento Privato del Personaggio. Esperienza che permette di avere un'intuizione profonda della natura emotiva di quell'essere umano che si vuole rappresentare e che l'attore può portarsi dietro in qualsiasi circostanza successiva, in qualsiasi scena, anche improvvisata, come un ricordo violentemente penetrato nella sua memoria, nel suo cuore, nel suo corpo. Simioni segue un percorso formativo articolatosi tra Roma, Milano, Berlino e Parigi nel corso del quale ha la possibilità di lavorare con maestri provenienti dalle più autorevoli scuole del teatro italiano ed internazionale, tra i quali Susan Batson (membro a vita dell'Actors Studio, tra i suoi attori Nicole Kidman e Juliette Binoche), con la quale comincia a lavorare all'età  di quindici anni. Attivo professionalmente dal 1997, specialista del metodo Stanislavskij- Strasberg proprio grazie alla sua stretta collaborazione con la Batson, si dedica da subito alla formazione di giovani attori in varie città  italiane, fino a giungere a Roma, dove si stabilisce, creando un laboratorio privato presso il Teatro Ripa Grande e insegnando presso l'Accademia dell'Orologio e La Fucina, prima di approdare alla Nuova Università  del Cinema e della Televisione a Cinecittà  e presso il Teatro Eliseo. Dal 1997 ad oggi ha lavorato con artisti come Gabriele Vacis, Giuseppe Bevilacqua e Lena Lessing (di recente coach sul set di Quentin Tarantino) con cui sta creando degli scambi tra Roma e Berlino. Come attore ha recitato al fianco di Luciano Virgilio, Sergio Castellitto e Terence Hill. Come regista ha diretto attori del calibro di Omero Antonutti, Susanna Costaglione e Werner di Donato, fino a partecipare, grazie alla stretta collaborazione con Marco Maria Tosolini, a rassegne di rilievo internazionale quali il Festival dei due Mondi di Spoleto e il Mittelfest. Fondatore del gruppo multimediale Ezzthetic insieme a Leonardo Gementi, Simioni ha allargato la propria attività  anche all'ideazione di performance ed installazioni audio-video, approdando nel 2007 alla Biennale di Venezia grazie a una collaborazione con Mario Bottinelli Montandon. Nella veste di trainer è da anni attivo nella formazione di giovani attori e nella preparazione di attori professionisti. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72
Soriano del Cimino (VT) Castello Orsini - cortile della Cortigiana luglio 2007 "Rive abbandonate", compagnia Ezzthetic, regia di Paolo Antonio Simioni. Qualsiasi atto creativo nell'arte drammatica (la creazione di un personaggio, lo sviluppo di una scena, la creazione di un climax...) si fonda sull'interazione di tre energie fondamentali e sul continuo disequilibrio e riequilibrio tra le tre in un moto continuo che produce quella che sotto gli infiniti aspetti di questa espressione, chiamiamo azione drammatica. Le tre energie sono legate all'impulso vitale, al desiderio, alla relazione e alla copertura del conflitto e l'intuizione del meccanismo che le mette in moto, produce la capacità  di un'autentica tridimensionalità, quindi verità, dell'atto performativo. E' impossibile, però, per un attore intuire come si sviluppi il rapporto tra queste energie, senza una piena coscienza della struttura di base della scena e del suo sviluppo in un preciso climax che ne marchi l'arco emotivo. Il laboratorio si sviluppa in una serie di passi che dall'esercizio dell'ubriachezza a quello dell'attesa, passando per quello dello specchio, permettono di stratificare e raffinare sempre di più, strada facendo, la propria percezione dell'emotività  umana come bidimensionale e infine tridimensionale, entrando quindi nell'anticamera dalla quale si accede al lavoro più complesso, successivo, che è la vera e propria costruzione del personaggio. Sarà  solo a questo punto che le Tre Energie, riferite alla struttura psicologica del carattere, acquisiranno tre nomi più specifici: Bisogno, Difetto Tragico, Azione Esteriore. Cuore dell'attivazione del processo che ci deve guidare nel lavoro è il Momento Privato del Personaggio. Esperienza che permette di avere un'intuizione profonda della natura emotiva di quell'essere umano che si vuole rappresentare e che l'attore può portarsi dietro in qualsiasi circostanza successiva, in qualsiasi scena, anche improvvisata, come un ricordo violentemente penetrato nella sua memoria, nel suo cuore, nel suo corpo. Simioni segue un percorso formativo articolatosi tra Roma, Milano, Berlino e Parigi nel corso del quale ha la possibilità di lavorare con maestri provenienti dalle più autorevoli scuole del teatro italiano ed internazionale, tra i quali Susan Batson (membro a vita dell'Actors Studio, tra i suoi attori Nicole Kidman e Juliette Binoche), con la quale comincia a lavorare all'età  di quindici anni. Attivo professionalmente dal 1997, specialista del metodo Stanislavskij- Strasberg proprio grazie alla sua stretta collaborazione con la Batson, si dedica da subito alla formazione di giovani attori in varie città  italiane, fino a giungere a Roma, dove si stabilisce, creando un laboratorio privato presso il Teatro Ripa Grande e insegnando presso l'Accademia dell'Orologio e La Fucina, prima di approdare alla Nuova Università  del Cinema e della Televisione a Cinecittà  e presso il Teatro Eliseo. Dal 1997 ad oggi ha lavorato con artisti come Gabriele Vacis, Giuseppe Bevilacqua e Lena Lessing (di recente coach sul set di Quentin Tarantino) con cui sta creando degli scambi tra Roma e Berlino. Come attore ha recitato al fianco di Luciano Virgilio, Sergio Castellitto e Terence Hill. Come regista ha diretto attori del calibro di Omero Antonutti, Susanna Costaglione e Werner di Donato, fino a partecipare, grazie alla stretta collaborazione con Marco Maria Tosolini, a rassegne di rilievo internazionale quali il Festival dei due Mondi di Spoleto e il Mittelfest. Fondatore del gruppo multimediale Ezzthetic insieme a Leonardo Gementi, Simioni ha allargato la propria attività  anche all'ideazione di performance ed installazioni audio-video, approdando nel 2007 alla Biennale di Venezia grazie a una collaborazione con Mario Bottinelli Montandon. Nella veste di trainer è da anni attivo nella formazione di giovani attori e nella preparazione di attori professionisti. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72
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