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M.E.D.E.A. Big Oil



Incontro con la Compagnia



Teatro Remondini Bassano del Grappa 29.08.2013
“M.E.D.E.A. BIG OIL”
scritto e diretto da Terry Paternoster con gli attori del Collettivo InternoEnki – 1° Coro: Maria Vittoria Argenti, Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry Paternoster, Mauro F. C ardinali, Gianni D’Addario, Donato Paternoster, Alessandro Vichi. sostituti – 2° Coro: Elena Cucci, Valentina Izumi Cocco, Monica Mariotti, Anna Ferraioli Ravel, Michela Ronci, Salvatore Langella, Angelo Lorusso, Ezio Spezzacatena, Pierfrancesco Rampino, Matteo Vignati. M.E.D.E.A.Big oil è una rielaborazione del mito di Medea che segue una linea di trasposizione dichiaratamente anticanonica, che colloca la vicenda nella Basilicata odierna, sventrata dalle trivellazioni. Anche qui il nodo tragico s’innerva in un innamoramento senza corresponsione d’amore: l’eroina è una donna lucana disattesa nelle promesse e tradita dallo straniero, il Big Oil-Giasone, ruolo simbolico affidato a una compagnia petrolifera. Lo straniero è l’amante infedele che non mantiene la promessa d’amore, di crescita e di progresso a un paese che regala ricchezza in cambio di povertà. In questo senso, anche Medea è “simbolo”: è l’amante tradita ma anche metafora di una chiusura mentale che la fa vittima e carnefice insieme. A riverberare la sua stoltezza, il mormorio animalesco di un popolo-branco (il Coro) che è evocazione di un’umanità divisa pedissequamente fra miseri e potenti, incapaci di elaborare, al contempo, una coscienza di classe e una classe di coscienza. Il tragico che vogliamo raccontare è quello del Sud dei nuovi sottoproletari, secondo un filtro politico e una lettura cari alla poetica dell’autrice: il contrasto della cultura barbara e primitiva con la cultura moderna e neocapitalistica. Parliamo di “realtà del tragico” annichilenti, così come esemplifica la situazione della Val d’Agri: l’incidenza tumorale, qui, supera largamente la media nazionale. La documentazione concernente la crisi geo-politica lucana è stata raccolta in un archivio di testimonianze che i cittadini hanno messo a disposizione del progetto, a raccontare una realtà in cui oggi M.E.D.E.A. è il nome di un Master organizzato e gestito dalla Scuola Enrico Mattei e fortemente voluto da Eni. Fatalità.
20.9.13
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Pentesilea



La Pelanda, Roma 6 settembre 2013 foyer 1 performance Lenz Rifrazioni “Pentesilea”
da Pentesilea di Heinrich von Kleist
traduzione e drammaturgia Francesco Pititto
regia, installazione, costumi Maria Federica Maestri
musica Andrea Azzali_Monophon
interprete Sandra Soncini
cura e organizzazione Ilaria Montanari, Elena Sorbi
promozione e comunicazione Eleonora Felisatti
assistente Alice Scartapacchio
produzione Lenz Rifrazioni
Büchner, Hölderlin, Lenz, Kleist, Rilke, Dostoevskij, Majakovskij, Shakespeare, Goethe, Grimm, Andersen, Calderón de la Barca, Genet, Lorca, Bacchini, Ovidio, Virgilio, Manzoni: questi gli autori che hanno segnato i progetti monografici e pluriennali di Lenz Rifrazioni, a partire dal 1985. I recenti progetti di creazione performativa contemporanea sono il risultato artistico di un approfondito lavoro di ricerca visiva, filmica, spaziale, drammaturgica e sonora. In una convergenza estetica tra fedeltà esegetica alla parola del testo, radicalità visiva della creazione filmica, originalità ed estremismo concettuale dell’installazione artistica, l’opera di Lenz Rifrazioni riscrive in segniche visionarie tensioni filosofiche e inquietudini estetiche della contemporaneità. Traduzione, riscrittura drammaturgica, imagoturgia delle opere sono di Francesco Pititto, che ne cura la regia insieme a Maria Federica Maestri. Le installazioni sceniche e i costumi sono realizzati da Maria Federica Maestri, segnalata dalla critica per il suo lavoro di “drammaturgia della materia”, per il sistema di segni visivi che costituiscono il suo personalissimo “design-acted”. Le musiche originali sono di Andrea Azzali, musicista sperimentatore di elaborazioni e composizioni elettroniche. Lenz esprime una progettualità artistica riconosciuta come una delle più originali e rigorose nel teatro di ricerca italiano ed europeo caratterizzata da un continuo lavoro di indagine sul linguaggio contemporaneo. Nella prima fase del proprio percorso creativo Lenz Rifrazioni ha rielaborato i grandi testi classici, ritrascrivendone le pulsioni poetiche in visioni contemporanee. In una fase più recente al centro della poetica è la ricerca visiva e plastica: l’azione teatrale si incunea tra la scrittura per immagini e la creazione plastica dello spazio, che vuole essere un’installazione artistica autonoma. L'azione performativa è esaltata dall'eccezionalità degli interpreti, reagenti artistici del testo creativo.
20.9.13
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Lolita



Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Teatro La Pelanda, Roma 6 settembre 2013 teatro 1 Babilonia Teatri “Lolita”
di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani
con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco
con Olga Bercini e con Babilonia Teatri
luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton
organizzazione Alice Castellani
grafiche/elaborazione video Franciu
foto Sara Castiglioni e Marco Caselli Nirmal
produzione Napoli Teatro Festival Italia in coproduzione con Babilonia Teatri
con il sostegno di Operaestate Festival Veneto
residenza artistica Cà Luogo d'Arte
Lolita è prima di tutto l’incontro con Olga, una bambina di undici anni che ha accettato la nostra proposta di fare uno spettacolo insieme.
Volevamo raccontare la ricerca di un’identità da parte di una bambina, il suo bisogno d’amore e la violenza del nostro mondo.
Lolita è uno spettacolo che prosegue la nostra ricerca di lavoro con le persone.
Olga porta sul palcoscenico la sua autenticità, senza il filtro della finzione e con la forza del suo candore. Lolita è un sogno. Un brutto sogno. Un incubo.
Sono pensieri e segreti consegnati a un diario.
Pensieri di una ragazzina che corre che salta che cammina sul filo.
Una ragazzina che ha pensieri di donna.
Lolita è un urlo e uno sberleffo insieme.
Lolita è un gioco dove non è chiaro il limite tra verità e finzione.
Lolita è una farfalla.
Quanti anni deve avere lolita per essere lolita.
Per profumare di lolita.
Sono i nostri occhi a vedere lolita.
E' la nostra testa a volere lolita.
Sono le nostre mani a immaginare Lolita.
Lolita è un modello che la società impone.
E' una tentazione e un monito.
È la voglia di giocare col fuoco e la paura di bruciarsi.

link: www.babiloniateatri.it
20.9.13
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Io, Fiordipisello



