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Impressioni



L’archivio, Roma 15 Giugno 2013 “IMPRESSIONI” Roberto MARINO pianoforte. Musiche di Claude Debussy e di Roberto Marino. “Una polaroid delle piccole e grandi cose della vita”.
28.6.13
 

La protesta - una fiaba italiana



Teatro Argot Studio 7 GIUGNO 2013 La ballata dei Lenna in “La protesta - una fiaba italiana” gruppo di lavoro condotto da Michele Santeramo con Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno. Siamo in Italia. In uno dei tanti uffici del turismo sparsi nella penisola. Anche oggi nessun avvenimento particolare. Due giovani impiegate portano avanti il proprio lavoro come ogni giorno, sottovalutando, però, gli strani atteggiamenti del loro superiore. Tutto si ricompone ai loro occhi quando scoprono, accuratamente riposta nei rispettivi armadietti, una lettera di licenziamento. Le due impiegate si convincono, in quel momento, che la perdita del lavoro comporta la rinuncia della propria identità e allora decidono di reagire. Senza troppi giri di parole mettono su la loro protesta, che non prevede nessun tipo di compromesso poiché la protesta comincia dove il compromesso finisce.
28.6.13
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M O L O C H



Recensione dello spettacolo su Pensieri di Cartapesta

Teatro Tordinona 14 Giugno 2013 “M O L O C H” regia Roberto Risica, con: Alessandra Angelucci, Sabrina Broso, Massimiliano Frateschi, Teodora Grano, Alessandro Lanza, Roberto Risica. Scene Selena Garau, costumi Oncut Studio, musiche Angela Bruni. C'è una frattura che ha a che fare soprattutto con il nostro mondo, una distanza spietata tra il sentire e il vivere, tra il dentro e il fuori. Ma è una sofferenza inespressa, un’implosione silente, un dolore che non trova sfogo, che si espande dentro. Il disorientamento è diffuso come un rito comune. Eppure la nostra tragedia è declassata ad una rassegnazione malinconica, una serenità posticcia che nasconda il malessere quotidiano di un conflitto impari e feroce. Il nostro è un disagio privato, muto, segreto. Come animale ferito, la nostra richiesta d’aiuto è senza parole. E a forza di contenerci siamo diventati il contrario di un urlo. Io credo ancora nella forza della poesia, nel riscatto della grazia, nella potenza disarmante della delicatezza, come atto di resistenza e di salvazione. Credo nella necessità di indagare la propria fragilità, tratto imprescindibile del nostro essere umani, instabili e precari. Credo nella necessità di proteggerla, la nostra fragilità, di considerarla rifugio, ricettacolo, enclave dalla brutalità, caldo ventre di madre, riparo dalla ferocia del mondo. E come Artaud auspico un teatro capace di tradurre ciò che la vita dimentica, dissimula, o è incapace ad esprimere. Moloch è un’esortazione all’ascolto, un incitamento a non reprimere la propria vulnerabilità, a rivendicarla. Essere friabili, come a dire essere umani. Per contrapporsi all’abisso, per guarire l’urlo di questo mondo dolente e disperato, per prendersi cura del suo vagito straziante e della nostra sete d’aria e luce. Per concederci finalmente un’esplosione di gioia. “Il male ci mette alla prova e insieme ci dà l'occasione di guarire.” Alda Merini
28.6.13
 

Gabbiano ovvero "Dell’Amar per Noia"



Teatro Argot Studio 16 Giugno 2013 “GabbiaNo Ovvero “Dell’Amar per Noia” Farsaccia tragicomico-familiare su gente in Vacanza da Anton Cechov un dis-adattamento di Woody Neri, con Woody Neri, Massimo Boncompagni, Liliana Laera, Stefana Medri, Mimmo Padrone, Gioia Salvatori, Marta Pizzigallo, Loris Dogana. “GabbiaNo” è una riscrittura de “Il Gabbiano” di Anton Cechov. Tutto ruota intorno a una piscina gonfiabile, reminescenza di fanciullesche vacanze da cortile. Un luogo che tutti descrivono come incantevole, ma che appare più come uno scantinato industriale, un rifugio antiatomico, una prigione (una Gabbia, appunto), dove i detenuti/personaggi trascorrono la loro personale ora d’aria, la loro vacanza, girando in tondo, a vuoto, nell’impossibilità mentale e fisica di evadere. Confinati in questo non-luogo, essi divorano passioni, gelosie, amori; ma tutto ha il sentore dello svago: anche il dolore è inflitto per noia. Condannati a una vita che si limita all’esistere, l’unica possibilità di trovarsi un senso è elevare l’inutile a essenziale, la chiacchiera a filosofia, l’infatuazione ad amore, il ridicolo a tragedia. E soprattutto, viceversa. Konstantin (o ci che ne rimane) è un disadattato, imprigionato in una farsa di periferia circondato da un teatrino che non condivide, da persone che non lo vedono, o meglio non lo leggono, lo inchiodano a una quotidianità che lo uccide lentamente, ingabbiato più degli altri è imprigionato, poiché della propria Gabbia sembra l’unico ad avvertire le strette sbarre. Una Gabbia. Una vasca per pesci. Uno spazio finito, reso curvo dai rintocchi della noia. Nessuna via d’uscita. Solo un rincorrersi inutile in un girotondo che sa di trenino da villaggio vacanze, dove ognuno è preda inseguitrice. Lo chiamano “Amore”. L’Assenza stessa, questa è l’unica cosa viva. L’mpasse, l’imbarazzo, il malessere. L’umorismo è tragedia in vacanza. Risate di barzellette a un funerale.
28.6.13
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Diario Insentimentale

Vedi risultati Nassa Teatrale  

Teatro Studio Uno 12 Giugno 2013 “DIARIO INSENTIMENTALE” di N. Gender. Voce AMBRA QUARANTA. Movimento scenico CHIARA GAMBERINI, suoni GIUSEPPE RAFFAELE, luci MARIA MUCCI. Il cinismo estetico/erotico si contrappone a pagine di una contraria e sfrenata passione sentimentalistica, una educazione al sentimento impossibile a realizzarsi se non nella scrittura. Le passioni carnali sempre eccessive; è il troppo vivere, il troppo desiderare, il troppo morirsi. Un testo violento e struggente, ora porno post modernista, ora epistolare ottocentesco. Elenchi, incontri, consumi sessuali di una società dove anche il corpo è merce scaduta. Ma anche un frasario amoroso pieno di poesia. Il protagonista vive in parallelo tra la sessualità senza pensiero, l'ingordigia per la carne e la sensualità romantica dove il pensiero è tutto. Una vita sospesa continuamente tra sesso e amore. Un reading teatrale dove la parola fredda e distante diventa partecipata, sentita, per poi vomitare tutta l’emozione trattenuta.
28.6.13
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