Teatro Argot Studio 16 Giugno 2013 “GabbiaNo Ovvero “Dell’Amar per Noia” Farsaccia tragicomico-familiare su gente in Vacanza da Anton Cechov un dis-adattamento di Woody Neri, con Woody Neri, Massimo Boncompagni, Liliana Laera, Stefana Medri, Mimmo Padrone, Gioia Salvatori, Marta Pizzigallo, Loris Dogana. “GabbiaNo” è una riscrittura de “Il Gabbiano” di Anton Cechov. Tutto ruota intorno a una piscina gonfiabile, reminescenza di fanciullesche vacanze da cortile. Un luogo che tutti descrivono come incantevole, ma che appare più come uno scantinato industriale, un rifugio antiatomico, una prigione (una Gabbia, appunto), dove i detenuti/personaggi trascorrono la loro personale ora d’aria, la loro vacanza, girando in tondo, a vuoto, nell’impossibilità mentale e fisica di evadere. Confinati in questo non-luogo, essi divorano passioni, gelosie, amori; ma tutto ha il sentore dello svago: anche il dolore è inflitto per noia. Condannati a una vita che si limita all’esistere, l’unica possibilità di trovarsi un senso è elevare l’inutile a essenziale, la chiacchiera a filosofia, l’infatuazione ad amore, il ridicolo a tragedia. E soprattutto, viceversa. Konstantin (o ci che ne rimane) è un disadattato, imprigionato in una farsa di periferia circondato da un teatrino che non condivide, da persone che non lo vedono, o meglio non lo leggono, lo inchiodano a una quotidianità che lo uccide lentamente, ingabbiato più degli altri è imprigionato, poiché della propria Gabbia sembra l’unico ad avvertire le strette sbarre. Una Gabbia. Una vasca per pesci. Uno spazio finito, reso curvo dai rintocchi della noia. Nessuna via d’uscita. Solo un rincorrersi inutile in un girotondo che sa di trenino da villaggio vacanze, dove ognuno è preda inseguitrice. Lo chiamano “Amore”. L’Assenza stessa, questa è l’unica cosa viva. L’mpasse, l’imbarazzo, il malessere. L’umorismo è tragedia in vacanza. Risate di barzellette a un funerale.
Argot off,
Teatro