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Narrenschiff



Teatro Tor di Nona 27 marzo 2013 “NARRENSCHIFF” Una serata d'improvvisazione musicale, primo appuntamento di DIAFONICA - Rassegna-laboratorio di musica-arte contemporanea. Composizioni estemporanee di una nave di folli (Narrenschiff) che tracciano rotte della deriva, eventi sonori non segnati in nessuna mappa. Con: Alvin Curran tastiere, elettronica, Alípio C. Neto sassofono tenore e soprano ricurvo, Roberto Bellatalla contrabbasso, Marco Ariano batteria, percussioni.
31.3.13
 

Gli spazi del teatro



Aula Magna, La Sapienza Università di Roma - Piazzale Aldo Moro 5, 6 marzo 2013 “Gli spazi del teatro” Incontro con Julia Varley, Sofia Monsalve e Eugenio Barba a cura di Valentina Valentini e Luca Ruzza. Dialogo di Eugenio Barba e Julia Varley con gli studenti con dimostrazioni e filmati sulla relazione testo-regista-attore e attore-spettatore.

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31.3.13
 

Presentazione degli OTA



Università di Roma 3 - Sala Columbus 7 marzo 2013 Presentazione degli OTA - Odin Teatret Archives. Le tracce e la memoria di un teatro. In contro con i responsabili degli archivi dell'Odin Teatret.

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31.3.13
 

Testo, azione, relazioni



Teatro Vascello 15 marzo 2013 “Testo, azione, relazioni”dimostrazione spettacolo con Tage Larsen e Julia Varley sull'interpretazione di testi di Shakespeare. Usando una scena dall'Otello di Shakespeare, Tage Larsen e Julia Varley costruiscono un dialogo fra Otello e Iago di fronte al pubblico presentando un processo basato sulla creazione ed elaborazione di azioni fisiche e vocali. La capacità di creare partiture fisiche e vocali è il risultato degli anni di training e spettacoli con l'Odin Teatret. Il testo di Shakespeare è detto in inglese, mentre le spiegazioni sono in Italiano. Fotocopie in italiano del testo della scena sono distribuite agli spettatori. La passione per Shakespeare di Tage e il bisogno di trovare un ponte fra il vocabolario fisico dell'Odin Teatret e testo scritto, sono l'impulso per questa dimostrazione di lavoro. I due attori, attraverso improvvisazione e composizione, sviluppano una partitura dinamica fisica che diventa la base per il loro incontro quando incorporano il testo. Riducono ed elaborano il materiale fisico in modo che la partitura di azioni non interferisca con il senso della scena, ma contribuisca alla lettura, alla poesia e al fluire del testo.

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31.3.13
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Storia dell'Odin Teatret in cinque immagini



28 febbraio 2013 Università di Roma 3 - Sala Columbus , via delle Sette Chiese 101 Roma  incontro con Eugenio Barba, Franco Ruffini, Nicola Savarese, Mirella Schino. Università di Roma 3, aula B2, Dams,via Ostiense,159 Roma  “Il teatro della reciprocità” conferenza di Kai Bredholt a cura di Valentina Valentini e Luca Ruzza. Tecniche e finalità dei baratti e delle "transformances" urbane con mucche, contadini, paglia, anziani, giovani e cavalli.
29.3.13
 

