Teatro India lunedì 4 Aprile ore 15.15- 18:45 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'con il corpo, senza corpo' con: Franco Cordelli, Roberto Latini - Fortebraccio Teatro, critico testimone Attilio Scarpellini. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario - corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità  delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità  delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C'è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C'è chi è spinto dall'impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C'è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono
Teatro India lunedì 4 Aprile ore 15.15- 18:45 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'con il corpo, senza corpo' con: Franco Cordelli, Roberto Latini - Fortebraccio Teatro, critico testimone Attilio Scarpellini. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario - corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità  delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità  delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C'è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C'è chi è spinto dall'impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C'è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono
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