Parco Collina della Pace, borgata Finocchio Roma 23 - 26 luglio 2009 "FATTACCI DI CRONACA NERA" regia Martino D'amico e Roberto Valerio, con: 42 ALLIEVI DELL'ACCADEMIA TEATRALE PIGNETO. Lo spettacolo ha partecipato alla manifestazione del Comune di Roma dal titolo: 'Convergenze urbane. Solitudine e marginalità  nelle grandi periferie'. Non è accidentale che i casi di cronaca fortemente cruenti e neri finiscano per avere fortuna letteraria o mediatica. Stuzzicano la curiosità  della gente, destano l'interesse del nostro lato buio. Afferrare e capire infatti le logiche di un massacro o le fortuite coincidenze di una tragedia ci aiuta a far luce nei meandri oscuri dell'animo, ad avere maggiore coscienza di sè, a individuare i limiti materiali e spirituali dell'uomo con maggior precisione e, di conseguenza, a tollerare e comprendere le ragioni dell'altro. La drammaturgia dello spettacolo prevede anche l'inserimento di estratti da opere classiche (es. Antigone di Sofocle,..) perchè la riflessione possa essere più intima e, al tempo stesso, assoluta. I Casi: Il Nano della stazione Termini, Il Mostro del Tevere, L'uxoricida di Perugia, Mariolini - il cacciatore di anoressiche, La Saponificatrice, Il Massacro del Circeo, Il Canaro, I Marchesi Casati Stampa, A sangue freddo (da T. Capote). Riprese Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72.
Parco Collina della Pace, borgata Finocchio Roma 23 - 26 luglio 2009 "FATTACCI DI CRONACA NERA" regia Martino D'amico e Roberto Valerio, con: 42 ALLIEVI DELL'ACCADEMIA TEATRALE PIGNETO. Lo spettacolo ha partecipato alla manifestazione del Comune di Roma dal titolo: 'Convergenze urbane. Solitudine e marginalità  nelle grandi periferie'. Non è accidentale che i casi di cronaca fortemente cruenti e neri finiscano per avere fortuna letteraria o mediatica. Stuzzicano la curiosità  della gente, destano l'interesse del nostro lato buio. Afferrare e capire infatti le logiche di un massacro o le fortuite coincidenze di una tragedia ci aiuta a far luce nei meandri oscuri dell'animo, ad avere maggiore coscienza di sè, a individuare i limiti materiali e spirituali dell'uomo con maggior precisione e, di conseguenza, a tollerare e comprendere le ragioni dell'altro. La drammaturgia dello spettacolo prevede anche l'inserimento di estratti da opere classiche (es. Antigone di Sofocle,..) perchè la riflessione possa essere più intima e, al tempo stesso, assoluta. I Casi: Il Nano della stazione Termini, Il Mostro del Tevere, L'uxoricida di Perugia, Mariolini - il cacciatore di anoressiche, La Saponificatrice, Il Massacro del Circeo, Il Canaro, I Marchesi Casati Stampa, A sangue freddo (da T. Capote). Riprese Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72.
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