Atelier Meta-Teatro dal 18 al 24 Maggio 2012 "Quod Supererat" tratto da "Le due Zittelle" di Tommaso Landolfi. Ideazione, drammaturgia e regia : Chiara Condrò, Elisa Turco Liveri, Con : Chiara Condrò, Elisa Turco Liveri, Manuel Cascone, Video : Salvatore Insana, Luci : Giovanna Bellini, Produzione Compagnia del Meta-Teatro. Tre figure chiuse dentro una gabbia si muovono evocando i personaggi del racconto di Landolfi. Lilla e Nena, le due "zittelle" prendono sembianze animalesche, sono loro a somigliare a delle scimmie, molto più del piccolo cercopiteco Tombo, che appare invece come il fanciullo di casa, elegantemente incatenato. In questa favola nera, Landolfi ci regala solide fondamenta su cui edificare un mondo malato, cupo, talvolta demenziale, in cui la pretesa di devozione estrema e l'ostentazione della putrida castità generano un linguaggio bestiale, ridicolo, che mescola presunti latinismi alle più grette volgarità gergali. Oltre la gabbia, l'esibizione del circo deforme continua: la santa messa sarà celebrata dal più abietto degli animali; le arringhe disturbate del prete dalla doppia coscienza, "gemello-siamese-di-se-stesso" saranno declamate, per giungere infine al sacrificio estremo.
Atelier Meta-Teatro dal 18 al 24 Maggio 2012 "Quod Supererat" tratto da "Le due Zittelle" di Tommaso Landolfi. Ideazione, drammaturgia e regia : Chiara Condrò, Elisa Turco Liveri, Con : Chiara Condrò, Elisa Turco Liveri, Manuel Cascone, Video : Salvatore Insana, Luci : Giovanna Bellini, Produzione Compagnia del Meta-Teatro. Tre figure chiuse dentro una gabbia si muovono evocando i personaggi del racconto di Landolfi. Lilla e Nena, le due "zittelle" prendono sembianze animalesche, sono loro a somigliare a delle scimmie, molto più del piccolo cercopiteco Tombo, che appare invece come il fanciullo di casa, elegantemente incatenato. In questa favola nera, Landolfi ci regala solide fondamenta su cui edificare un mondo malato, cupo, talvolta demenziale, in cui la pretesa di devozione estrema e l'ostentazione della putrida castità generano un linguaggio bestiale, ridicolo, che mescola presunti latinismi alle più grette volgarità gergali. Oltre la gabbia, l'esibizione del circo deforme continua: la santa messa sarà celebrata dal più abietto degli animali; le arringhe disturbate del prete dalla doppia coscienza, "gemello-siamese-di-se-stesso" saranno declamate, per giungere infine al sacrificio estremo.
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