Teatro La Pelanda, Roma 14 settembre 2013 teatro 1 Accademia degli artefatti
“Io, Fiordipisello”
di Tim Crouch
traduzione Pieraldo Girotto
regia Fabrizio Arcuri
con Matteo Angius e Fabrizio Arcuri
ambienti Diego Labonia
assistente di produzione Marta Montevecchi
organizzazione Rosario Capasso
produzione Accademia degli artefatti 2013
debutto 7 agosto 2013, BIENNALE TEATRO VENEZIA 2013
Lo spettacolo rientra nel progetto I, SHAKESPEARE di cui sono stati realizzati già tre episodi: Io, Banquo – prodotto dal Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – Genova
Io, Cinna – in coproduzione con CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia Io, Calibano – in coproduzione con L'Uovo Onlus_2013 – L’Aquila
FIORDIPISELLO è un folletto di Sogno di una notte di mezza estate. Appare due volte nel testo di Shakespeare, che gli affida una sola battuta: ‘Sono pronto’. “Avevo qualcosa da dirvi di importante… ecco adesso l’ho dimenticata… tornerà”.
Un personaggio non può dire quello che vuole. E se l’autore non gli fa dire niente? Tim Crouch da un’ultima possibilità a Fiordipisello, rimettendo in gioco il rapporto tra quest’ultimo e Shakespeare.
Ecco allora i sogni dell’ultimo dei folletti shakespeariani per raccontare la storia di un sogno. Quello di una notte di mezza estate. Il tormento e il divertimento di una condizione fantastica, ma anche così tanto reale, di chi forse avrebbe qualcosa da dire, se qualcuno gli dicesse cosa. Questa volta a Fiordipisello gli mancano gli i personaggi della sua storia. Non resta che coinvolgere gli spettatori in un gioco moltiplicato di legittimità rappresentativa: chi può dire cosa e come? Tutto è quello che era, ma è già qualcos’altro di cui non sappiamo ancora nulla. Quel che resta di una festa, gli amori consumati o inconsumabili, una foresta come teatro disegnano la vertigine in cui cade Fiordipisello, nel tentativo ultimo di essere se stesso (o quello che lui crede di essere). Un tentativo che è quello di tutti, testimoni silenziati di una storia a cui non possiamo rinunciare di partecipare.
Io, Fiordipisello fa parte del progetto I, Shakespeare, dispositivo di indagine sulle forme del racconto teatrale: 5 testi di Tim Crouch che sono occasione per 5 personaggi shakespeariani di raccontare e rivivere 5 opere shakespeariane. Per ora, oltre a Fiordipisello, sono stati realizzati:
Io, BANQUO prodotto con Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse / Genova
Io, CINNA coprodotto con CSS Teatro Stabile di Innovazione / Friuli Venezia Giulia
Io CALIBANO coprodotto con L'Uovo Onlus Teatro Stabile di Innovazione / L’Aquila
Nel 2014 è previsto il debutto di I, MALVOLIO.
L’ IO del titolo è un manifesto teatrale e politico insieme: e’ un’IO di tutti, da contrattare continuamente nel momento stesso della sua rappresentazione.
I SHAKESPEARE è un progetto che interroga la convenzione teatrale, mettendola in crisi, e verificandone la possibilità attuale di parlare del, e al, presente, a partire da testi che della stessa convenzione teatrale ne hanno segnato le fondamenta.

link: www.artefatti.org
20.9.13
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Autodiffamazione



Teatro La Pelanda, Roma 13 settembre 2013 foyer 2 Compagnia Barletti / Waas
“Autodiffamazione”
di Peter Handke con Lea Barletti e Werner Waas
musiche dal vivo Harald Wissler
Un uomo e una donna si autoaccusano di comportamenti assunti e azioni compiute o non compiute nella propria vita, assecondando o infrangendo le regole della società.
W:
Non importa se abbiamo vissuto tutte quelle esperienze, ma la forma, i binari nei quali la vita si muove ci accomuna. Questo fa cadere muri, abolisce la proprietà privata, le differenze di classe: quasi l'utopia comunista realizzata.
L:
Dire questo testo è guardare in un baule pieno di foto di sconosciuti.
Avrei potuto essere io, avrei potuto farlo, avrei potuto dirlo. Lo sono, l’ho fatto, l’ho detto. Non lo sono, non l’ho fatto, non l’ho detto. Ma avrei potuto, sì, avrei potuto.
Domande:
Se la nostra vita fosse uguale a quella di tutti gli altri questo ci emozionerebbe?
Essere come tutti, essere accettato, riuscire a comunicare con tutti in modo semplice e naturale è un sogno?
Se la vita fosse un elenco di espressioni comuni, di situazioni ricorrenti e noi in grado di percepirlo, ci aiuterebbe?

link: www.amicidiluca.it
20.9.13
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LA TERRA SONORA



