Audio intervista su Radio BOH
Sciapò è una rassegna di teatro a cappello, l’unica dove il biglietto non si paga prima, ma dopo lo spettacolo, e solo in base al gradimento. È nata con un duplice obiettivo: dare visibilità a compagnie che nei circuiti ufficiali non riescono a entrare, ma che uno spazio lo meriterebbero; riportare a teatro i meccanismi della Commedia dell’Arte, dove il pubblico era non solo fruitore, ma anche giudice e sovrano assoluto. Per fare in modo che il teatro sia prima di chi lo vede che di chi lo fa!
www.sciapò.it
LA PAROLA ‘MADRE’
Libero tradimento da “Emma B. vedova Giocasta” di Alberto Savinio Scritto e diretto da Luigi Imperato e Silvana Pirone Con Fedele Canonico, Domenico Santo, Salvatore Veneruso Uno spettacolo della compagnia Teatro di Legno SINOSSI: Una notte dopo quindici anni di assenza, Emma B. incontrerà suo figlio. È una notte di attesa, ma anche di festa. Alberto Savinio immaginava la sua protagonista sola in scena, in un monologo allucinato; noi le affianchiamo due personaggi che, insieme a lei, danno vita ad una danza dell’attesa e nello stesso tempo si fanno narratori-testimoni di un segreto profondo e impronunciabile: l’incesto compiuto dalla protagonista per sottrarre il figlio a un’ispezione nazista. La condanna dell’incesto resta sulla soglia dell’ambiguità: Emma infatti è madre, ma sembra riconoscere nel figlio il suo uomo, il suo complemento.
Audio intervista su Radio BOHSciapò è una rassegna di teatro a cappello, l’unica dove il biglietto non si paga prima, ma dopo lo spettacolo, e solo in base al gradimento. È nata con un duplice obiettivo: dare visibilità a compagnie che nei circuiti ufficiali non riescono a entrare, ma che uno spazio lo meriterebbero; riportare a teatro i meccanismi della Commedia dell’Arte, dove il pubblico era non solo fruitore, ma anche giudice e sovrano assoluto. Per fare in modo che il teatro sia prima di chi lo vede che di chi lo fa!
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LA PAROLA ‘MADRE’
Libero tradimento da “Emma B. vedova Giocasta” di Alberto Savinio Scritto e diretto da Luigi Imperato e Silvana Pirone Con Fedele Canonico, Domenico Santo, Salvatore Veneruso Uno spettacolo della compagnia Teatro di Legno SINOSSI: Una notte dopo quindici anni di assenza, Emma B. incontrerà suo figlio. È una notte di attesa, ma anche di festa. Alberto Savinio immaginava la sua protagonista sola in scena, in un monologo allucinato; noi le affianchiamo due personaggi che, insieme a lei, danno vita ad una danza dell’attesa e nello stesso tempo si fanno narratori-testimoni di un segreto profondo e impronunciabile: l’incesto compiuto dalla protagonista per sottrarre il figlio a un’ispezione nazista. La condanna dell’incesto resta sulla soglia dell’ambiguità: Emma infatti è madre, ma sembra riconoscere nel figlio il suo uomo, il suo complemento.
Sciapò è una rassegna di teatro a cappello, l’unica dove il biglietto non si paga prima, ma dopo lo spettacolo, e solo in base al gradimento. È nata con un duplice obiettivo: dare visibilità a compagnie che nei circuiti ufficiali non riescono a entrare, ma che uno spazio lo meriterebbero; riportare a teatro i meccanismi della Commedia dell’Arte, dove il pubblico era non solo fruitore, ma anche giudice e sovrano assoluto. Per fare in modo che il teatro sia prima di chi lo vede che di chi lo fa!
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LA PAROLA ‘MADRE’
Libero tradimento da “Emma B. vedova Giocasta” di Alberto Savinio Scritto e diretto da Luigi Imperato e Silvana Pirone Con Fedele Canonico, Domenico Santo, Salvatore Veneruso Uno spettacolo della compagnia Teatro di Legno SINOSSI: Una notte dopo quindici anni di assenza, Emma B. incontrerà suo figlio. È una notte di attesa, ma anche di festa. Alberto Savinio immaginava la sua protagonista sola in scena, in un monologo allucinato; noi le affianchiamo due personaggi che, insieme a lei, danno vita ad una danza dell’attesa e nello stesso tempo si fanno narratori-testimoni di un segreto profondo e impronunciabile: l’incesto compiuto dalla protagonista per sottrarre il figlio a un’ispezione nazista. La condanna dell’incesto resta sulla soglia dell’ambiguità: Emma infatti è madre, ma sembra riconoscere nel figlio il suo uomo, il suo complemento.
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