Teatro Lo Spazio 23 Marzo 2014 “Tre terrieri”
Scritto, diretto e interpretato da Angelo Sateriale, Fulvio Maura, Roberto Di Marco
Primi classificati al concorso "Autori nel cassetto, attori sul comò" 2012/2013
La storia si muove intorno alle gesta di tre fratelli che, avendo vissuto vite parallele attraverso esperienze diverse, si ritrovano, dopo la morte dei genitori, a gestire per la prima volta insieme la fattoria di famiglia. Da qui litigi, fraintendimenti, trame oscure, risate e prese in giro si alternano in un testo serrato e pungente.
La suggestione che plasma e attraversa l’intero spettacolo è ispirata alla stessa suggestione che utilizza George Orwell ne “La Fattoria degli animali”. Il testo, facendo propria l’orwelliana metafora della fattoria come microcosmo che rappresenta il macrocosmo della società, vuole trasporre in scena l’attuale situazione politica italiana, disperata, grottesca e surreale proprio come lo spettacolo.
Il tutto viene raccontato attraverso un dialetto inventato, nuovo, unico, ispirato alle sonorità del meridione, che nella bocca del più colto dei tre fratelli si fonde insieme ad un latino maccheronico e divertente. Un dialetto che se pur distante da quello parlato dal popolo riesce a coglierne l’essenza. Esattamente come fa la politica oggi: solo apparentemente distante dall’uomo della strada, ma in realtà intimamente vicina ai valori di tanti, troppi italiani. TRE TERRIERI : uno sguardo diverso e allegorico sulla stretta attualità!
Teatro Lo Spazio 23 Marzo 2014 “Tre terrieri”Scritto, diretto e interpretato da Angelo Sateriale, Fulvio Maura, Roberto Di Marco
Primi classificati al concorso "Autori nel cassetto, attori sul comò" 2012/2013
La storia si muove intorno alle gesta di tre fratelli che, avendo vissuto vite parallele attraverso esperienze diverse, si ritrovano, dopo la morte dei genitori, a gestire per la prima volta insieme la fattoria di famiglia. Da qui litigi, fraintendimenti, trame oscure, risate e prese in giro si alternano in un testo serrato e pungente.
La suggestione che plasma e attraversa l’intero spettacolo è ispirata alla stessa suggestione che utilizza George Orwell ne “La Fattoria degli animali”. Il testo, facendo propria l’orwelliana metafora della fattoria come microcosmo che rappresenta il macrocosmo della società, vuole trasporre in scena l’attuale situazione politica italiana, disperata, grottesca e surreale proprio come lo spettacolo.
Il tutto viene raccontato attraverso un dialetto inventato, nuovo, unico, ispirato alle sonorità del meridione, che nella bocca del più colto dei tre fratelli si fonde insieme ad un latino maccheronico e divertente. Un dialetto che se pur distante da quello parlato dal popolo riesce a coglierne l’essenza. Esattamente come fa la politica oggi: solo apparentemente distante dall’uomo della strada, ma in realtà intimamente vicina ai valori di tanti, troppi italiani. TRE TERRIERI : uno sguardo diverso e allegorico sulla stretta attualità!
Scritto, diretto e interpretato da Angelo Sateriale, Fulvio Maura, Roberto Di Marco
Primi classificati al concorso "Autori nel cassetto, attori sul comò" 2012/2013
La storia si muove intorno alle gesta di tre fratelli che, avendo vissuto vite parallele attraverso esperienze diverse, si ritrovano, dopo la morte dei genitori, a gestire per la prima volta insieme la fattoria di famiglia. Da qui litigi, fraintendimenti, trame oscure, risate e prese in giro si alternano in un testo serrato e pungente.
La suggestione che plasma e attraversa l’intero spettacolo è ispirata alla stessa suggestione che utilizza George Orwell ne “La Fattoria degli animali”. Il testo, facendo propria l’orwelliana metafora della fattoria come microcosmo che rappresenta il macrocosmo della società, vuole trasporre in scena l’attuale situazione politica italiana, disperata, grottesca e surreale proprio come lo spettacolo.
Il tutto viene raccontato attraverso un dialetto inventato, nuovo, unico, ispirato alle sonorità del meridione, che nella bocca del più colto dei tre fratelli si fonde insieme ad un latino maccheronico e divertente. Un dialetto che se pur distante da quello parlato dal popolo riesce a coglierne l’essenza. Esattamente come fa la politica oggi: solo apparentemente distante dall’uomo della strada, ma in realtà intimamente vicina ai valori di tanti, troppi italiani. TRE TERRIERI : uno sguardo diverso e allegorico sulla stretta attualità!
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