Teatro La Pelanda, Roma 14 settembre 2013 Presentazione del progetto LA TERRA SONORA: il teatro di PETER HANDKE
Seminari, letture, spettacoli, laboratori, traduzioni e pubblicazioni
a cura di Valentina Valentini e Francesco Fiorentino
in collaborazione con ScuolaRoma, PAV
con il contributo: Centro Teatro Ateneo, Sapienza Università di Roma, Università Roma Tre – Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere, Italiano Studi Germanici, Goethe Institut Rom, Istituto Forum austriaco di cultura, Fondazione Roma Europa partecipano: Valentina Valentini, Francesco Fiorentino, Werner Waas e la rete ScuolaRoma.
La produzione teatrale di Peter Handke, dopo il clamore degli esordi nel clima “rivoluzionario” della fine degli anni Sessanta, in Italia, è stata quasi del tutto dimenticata, nonostante lo scrittore abbia continuato a scrivere per il teatro.A partire dallo spettacolo Autodiffamazione della Compagnia Barletti/Waas, presentato all'interno di Short Theatre, fino a maggio del 2014 il progetto vuole rimettere al centro dell'attenzione di studiosi, artisti e del pubblico la potente scrittura e visionarietà di questo nostro contemporaneo.
20.9.13
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Il gatto verde



Teatro La Pelanda, Roma 7 settembre 2013 teatro 1, mise en espace nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe, Lisa Ferlazzo Natoli / Lacasadargilla
“Il gatto verde”
di Elise Wilk (RO)
traduzione di Roberto Merlo
mise en espace a cura di Lisa Ferlazzo Natoli
in collaborazione con Alice Palazzi
con Caterina Acampora, Lorenzo La Posta, Anna Mallamaci, Valentina Morini, Francesca Verzaro, Mario Zaza
assistente alla regia Francesca Zerilli
si ringraziano il Centro Internazionale la Cometa, per la composizione del cast delle due mise en espace e teatroinscatola, per la disponibilità delle sale prove.
Il gatto verde è la storia di sei adolescenti e di una notte che cambierà le loro vite per sempre. Scritto nello stile di un falso documentario in versione teatrale, il testo racconta la storia di un assassinio attraverso una serie di interviste. Cosa ne è di quei giovani costretti - in Romania come altrove - a crescere separati dai loro genitori? Il testo parla di quell'età delicata e pericolosa che è l'adolescenza, costruisce relazioni solitudini – esistenziali e sociali - con la voce nitida dei suoi personaggi. Racconta di amore e di amicizia, ma il vero motore - nei contenuti e nella forza immaginifica della lingua - è il potere dell'immaginazione.

link: www.fabulamundieurope.eu
20.9.13
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Villa Dolorosa



Teatro La Pelanda, Roma 8 settembre 2013 foyer 1, mise en espace nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe. Accademia degli artefatti
“Villa Dolorosa”
di Rebekka Kricheldorf (D)
traduzione di Alessandra Griffoni
mise en espace a cura di Fabrizio Arcuri / Accademia degli artefattii
con Caterina Acampora, Chiara Giorgetti, Davide Grillo, Anna Mallamaci, Valentina Morini, Tommaso Spinelli, Mario Zaza
assistente alla regia Francesca Zerilli
saranno presentati degli estratti del testo
si ringraziano il Centro Internazionale la Cometa, per la composizione del cast delle due mise en espace e teatroinscatola, per la disponibilità delle sale prove.
Le feste di compleanno di Irina sono sempre state un fallimento completo: brutta musica, tentati suicidi, gravidanze improvvise, litigi e malauguri per il futuro. E’ il terzo anno consecutivo che va così: tutti ora sono buttati per terra, annoiati, in attesa che qualche cosa di diverso accada. In attesa che la vita celebri il proprio cammino con un regalo sorprendente, che regali un po’ di leggerezza e di speranza. Ma forse non è ancora il momento per i tempi lieti. Accademia degli artefatti partecipa al compleanno di Irina, cercando di trovare un suo posto tra la noia e il futuro. Una mise en space che è il racconto di un luogo e di un tempo. Una festa impossibile a cui tutti sono invitati a partecipare.

link: www.fabulamundieurope.eu
20.9.13
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Vita Accardi Performance