Stranieri Familiari



Teatro Argot Studio 21-23 Marzo 2013 rassegna La scena sensibile: “STRANIERI FAMILIARI” di Domenico Bravo con Viviana Lombardo. scritto e diretto da Domenico Bravo con Viviana Lombardo, produzione Cassiope in collaborazione con Musica e Cultura, si ringrazia Caterina Marcianò per la gentile collaborazione, luci Pietro Sperduti, allestimento scenico Andrea Duilio Sorbera, assistente alla regia Stefania Zappalà, musica Domenico Bravo, soprano Jennifer Schittino, The Child of Elle (antica ballata scozzese). Stranieri Familiari è uno spettacolo su quel fenomeno insensato, eppure drasticamente inesorabile, che è il femminicidio. La violenza di genere non è imputabile allo straniero cattivo, perché il mostro sta dentro il nucleo base della comunità, la famiglia, e proprio per il suo essere familiare spesso passa inosservata. È il canto sofferto, a tratti ironico, di vite spezzate, di donne spregiate e sfregiate, un canto prodotto dalla cacofonia di pugni sferrati e calci assestati, di lame, forbici e… foulard. E' con estrema grazia e profondo coinvolgimento che Viviana Lombardo ci racconta storie difficili di donne segnate e toccate dalla violenza e stupidità di un maschile a dir poco incauto e incompetente! Storie che sfociano poi nella violenza! Il tutto, come evocato da un dopo che ricorda e ripercorre l'accaduto ... con una soluzione scenografica e registica veramente sorprendente ed efficace!

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28.3.13
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Ave Maria



Teatro Vascello14 marzo 2013 prova aperta: AVE MARIA spettacolo di Julia Varley con la regia di Eugenio Barba. La Morte si sente sola. Cerimonia per l'attrice cilena María Cánepa. Trecento scalini in pochi istanti. Pelle di pietra sopra la mia testa. I morti e le mosche trasparenti che sono? Ed io che conto? Forse la morte non porta via tutto. Questi versi del poeta italiano Antonio Verri riassumono lo spettacolo. L'attrice inglese Julia Varley evoca l'incontro e l'amicizia con l'attrice cilena María Cánepa. È la Morte a celebrare la fantasia creativa e la dedizione di María che seppe lasciare una traccia dopo la sua partenza.

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27.3.13
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Il cammino di Nora



Teatro Vascello 14 marzo 2013 “Il cammino di Nora” dimostrazione spettacolo con Roberta Carreri sull'improvvisazione e la creazione del personaggio. Per molti anni nella storia dell'Odin Teatret le improvvisazioni degli attori sono state alla base della creazione degli spettacoli. In "Il cammino di Nora", Roberta Carreri spiega e dimostra la logica che si cela dietro i diversi tipi di improvvisazione e il loro uso nel processo creativo. Si confronta poi con un testo classico, "Casa di bambola" di Ibsen, esplorando in scena il principio che la guida a creare sequenze di azioni specifiche e metterle in relazione al testo. Alternando il lavoro creativo alla spiegazione, l'attrice presenta il suo personale processo di lavoro e indica le motivazioni che si nascondono dietro le sue scelte.

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27.3.13
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Bianca come il gelsomino



Sala Columbus - Università di Roma 3, 13 marzo 2013 “BIANCA COME IL GELSOMNINO” concerto d'attore con Iben Nagel Rasmussen. L'attrice Iben Nagel Rasmussen percorre con la sua voce gli spettacoli dell'Odin Teatret dal 1966 ad'oggi. Ricorda e sperimenta ancora i cambiamenti della voce, da quella della "sala chiusa" (che permette all'attore di esprimere il suo mondo interiore), a quella degli spettacoli di strada (l'incontro col mondo esteriore), fino allo spazio che creano le parole attraverso i loro significati e sonorità.

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27.3.13
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Il teatro della reciprocità



Sala Columbus - Università di Roma 3, 27 febbraio 2013 “Il teatro della reciprocità” Conferenza di Kai Bredholt con filmati e con la partecipazione di Orchestra Mondiale di Holstebro. Tecniche e finalità dei baratti e delle "transformances" urbane con mucche, contadini, paglia, anziani, giovani e cavalli.

