Teatro Furio Camillo di Roma 20 Dicembre 2013
NOSTOS: l’impossibilità del ritorno. (prima assoluta) sala teatro. Concetto, coreografia e interpretazione: Stefano Taiuti
Scenografia: Egon Schrama.
Ambienti sonori : Saara Roppola.
Disegno luci: Gianluca Cappelletti.
Nel 2011 ho lasciato l’Italia e mi sono trasferito in Olanda.
Prendere le distanze, anche oggettivamente, comporta una nuova prospettiva sulle cose.
In questi anni ho osservato il mio paese scivolare in una spirale di decadenza, al punto da averlo reso irriconoscibile. Ma cosa può essere cambiato a tal punto in un tempo così breve? Probabilmente il mio sguardo, perché la distanza non è soltanto fisica, ma anche e soprattutto emozionale.
Nel luogo che ero solito chiamare “casa” non mi sento più a casa. Ma allora dove è la mia casa, ora? Su una scala più ampia, quando i cambiamenti climatici e la massiccia distruzione della natura operata dall’essere umano mostreranno in pieno i loro devastanti effetti, dove sarà la nostra casa?
Teatro Furio Camillo di Roma 20 Dicembre 2013NOSTOS: l’impossibilità del ritorno. (prima assoluta) sala teatro. Concetto, coreografia e interpretazione: Stefano Taiuti
Scenografia: Egon Schrama.
Ambienti sonori : Saara Roppola.
Disegno luci: Gianluca Cappelletti.
Nel 2011 ho lasciato l’Italia e mi sono trasferito in Olanda.
Prendere le distanze, anche oggettivamente, comporta una nuova prospettiva sulle cose.
In questi anni ho osservato il mio paese scivolare in una spirale di decadenza, al punto da averlo reso irriconoscibile. Ma cosa può essere cambiato a tal punto in un tempo così breve? Probabilmente il mio sguardo, perché la distanza non è soltanto fisica, ma anche e soprattutto emozionale.
Nel luogo che ero solito chiamare “casa” non mi sento più a casa. Ma allora dove è la mia casa, ora? Su una scala più ampia, quando i cambiamenti climatici e la massiccia distruzione della natura operata dall’essere umano mostreranno in pieno i loro devastanti effetti, dove sarà la nostra casa?
NOSTOS: l’impossibilità del ritorno. (prima assoluta) sala teatro. Concetto, coreografia e interpretazione: Stefano Taiuti
Scenografia: Egon Schrama.
Ambienti sonori : Saara Roppola.
Disegno luci: Gianluca Cappelletti.
Nel 2011 ho lasciato l’Italia e mi sono trasferito in Olanda.
Prendere le distanze, anche oggettivamente, comporta una nuova prospettiva sulle cose.
In questi anni ho osservato il mio paese scivolare in una spirale di decadenza, al punto da averlo reso irriconoscibile. Ma cosa può essere cambiato a tal punto in un tempo così breve? Probabilmente il mio sguardo, perché la distanza non è soltanto fisica, ma anche e soprattutto emozionale.
Nel luogo che ero solito chiamare “casa” non mi sento più a casa. Ma allora dove è la mia casa, ora? Su una scala più ampia, quando i cambiamenti climatici e la massiccia distruzione della natura operata dall’essere umano mostreranno in pieno i loro devastanti effetti, dove sarà la nostra casa?
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