Teatro Rialto Santambrogio. 25 aprile 2014 BANGALORE MK
concept Biagio Caravano, guest Federica Santoro. Due performer si affrontano in un dialogo sonoro. Dialogo e non campo perché si lavora nel tentativo di sottrarsi a quella posizione per creare costantemente vie di fuga; spostamenti repentini, cambi immediati di panorami sonori attraverso l'uso dei fader, rotativi o pad delle macchine utilizzate x produrre suono creano una condizione nel quale il corpo del performer è messo sotto tensione.
Non si crea mai un discorso ma griglie ritmiche sulle quali si poggia l'attenzione dei due performer occupati costantemente a riorganizzarlo. E' un atto fisico perché il corpo è in continua vigilanza e tensione.
Si parlo di atto fisico perché è proprio il gesto fisico che condiziona la scelta dell'azione sulla macchina.
Teatro Rialto Santambrogio. 25 aprile 2014 BANGALORE MKconcept Biagio Caravano, guest Federica Santoro. Due performer si affrontano in un dialogo sonoro. Dialogo e non campo perché si lavora nel tentativo di sottrarsi a quella posizione per creare costantemente vie di fuga; spostamenti repentini, cambi immediati di panorami sonori attraverso l'uso dei fader, rotativi o pad delle macchine utilizzate x produrre suono creano una condizione nel quale il corpo del performer è messo sotto tensione.
Non si crea mai un discorso ma griglie ritmiche sulle quali si poggia l'attenzione dei due performer occupati costantemente a riorganizzarlo. E' un atto fisico perché il corpo è in continua vigilanza e tensione.
Si parlo di atto fisico perché è proprio il gesto fisico che condiziona la scelta dell'azione sulla macchina.
concept Biagio Caravano, guest Federica Santoro. Due performer si affrontano in un dialogo sonoro. Dialogo e non campo perché si lavora nel tentativo di sottrarsi a quella posizione per creare costantemente vie di fuga; spostamenti repentini, cambi immediati di panorami sonori attraverso l'uso dei fader, rotativi o pad delle macchine utilizzate x produrre suono creano una condizione nel quale il corpo del performer è messo sotto tensione.
Non si crea mai un discorso ma griglie ritmiche sulle quali si poggia l'attenzione dei due performer occupati costantemente a riorganizzarlo. E' un atto fisico perché il corpo è in continua vigilanza e tensione.
Si parlo di atto fisico perché è proprio il gesto fisico che condiziona la scelta dell'azione sulla macchina.
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