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27.3.13
 

Le incredibili avventure di Mister Fogg



Colosseo Nuovo Teatro 23 Marzo 2013 “LE INCREDIBILI AVVENTURE DI MISTER FOGG”, testo e Musica originale: Marco Marzi. Direttore: Fernando De Santis Narratore: Pierfrancesco Ambrogio. Fogg Orchestra: Flauto - Luca Lombardi, Oboe - Milena Marra, Clarinetto - Silvio Aloisio, Clarinetto Basso - Carmine Scura, Corno - Remo Izzi, Tromba - Francesco Catania, Trombone - Luigino Leonardi, Tuba - Pierluigi Ausili, Direttore D'Orchestra: Fernando De Santis. "FESTIVE WIND ENSEMBLE"azione scenica per attore e ensemble strumentale liberamente tratta dal celebre romanzo di Jules Verne, “Il giro del mondo in 80 giorni”, di cui si celebrano nel 2013 i 140 anni dalla composizione. Rivisitato per le scene dall’abile mano di Marco Marzi, compositore, clarinettista e direttore di coro ed orchestra, che ne ha adattato il testo e creato le musiche, lo spettacolo, della durata di 50 minuti circa, non manca di sorprendere gli adulti pur essendo perfettamente adatto ad un pubblico di bambini. A calcare le scene è Pierfrancesco Ambrogio alias Mr. Phileas Fogg, gentiluomo londinese di epoca vittoriana che per scommessa si cimenta nella fantastica avventura della circumnavigazione della Terra accompagnato dal suo fido cameriere francese Passepartout. Ma i nostri eroi non sono “soli” nel loro viaggio: ad accompagnarli c’è la musica, pensata per otto fiati ed un percussionista, che segue il rocambolesco viaggio evocando le caratteristiche atmosfere di culture e paesi diversi. Melodie orientali, antichi suoni arabi, marce tradizionali americane, portano lo spettatore a viaggiare per il mondo insieme al nostro eroe. La composizione si innesta su quel ramo della musica classica di ispirazione drammaturgica nota come teatro da camera. Un genere che nel ‘900 ha destato l’interesse di diversi compositori: emblematico è l’”Histoire du soldat” di Igor' Stravinskij.
26.3.13
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Antologia: La parole oltre il silenzio



Teatro Argot studio 19 marzo 2013 “Antologia: LE PAROLE OLTRE IL SILENZIO” progetto di scrittura nato all’interno di Assolei sportello donna Onlus, voci, sentimenti e declinazioni del femminile del nostro tempo (AA. VV. a cura di Luigi la Rosa). Racconti di Alice Calabresi, Graziella Diano, Maria Pia Di Fenizio, Sylvie Freddi, Laura Gubbiotti, Laura Levi, Maria Isa Lomasto, Leyla Khalil, Carla Pellegrini. Presenta Matteo Chiavarone di Edizioni Ensemble, legge Ketty Di Porto. Con questo progetto di racconti, dagli sguardi interni e vibranti, le donne danno voce ad altre donne, ai loro sentimenti, si raccolgono le loro storie – storie di passione, di grande grandissima forza, ma molto spesso anche vicende di altrettanto tenace dolore.

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24.3.13
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Quarto movimento



Teatro Tordinona dal 19 al 21 marzo 2013 “QUARTO MOVIMENTO - Storia erotica di Nahui Olin” di Andrea Pergolari con Gioia Montanari. Città del Messico, inizio Novecento: sono gli anni di Pancho Villa e Fernando Madero, del generale Huerta e di Emiliano Zapata, gli anni della rivoluzione e della restaurazione, la nascita dell’evo moderno per il Messico. Sono anche anni di grande temperie culturale ed artistica: di pittori, fotografi, modelle, di Tina Modotti, Diego Rivera ed Edward Weston. Si dice che in quel tempo, a Città del Messico, ci fossero le donne più belle del mondo. Tra queste Carmen Mondragon, la figlia del generale Mondragon, nota al mondo come Nahui Olin, in azteco “quarto movimento”: ovverossia il moto perpetuo, l’energia che dà la vita. Pittrice, modella, poetessa: una forza della natura dagli occhi verdi e dal corpo flessuoso. Una donna divorata dalla passione, raccontata da Gioia Montanari attraverso un monologo diviso in quattro movimenti, come in un componimento musicale: ad ogni movimento corrisponde un amore. Ad ogni amore, una storia di distruzione e di follia. Perché Nahui Olin infiamma d’amore assoluto e non lascia spazio attorno a sé.
24.3.13
 

