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Singolarità del femminile



Teatro Argentina, Sala Squarzina 27 febbraio 2013 Emilia Costantini incontra Luisa Ranieri. Torna l’appuntamento con la “Singolarità del femminile”, una serie di incontri aperti al pubblico dove Emilia Costantini, giornalista del Corriere della Sera e scrittrice, intervisterà alcune protagoniste del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’imprenditoria, della politica, per capire i problemi delle donne di oggi, sempre più impegnate nei più disparati ambiti lavorativi, e se sia possibile coniugare femminilità e mente, impegno professionale e famiglia, amore materno-coniugale e ambizione, cuore e ragione. La giornalista porrà le ospiti sotto il fuoco incrociato delle sue domande e di quelle del pubblico, con ottiche diverse: da una parte la realizzazione femminile attraverso il sentimento, dall’altra l’affermazione professionale. Sarà un modo per scoprire anche risvolti inediti, lati privati e nascosti dei personaggi famosi che, di volta in volta, si avvicenderanno sul palcoscenico. Luisa Ranieri, prima protagonista della rassegna, porta il suo contributo di donna, mamma e moglie, e di attrice a 360 gradi, impegnata nel cinema, nel teatro e nella fiction di qualità. E non mancheranno né le domande da parte del pubblico in sala e nemmeno il punto di vista maschile: da dietro le quinte, spunterà un uomo che, dopo aver ascoltato in silenzio la discussione avvenuta in palcoscenico, avrà il compito di commentare, chiosare, riflettere, controbattere e magari anche polemizzare con quanto è stato affermato fino a quel momento.
5.3.13
 

Performazione e Rivoluzione!



Teatro Tordinona 27 Febbraio 2013 “PERFORMAZIONE E RIVOLUZIONE!” Seminario/Conferenza/Spettacolo sulla PERFORMAZIONE di e con Antonio Bilo Canella.

La Performazione è una ricerca onesta, che apre le porte ad una nuova possibilità teatrale legata al superamento del copione; allo stesso tempo, in questa forma attuale, vuole tenere aperta la relazione con un pubblico : diciamo che è una sorta di rito, aperto, che tocca sacro e profano. Vorrei chiarire che la Performazione non è semplice improvvisazione e non ha nulla a che vedere con le esperienze di teatro estemporaneo che ho avuto modo di reperire in tutto il mondo su internet: la Performazione prevede per mesi uno studio accurato e intellettuale al massimo grado di questa accezione, sui materiali che costituiranno "l'universo di riferimento"; le tecniche usate per la manifestazione spettacolare non hanno confini (danza, voce, pantomima, cabaret, etc...) e sicuramente non si limitano (come succede nella totalità delle ricerche improvvisative teatrali che visto) al teatro borghese (uomo in piedi che parla...). Ho creato una preparazione che è in grado di accompagnare degli attori, qualora vogliano andare oltre il mestiere, a questa creazione dal nulla, estemporanea, collettiva ed in presenza di pubblico. Questo "modo" porta con se alcuni valori che per noi è fondamentale affermare: necessità di un Ascolto totale e di una fiducia incondizionata nei compagni; fiducia che la sinergia totale di più di una persona crei una misteriosa entità altra che supera la somma delle parti (vedi Gestalt o Emergentismo); capacità di tuffarsi nel Vuoto e di andare oltre al pensiero; consapevolezza di poter essere dei tramiti più che degli interpreti, smussando così un po' l'ingombrante presenza dell'Io. Se non ci sono queste cose la Performazione non funziona, non si può fare, per cui è un sistema di feedback per gli artisti realmente crudele ed efficace.
5.3.13
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