Casa dell’Architettura 17 aprile 2013 Festa d’Artisti ARIA_rivista d’artisti e -1 art gallery. "Probabilmente Tondo” Performance teatrale Omaggio ad Aria di Vita Accardi, Riccardo Caporossi, Alvin Curran, Andrea Levialdi Ghiron. Vita Accardi dà voce alle parole di Samuel Beckett, Riccardo Caporossi costruisce l’azione nello spazio, Alvin Curran interviene dal vivo sulla sua composizione musicale, Andrea Levialdi Ghiron esegue Il gioco circolare. La rivista ARIA, con le sue pagine di contributi visivi, continua a proporre una testimonianza diretta di partecipazione e di coinvolgimento. Al gioco trasversale della rivista aderiscono artisti che veicolano il loro attuale operato in essa. La -1 art gallery, spazio del piano interrato della Casa dell’Architettura, è in continua trasformazione: ogni sua parete, una vera pelle mutante, periodicamente si trasforma, per una straordinaria immersione nella street art più attuale. Si è organizzata una grande festa, aprendo lo spazio alla città, per condividere passione comune e visioni personali con tutti gli artisti e gli amanti dell’arte. Teatro, street art, arte visiva, musica eclettica e performance sono la girandola di scintillanti ingredienti della torta di compleanno.
20.9.13
 

SINISTRI IN SOFFITTA SINISTRI SINISTRI



Teatro Lo Spazio 30 LUGLIO 2013 "SINISTRI IN SOFFITTA SINISTRI SINISTRI" di e con Michele Falica I camerieri di casa Agazia racconta la celebre opera di Pirandello da un proprio punto di vista: tre stranieri si trasferiscono in un piccolo paesino di Val d’Ala due vanno a vivere in un appartamento dall’altro lato del paese la vecchietta invece prende un appartamento da sola, male lingue, pettegolezzi, teorie fantascientifiche si intrecciano per rimettere ogni tassello al proprio posto, un puzzle soul.
20.9.13
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Tec _Talk 8 Settembre



Macro Testaccio, Roma 8 Settembre 2013 “TeC_Talk: incontro con la Generazione Scenario 2013”Il Premio Scenario è tra le maggiori opportunità di produzione teatrale. Prima del debutto definitivo, a Short Theatre gli artisti presentano la fase attuale dei loro lavori. In relazione alla delicata e feconda condizione del processo creativo la webzine Teatro e Critica organizza due incontri per discuterne provenienze e obiettivi, intenzioni e forme. Due tavole rotonde, dalle 11.30 alle 13.30, a cui partecipano gli artisti, operatori e critici, spettatori interessati. Info: redazione@teatroecritica.net
20.9.13
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Tierra pisada, por donde se anda, camino



Teatro La Pelanda, Roma 5 settembre 2013 foyer 2 El canto de la cabra
“tierra pisada, por donde se anda, camino” (terra battuta, dove si va, cammino)
creazione e realizzazione Elisa Gálvez e Juan Úbeda
traduzione in italiano Miguel Acebes
consulenza tecnica Fernando Úbeda
produzione El Canto de la Cabra
con la collaborazione di Comunidad de Madrid
El Canto de la Cabra viene presentato per la prima volta a Roma grazie alla collaborazione tra l'Instituto Cervantes di Roma e il Ministerio de Educación, Cultura y Deporte. Gobierno de España. INAEM
Potrà un occhio distratto vedere il volo di una foglia oggi che tutto nasce per morire subito dopo? Ci sono novecento fili neri.
Inizialmente non si vedono.Ogni filo ha un nodo, novecento nodi. Inizialmente non si vedono. Ci sono forbici e fiori. Morti. Fiori morti. I fiori sono stati raccolti uno per uno in campagna, nei vivai, dai fiorai, nei parchi, in ogni città …, centinaia di fiori. I fiori sono stati cuciti con ago e filo uno per uno, un bosco di fiori. Le forbici sono state comprate dai cinesi, una ad una, vari negozi, un bosco di forbici. I fili che inizialmente non si vedono, si è iniziati ad appenderli due giorni prima. I nodi ancora non sono finiti.
 Fa impressione verificare come, di fronte alle trepidanti e a volte violente trasformazioni del XXI secolo, tutto rimanga al proprio posto. Forse è questo il motivo per cui non ci sono ribellioni, non è possibile ribellarsi contro qualcosa di immobile, morto, e meno ancora se si fa parte di quel qualcosa di morto. Crediamo che sia importante continuare a cercare di celebrare quello che ancora possiamo avere in comune, quello che condividiamo, che non è di nessuno, che non appartiene a nessuno e che neanche esiste, ma che c’è. Al meno ora abbiamo imparato che la realtà, qualunque realtà, può crollare senza preavviso, che non capiremo mai più il luogo in cui siamo e che se non ci siamo non succede niente.
20.9.13
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Losers



