Pineta Marradi, Prato del Cardellino, Castiglioncello 7 luglio 2013 “PICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA” appunti per un’epica contemporanea
ideazione Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Federico Polacci, Giulia Solano
regia Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Dario Marconcini
consulenza all’Ottava Rima Enrico Pelosini
consulenza al canto Andrea Bacci, Enrico Baschieri
produzione I Sacchi di Sabbia in coproduzione con Armunia/Festival Inequilibrio
con la collaborazione di Santarcangelo dei Teatri, Compagnia Lombardi/Tiezzi, Teatro di Buti e Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” con il sostegno di Regione Toscana
Avventura, western e fantascienza sono gli ingredienti di queste piccole allegorie di genere, riformulate secondo l’antica tecnica popolare dell’ottava rima. Ricalcare e abitare una forma arcaica - quella dei cantori dei paladini di ariostesca memoria - diventa la chiave per condividere un immaginario con lo spettatore, per poi rovesciarlo e/o straniarlo. Questi episodi segnano infatti una tappa decisiva nell’indagine sulla parodia che I Sacchi di Sabbia stanno conducendo negli ultimi anni. La parodia intesa come “fuori posto”, come rottura del nesso naturale fra musica e linguaggio: ecco il cuore di quest’avventura. D’altronde, di fronte al mistero, la creazione artistica non può che farsi caricatura.
Pineta Marradi, Prato del Cardellino, Castiglioncello 7 luglio 2013 “PICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA” appunti per un’epica contemporanea
ideazione Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Federico Polacci, Giulia Solano
regia Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Dario Marconcini
consulenza all’Ottava Rima Enrico Pelosini
consulenza al canto Andrea Bacci, Enrico Baschieri
produzione I Sacchi di Sabbia in coproduzione con Armunia/Festival Inequilibrio
con la collaborazione di Santarcangelo dei Teatri, Compagnia Lombardi/Tiezzi, Teatro di Buti e Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” con il sostegno di Regione Toscana
Avventura, western e fantascienza sono gli ingredienti di queste piccole allegorie di genere, riformulate secondo l’antica tecnica popolare dell’ottava rima. Ricalcare e abitare una forma arcaica - quella dei cantori dei paladini di ariostesca memoria - diventa la chiave per condividere un immaginario con lo spettatore, per poi rovesciarlo e/o straniarlo. Questi episodi segnano infatti una tappa decisiva nell’indagine sulla parodia che I Sacchi di Sabbia stanno conducendo negli ultimi anni. La parodia intesa come “fuori posto”, come rottura del nesso naturale fra musica e linguaggio: ecco il cuore di quest’avventura. D’altronde, di fronte al mistero, la creazione artistica non può che farsi caricatura.
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