Pepe



Forte Fanfulla 15 e 16 marzo 2013 “Pepe” di e con Laura Riccioli, supervisione alla messa in scena Alberto Bellandi. Questo spettacolo nasce dai sei anni di insegnamento di teatro e pittura che l’attrice ha svolto al carcere di Civitavecchia. E’ lì che le due donne, che questo monologo racconta, si incontrano. Una è una detenuta. L’altra è un’insegnante di pittura e teatro. Il pretesto di questo incontro è l’arte. Il mezzo è il dialogo. Dialogo col carcere, con sé stesse, con il fuori, l’una con l’altra, partendo da dentro. Questo dialogo qui, in teatro, si farà monologo: il monologo di Espedita Pepe, la detenuta, durante una delle sue lezioni di pittura. La detenuta e la professoressa, al di là del gioco dei ruoli e nonostante la grande e forse insormontabile differenza della loro storia di vita, scopriranno di avere molte cose in comune e soprattutto di potersi insegnare molto. “Pepe” è il frutto dell’urgenza di condividere con il “fuori” le domande, le riflessioni, i rapporti e gli episodi che ho vissuto “dentro”, quasi di nascosto, clandestinamente. Non si può frequentare a lungo un carcere senza interrogarsi sui meccanismi di inclusione ed esclusione sui quali si fonda la nostra collettività, il nostro ruolo di artisti e la nostra funzione nei confronti della società. In mancanza di risposte definitive portare a teatro Espedita mi sembra il modo migliore per farla dialogare con questo “fuori”, lei che chiede, famelica, di fare un corso di teatro come se equivalesse a evadere, come fosse una soluzione, una mamma che non ti viene a trovare, la libertà, appunto. Il carcere è presente nel testo nelle risposte che non dà, nelle contraddizioni che crea alle due donne, nella straordinarietà delle condizioni che le fanno incontrare. Ma, al di là di una riflessione sul carcere o sulle cause che hanno portato Espedita in carcere, quel che più preme a questo racconto è lo spessore umano del confronto tra queste due persone e degli interrogativi che si pongono reciprocamente. Interrogativi che sono l’unico strumento che rimane alla loro insopprimibile esigenza di felicità che, sia nel caso della professoressa che in quello della detenuta, coincide con un’ esigenza profonda di capire che cosa sia per noi la libertà. Il senso del carcere, il senso dell’arte in carcere, i dubbi sulla sua funzione liberatoria e umanizzante, la responsabilità individuale e collettiva nei confronti di interi strati della società che soffrono di un impoverimento culturale che ne nega ed impedisce qualsiasi aspirazione ad una vita completa e degna. Chiedersi che alternativa proporre al carcere. Basta essere fuori da una cella? L’inconfessabile sensazione di essere imprigionati “non si sa bene da cosa” diceva Vincent Van Gogh, per poi arrivare alla conclusione che, come sempre, sono le relazioni che ti aprono la gabbia e che non sia possibile liberarsi se non liberando, ma di una libertà liberata, che comprenda tutti. Espedita contiene tutto questo perché come disse lei stessa: “è come un autobus dove c’è sempre posto”. Forse è per questo che quando parla con lei, la professoressa, spesso, si sente libera. Se Espedita lo sapesse probabilmente si sentirebbe tradita.