Teatro La Pelanda, Roma 12 settembre 2013 teatro 2 Tony Clifton Circus “Losers”
di Tony Clifton Circus
con Iacopo Fulgi, Nicola Danesi de Luca, Federica Santoro
e con Silvia Giacomini, Elettra Mallaby, Alice Palazzi, Monica Piseddu
organizzazione e promozione Francesca Corona per PAV | Diagonale artistica
una produzione Tony Clifton Circus
progetto nato nell’ambito di Perdutamente Teatro India – Teatro di Roma
- Perché fai il pugile?
- Non so raccontare una storia, non so scrivere una poesia.
intervista a Joe Louis, campione del Mondo Pesi Massimi dal 1937 al 1949
Due attori, due clown, pubblicamente annunciano il loro fallimento, tolgono il naso rosso e fanno outing. Si mettono nella scomoda e a tratti patetica condizione di chi cerca disperatamente la realtà. E la realtà quando arriva è più forte del previsto e ti intrappola senza grosse vie di uscita.
Da sempre la ricerca artistica del T.C.C. è legata all’interesse di studiare il limite, il limite del bene e del male, del comico e del tragico, dell’idiozia e della verità. E in Losers i limiti sono tutti lì, a portata di mano. Si parte dal teatro, si prova a sfuggirne la finzione, si passa per la realtà, forse si sfiora il reale per poi ritornare al teatro con una nuova energia, giusto il tempo che cali il sipario e ci liberi da questa tortura.
Il circo e il ring sfruttano la stessa materia poetica, la sofferenza: il pubblico la trova sempre irresistibile. Installare un ring su un palcoscenico è una contraddizione insanabile. Perché tutta la realtà può esser convocata nel quadrato del teatro, ma a patto che nessun reale vi entri mai in gioco (Attilio Scarpellini)

link: www.tonycliftoncircus.com
20.9.13
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Giallo



Recensione dello spettacolo su TeatroeCritca

Teatro La Pelanda, Roma 11 settembre 2013 foyer 1 Fanny & Alexander “Giallo” radiodramma dal vivo produzione E / Fanny & Alexander coproduzione AREA06 – Short Theatre in collaborazione con Solares delle Arti – Teatro delle Briciole ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani drammaturgia Chiara Lagani regia Luigi De Angelis con Chiara Lagani e le voci di Alfonso Cafaro, Bassirou Fall, Anna Benini, Francesca Benini, Noemi Cicchetti Ferrante, Erik Cicchetti Ferrante, Nell Danesi, Nicolò Montanari, Pietro Lorenzo Spurio, Annagiulia Valgiusti, Federica Valzania, Sara Vernocchi, e gli altri bambini dei laboratori "Pianeta Giallo" (Parma e Ravenna) plastico e maschera Nicola Fagnani progetto sonoro The Mad Stork registrazioni Marco Parollo e Sergio Policicchio sound editing Sergio Policicchio organizzazione Serena Terranova e Filomena Volpe promozione Paola Granato logistica Fabio Sbaraglia amministrazione Marco Cavalcoli e Debora Pazienza Si ringraziano Beatrice Baruffini, Selina Bassini, Alessandra Belledi, Anna Maria Bollettieri, Roberta Colombo, Marilena Palmieri, Francesca Proia, Anna Zavatta. “Questa farfalla, lo credereste? ha un’ala gialla, l’altra celeste.” (T. S.) GIALLO è un dialogo radiofonico, misterioso e fantasmatico tra una mutevole figura maestra e la sua classe invisibile. GIALLO è una domanda sulla natura e la forma di quella parte bambina, rimossa, buia, lucente, furiosa, incandescente, remota o sepolta che vive in ognuno di noi. www.fannyalexander.org www.e-production.org
20.9.13
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Support : MarXoB
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