Teatro Miela , Trieste 11 Aprile 2013 “VERRÀ LA MORTE E NON AVRÀ OCCHI” di Adriano Marenco con Paolo Fusi. MORTECIECA. Maledetto cane Cerbero la smetti di pisciarmi sugli ossicini? BECCHINO. Non ce l’hai il cane. M. Ce l’ho. Guarda mi dà la zampa. Solo fa fatica ad obbedire. Povero. È cieco. Sordo. Zoppo. Arfa ogni tanto. E non gli tiene l’uccello. Allora viene da me quando ci ha il bisogno. Sono il suo albero. Ma non me la sento di picchiarlo. Al limite lo minaccio. BECCHINO. Fallo abbaiare. M. ABBAIA! M. Baubau. Arf arf. M. Sentito? Solo che ho i piedi a mollo nel piscio. Cerbero ti faccio le totò se la rifai. BECCHINO. Sarà la tua prostata. Andata. Io non ce li ho questi problemi. Faccio tutto in una sacca. La vuoi toccare? M. Come se avessi accettato. Bravo Cerbero. Bello e buono. Qui. Zampa. Sono fradicio. Pazienza. Bisogna trovare il lato buono. Se fa caldo si asciuga presto. Se fa fresco riscalda.
Teatro Miela , Trieste 11 Aprile 2013 “VERRÀ LA MORTE E NON AVRÀ OCCHI” di Adriano Marenco con Paolo Fusi. MORTECIECA. Maledetto cane Cerbero la smetti di pisciarmi sugli ossicini? BECCHINO. Non ce l’hai il cane. M. Ce l’ho. Guarda mi dà la zampa. Solo fa fatica ad obbedire. Povero. È cieco. Sordo. Zoppo. Arfa ogni tanto. E non gli tiene l’uccello. Allora viene da me quando ci ha il bisogno. Sono il suo albero. Ma non me la sento di picchiarlo. Al limite lo minaccio. BECCHINO. Fallo abbaiare. M. ABBAIA! M. Baubau. Arf arf. M. Sentito? Solo che ho i piedi a mollo nel piscio. Cerbero ti faccio le totò se la rifai. BECCHINO. Sarà la tua prostata. Andata. Io non ce li ho questi problemi. Faccio tutto in una sacca. La vuoi toccare? M. Come se avessi accettato. Bravo Cerbero. Bello e buono. Qui. Zampa. Sono fradicio. Pazienza. Bisogna trovare il lato buono. Se fa caldo si asciuga presto. Se fa fresco riscalda.
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