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24.3.13
 

RedReading #5



Teatro Argot Lunedì 18 marzo 2013 “RedReading #5”di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio. Bartolini/Baronio, Sycamore T Company, Teatro Argot Studio in collaborazione con Terranullius Narrazioni popolari. Il quinto RedReading è dedicato ai percorsi ribelli di alcune donne che hanno segnato la storia. Raccontiamo storie di donne ripercorrendo la storia dei loro corpi. “Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di ferite e di entusiasmi, di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati, o che smisero di esserlo, e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea. Una donna è la storia del suo paese e della sua gente, delle sue radici e della sua origine. Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori, la storia di un’utopia, di una nostalgia, di una passione.” Una donna è il ritratto di molte donne che hanno segnato la nostra storia personale e collettiva. Nello spazio dei RedReading ritroviamo alcune di queste donne, ne facciamo un ritratto-concerto di corpi e voci che insieme si raccontano, perché “il tempo che abbiamo non è infinito ma la storia che abbiamo scritto quella sì.” Partiamo dal libro “La Miliziana”, della scrittrice Elsa Osorio, sulla storia di Mika, comandante partigiana combattente in Spagna, contro la dittatura di Franco.

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24.3.13
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Le minne di Santagata



Teatro Argot studio 20 marzo 2013 “LE MINNE DI SANTAGATA” di e con Valentina Bischi. Liberamente tratto dal romanzo di Giuseppina Torregorossa, Il conto delle minne. In scena la vita di tre donne, presente passato e futuro. Le Minne di Santagata dà voce e corpo a un monologo a tre voci, l’incontro di generazioni, tradizioni, folklore e religione. Ogni anno il 5 febbraio nonna Agata racconta alla piccola Agatina la storia della santa martire catanese, alla quale entrambe devono il proprio nome. In Agatina la storia di Sant’Agata. Intorno a un tavolo di marmo, seguendo un’antica ricetta, Agata racconta ad Agatina la storia della Santa. La cucina diventa il teatro di una tragedia e la tragedia prende i colori del cibo. Sincera. Ingenua. Appassionata.

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24.3.13
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La giustizzia ar Popolo

Teatro Argentina dal 23 gennaio al 22 maggio 2013 “Giuseppe Gioachino Belli a 150 anni dalla morte” coordinamento e cura Marcello Teodonio Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli. Nel centocinquantesimo della morte di Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli propone un ciclo di letture/spettacolo. Il ciclo ripropone quella schema di evento (di cui il teatro Argentina è stato iniziatore) che tanto successo ha ottenuto nelle precedenti stagioni teatrali, e cioè la presentazione, affidata ai massimi studiosi e ai migliori interpreti, dei sonetti in dialetto, e in generale della produzione letteraria, di Belli. Gli incontri costituiscono l’occasione per una conoscenza corretta e non pedante, e al tempo stesso di sicuro impatto spettacolare, dei testi, delle opere e della personalità di un poeta affascinante e complesso come Belli, il quale doveva fare i conti con la modernità e i nuovi protagonisti della cultura e della storia.


20 marzo, ore 17.00
“La giustizzia ar Popolo”. Sistema giudiziario e pena di morte nei sonetti di Belli a cura di Emanuele Coglitore e Michele Di Sivo con Paola Minaccioni e Maurizio Mosetti
24.3.13
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Nordost



Teatro Argot Giov. Ven. Sab. 14 – 16 marzo 2013 “NORDOST” per la Rassegna La scena sensibile - Eco di donne , di T. Buchsteiner versione italiana di Luca Viganò, con Barbara Alesse, Federica Granata, Irene Villa, regia di Andrea Battistini. Mosca, 23 Ottobre 2002: un gruppo di terroristi ceceni, per la maggior parte donne, fanno irruzione nel Teatro Dubrovka mentre sul palco si sta rappresentando “Nordost” (Nordest) il primo musical russo. Prendono in ostaggio circa ottocento persone tra spettatori, attori, tecnici e impiegati del teatro. Dopo più di tre giorni di sequestro, il Governo russo decide di agire diffondendo del gas nervino attraverso le condutture di areazione del teatro: il risultato sarà il decesso di centinaia di ostaggi e l’esecuzione di tutti i terroristi addormentatisi nella sala. Tre donne (un ostaggio, una dottoressa che partecipa ai soccorsi e una terrorista) ricordano il susseguirsi degli avvenimenti, intrecciando i loro punti di vista in un crescendo sempre più drammatico. Tre vedove che decidono di parlare per combattere l’ingiustizia, la violenza e la morte con il potere del racconto.
22.3.13
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Streghe




