Castello Pasquini, Castiglioncello (LI) 29 giugno 2013 “L’OSSIGENO SALATO HA SPINTO GIU’ IL CIELO” AUTOSERVICE - VOL. V, MOBY DICK O LA BALENA di Herman Melville, progetto, realizzazione, regia Luca Camilletti
con Emiliano Dini, Leonardo Mazzi, Dario Rossi, Riccardo Ruscica
coproduzione Armunia/Festival Inequilibrio, Istituto Omeopatico
collaborazione Il Moderno (Agliana, Pistoia)
produzione esecutiva Attodue (Firenze)
ringraziamenti Katiuscia Favilli, Silvia Sieni, Teatro Sotterraneo
prima assoluta
Epos inesauribile di meraviglia, orrore e avventura, il libro o balena o volume o enciclopedia di riferimento alimenta le visioni di ulteriori schegge di appartenenza con cui la scena si intossica; tali spore si disperdono e resistono a condizioni avverse per generare una deriva di sollevamento, di inclusione, di superficie, di monomania. Il costume resta l’identità per non celare l’imbarazzo biblico e per rimanere vivi, in digressione. Essere civile significa avere bisogni complessi. È terribile essere civile perché quando arrivi alla fine del mondo non hai nulla per sopportare il tuo peso, il peso della tua mancanza a te stesso. E un individuo, quando è davvero cresciuto, non dovrebbe aver bisogno di nulla.
AUTOSERVICE è un progetto in dieci tappe, dieci volumi. E’ una carrozzeria. Opere più o meno classiche della letteratura vengono attraversate per brevi periodi di tempo di lavoro sulla scena per essere sciolte dalla loro provenienza e drogate con ciò che resta del teatro. La forma di esposizione, il formato e la durata possono essere atipici dal mondo del palcoscenico. L’autoservice fa riferimento ad un luogo di cura di oggetti ammaccati e al tempo stesso alla fruizione leggera della sfogliatura da scaffale.
Castello Pasquini, Castiglioncello (LI) 29 giugno 2013 “L’OSSIGENO SALATO HA SPINTO GIU’ IL CIELO” AUTOSERVICE - VOL. V, MOBY DICK O LA BALENA di Herman Melville, progetto, realizzazione, regia Luca Camilletti
con Emiliano Dini, Leonardo Mazzi, Dario Rossi, Riccardo Ruscica
coproduzione Armunia/Festival Inequilibrio, Istituto Omeopatico
collaborazione Il Moderno (Agliana, Pistoia)
produzione esecutiva Attodue (Firenze)
ringraziamenti Katiuscia Favilli, Silvia Sieni, Teatro Sotterraneo
prima assoluta
Epos inesauribile di meraviglia, orrore e avventura, il libro o balena o volume o enciclopedia di riferimento alimenta le visioni di ulteriori schegge di appartenenza con cui la scena si intossica; tali spore si disperdono e resistono a condizioni avverse per generare una deriva di sollevamento, di inclusione, di superficie, di monomania. Il costume resta l’identità per non celare l’imbarazzo biblico e per rimanere vivi, in digressione. Essere civile significa avere bisogni complessi. È terribile essere civile perché quando arrivi alla fine del mondo non hai nulla per sopportare il tuo peso, il peso della tua mancanza a te stesso. E un individuo, quando è davvero cresciuto, non dovrebbe aver bisogno di nulla.
AUTOSERVICE è un progetto in dieci tappe, dieci volumi. E’ una carrozzeria. Opere più o meno classiche della letteratura vengono attraversate per brevi periodi di tempo di lavoro sulla scena per essere sciolte dalla loro provenienza e drogate con ciò che resta del teatro. La forma di esposizione, il formato e la durata possono essere atipici dal mondo del palcoscenico. L’autoservice fa riferimento ad un luogo di cura di oggetti ammaccati e al tempo stesso alla fruizione leggera della sfogliatura da scaffale.
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