Teatro Argot 17 marzo 2013 “STREGHE” Con Antonella Civale, Marta Nuti, Tiziana Scrocca, Roberta Cartocci, regia Linda Di Pietro, testi Marco Avarello da un'idea di Linda Di Pietro. Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle, diceva Voltaire, ma è poi vero che abbiamo smesso? Dalle pieghe della storia e della cronaca riemergono vicende reali, perfino riconoscibili: l’infamante etichetta di strega può essere assegnata ad una sindacalista scomoda o a un'infanticida, all’accabadora... per scoprire infine l’intreccio di caso e scelte che le hanno portate ad uscire dal consueto per ritrovarsi sul rogo.
22.3.13
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Les Jours de France à Rome



Accademia Nazionale di Danza di Roma14 marzo 2013 nell’ambito della manifestazione “Les Jours de France à Rome”, quarta edizione, settimana della Cultura Francese. “SIGN OF PIAF” con ballerini, paintperformers del corso di Coreografia dell’Accademia Nazionale di Danza e del corso di pittura dell’Accademia Belle Arti di Roma. Con: Claudia Marcelli (paint performer) Accademia Belle Arti Roma, Valentina Buffone (danzatrice principale), Clelia Borino,Manuela Ciofi, Hilde Grella, Santina La Macchia, Antonio Marino, Valeria Stefanini, Martina Tavella. Da un’idea di Ilaria D’Alberti, Regia e direzione Fabiana Yvonne Lugli Martinez. Musiche ENTROPIA & John Arnold, Responsabile scene Barbara Lunetti (Accademia Belle Arti Roma). Les Jours de France à Rome è un evento che celebra il gemellaggio tra il Municipio Roma III e il XIII Arrondissement di Parigi, madrina della manifestazione sarà l’attrice Laura Morante. La manifestazione, dal tema Cinema ieri e oggi – Roma Parigi, Parigi Roma, giunta alla sua IV edizione, avrà come protagonista il mondo del cinema. Dal 6 marzo fino al termine della manifestazione si svolgeranno una serie di conferenze e incontri dedicati al cinema nella società moderna con proiezioni di film d’autore italiani e francesi e iniziative culturali come eventi musicali, tavole rotonde, sfilate di moda e performance di danza.

link: www.lesjoursdefrancearome.it/
22.3.13
 

Rome Together



Teatro Lo Spazio dal 12 al 17 Marzo 2013 I BEATLES A ROMA in “ROME TOGETHER” (Right Now, Over Me). di e con Luigi Abramo, Simone Mariani, Lorenzo Mazzè, Martino Pirella e con, Gabriele Eliott Parrini, Giuseppe Palazzo, Saverio Palazzo, regia di Matteo Ziglio. I Beatles a Roma si misurano, questa volta, con una nuova formula, maggiormente narrativa e con un impianto tipicamente teatrale, pur non rinunciando ai più tradizionali ed amati contenuti dei loro spettacoli: la musica dal vivo, gli aneddoti, i pezzi rari da collezione sul palco, l’umorismo e le ormai celebri traduzioni in romanesco dei testi delle canzoni con il progetto Appia Road. La storia è semplice. Qualcuno sta compiendo un crimine. Sta per essere pubblicato, come allegato ad un quotidiano della Capitale, un pessimo libro sui Beatles. Un libro offensivo per tutti gli appassionati e i fan dei Fab Four, pieno di inesattezze, strafalcioni, giudizi affrettati e provocatori. Un libro pessimista, che celebra la fine della band, proprio quando invece dovrebbe commemorare il cinquantesimo anniversario della sua nascita. Uno scrittore, da sempre sincero e profondo appassionato della musica e della storia del quartetto inglese, viene coinvolto nell’operazione editoriale per correggere eventuali sviste compiute dalla redazione. Ma ben presto è chiaro che correggere non basta. Bisogna riscrivere tutto da capo. Ma è una missione impossibile: ristabilire la verità in una notte soltanto. Questo è il tempo a disposizione. Un viaggio in una folle e divertente notte di lavoro, di racconti e canzoni, di passione e di sogni, di ricordi e di musica live, in una sfida serrata contro il tempo, in nome dell’immortalità dei Beatles e della loro musica, fino all’alba del nuovo giorno, che potrà, forse, cambiare la storia ed il destino della musica.
18.3.13
 

La porta



Teatro Vascello dal 6 al 24 MARZO 2013 - SALA STUDIO TSI La fabbrica dell'Attore “LA PORTA” riduzione per la scena di Stefano Massini dal romanzo di Magda Szabò con Alvia Reale e Barbara Valmorin. La porta è un’indagine spietata sul legame che si crea fra due donne diversissime, all’apparenza quasi opposte. Da un lato c’è la scrittrice Magda, agiata e sola, piena di dubbi e sussulti emotivi. Dall’altro lato c’è lei, la cosiddetta “vecchia”: Emerenc, assunta come donna delle pulizie. Emerenc rivelerà fin da subito una personalità singolare, fuori dagli schemi, sarà lei a stabilire le regole, le ore di lavoro e la paga. Grande lavoratrice, silenziosa, emblema dell’ombrosità, eppure impeccabile in tutto quello che fa. Ma soprattutto Emerenc non accetta di condividere niente con nessuno al mondo: mantiene una distanza di sicurezza fra sé e gli altri e non permette ad anima viva di varcare la porta della sua casa. La porta, appunto: un bastione sbarrato perfino agli affetti più cari. Nascondendo cosa? La porta è un romanzo che ci riguarda, senza eccezioni. Non solo perché nelle sue pagine scorre tutta la storia europea del ‘900, ma soprattutto per quel dire senza mezzi termini – e talvolta con verità insopportabile – quanto sia drammatico cercare un equilibrio fra affetto e premura, fra amare qualcuno e consentirgli di essere se stesso, senza doverlo a tutti i costi “controllare”.

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18.3.13
 

Sopravvivere Oggi

Teatro Argot Studio, dal 5 al 24 marzo 2013 Festival TEATROdonne - La Scena Sensibile 2013 a cura di Serena Grandicelli “Eco di donne”, torna la rassegna di teatro e letteratura al femminile, quest’anno alla sua diciannovesima edizione. Nonostante le difficoltà e il vuoto politico-istituzionale, l’immancabile appuntamento di Scena Sensibile continuerà. Trovando altre vie di sostegno. La Presidenza del Consiglio della Provincia di Roma è stata di fatto l’ultima sostenitrice. Tema di quest’anno è giocato sulla “differenza”. “Differenza donna, intesa come espressione di sè …per esplorare sé stesse e le proprie relazioni e sentimenti amorosi, scoprire fantasmi e fantasie… ma anche un modo diverso per combattere l’ingiustizia, la violenza e la morte con il potere del racconto”. Evento di apertura di scena sensibile è una particolare ricerca sul mito della Dea-Madre che viene dedicato alla scena sensibile e agli anni di studio sui miti al femminile. Ringrazio per questo Tiziano Panici, Ilaria Drago, Marco Guidi, Andrea Giansanti.


13 Marzo 2013 “SOPRAVVIVERE OGGI” di e con Benedetta Cesqui Malipiero, regia di Paolo Castagna, con la partecipazione di Massimiliano Nicosia, disegno luci Gianni Staropoli e Paolo Castagna, Musiche e suoni di Mila Monaco, Costumi Carolina Giachetti. Sopravvivere oggi è un viaggio nel disagio dell'anima, di fronte a un mondo che non le corrisponde attraverso una struttura per quadri che Benedetta Cesqui compie, in sintonia perfetta con la sensibilità del regista Paolo Castagna. Ai testi classici - da Stefan Zweig a Marguerite Yourcenar - l'attrice alterna monologhi contemporanei, portando in scena i personaggi più diversi: drammatici, ironici, paradossali. Un lavoro sulla parola che diventa teatro, nei toni di rabbia e passione, sussurri e grida, lacrime e risate.

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18.3.13
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Serata Campanile



Teatro Due Roma dal 5 al 17 marzo 2013 “Serata Campanile” di e con Cristina Borgogni, Massimo Fedele, Paolo Lorimer. Testi di Achille Campanile. Una produzione TSI La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello – Roma. “Serata Campanile è un recital all’insegna del grande divertimento, ma un divertimento pieno di riflessione e di eleganza, perché Campanile basa la sua poetica e il suo humour sul gioco di parole colto e raffinato. In questo momento in cui la volgarità culturale e lessicale trionfa, vogliamo proporre un modo diverso di divertirsi in cui il riso scaturisca dalla comicità di una penna graffiante e intelligente. Campanile racconta un’Italia comica, tenera, sprovveduta, feroce, patetica … non così lontana dall’Italia di oggi. E la sua “grazia” ci porta a un’acuta riflessione.” Estratti da: Tragedie in due battute, Manuale di conversazione, Vita di uomini illustri e altri.
16.3.13
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'A Ragna- I movimento



Teatro Tordinona dall'8 al 10 marzo 2013 “'A Ragna- I movimento” un progetto di Franca Battaglia per la regia di Ilaria Migliaccio. In scena Valentina Carbonara. Costumi Arianna Pioppi. ‘A Ragna è una madre vedova, che eredita il potere del marito. Madre per amore e per dovere, è una donna-bestia. Cresce i suoi figli borghesi e inconsapevoli destinati per volontà del padre ad arruolarsi nel sistema guerra infinita, senza speranza, della città di N. ‘A Ragna parla un’altra lingua, viscerale e sporca che per farsi ascoltare sceglie la violenza, e i figli, educati al francese e all’inglese, non la capiscono. La sua tela va dipanandosi e costruendo una trappola sempre più fitta. Nella città di N. nessuno muore più di fame, né di freddo, tutti hanno il superfluo e ne vogliono di più, per ottenerlo devono uccidersi tra loro. Nella città di N. si muore per un colpo di pistola. In questa guerra eterna la donna, nuova Lisistrata, potrebbe essere la salvezza, invece ne è parte integrante e subisce una metamorfosi graduale. La sua voce si fa più scura, il suo corpo perde la sinuosità per diventare un corpo da combattimento, che lotta prima di tutto per la propria sopravvivenza. ‘A Ragna porta una macchia rossa tra cuore e ventre che è la sua corazza, indurita dal tempo. É una donna-madre e assassina, capace di fare e disfare il destino di chi le è accanto.
link: www.auerteatro.com
14.3.13
 

La donna perfetta

Teatro Argot Studio, dal 5 al 24 marzo 2013 Festival TEATRO donne - La Scena Sensibile 2013 a cura di Serena Grandicelli “Eco di donne”, torna la rassegna di teatro e letteratura al femminile, quest’anno alla sua diciannovesima edizione. Nonostante le difficoltà e il vuoto politico-istituzionale, l’immancabile appuntamento di Scena Sensibile continuerà. Trovando altre vie di sostegno. La Presidenza del Consiglio della Provincia di Roma è stata di fatto l’ultima sostenitrice. Tema di quest’anno è giocato sulla “differenza”. “Differenza donna, intesa come espressione di sè …per esplorare sé stesse e le proprie relazioni e sentimenti amorosi, scoprire fantasmi e fantasie… ma anche un modo diverso per combattere l’ingiustizia, la violenza e la morte con il potere del racconto”. Evento di apertura di scena sensibile è una particolare ricerca sul mito della Dea-Madre che viene dedicato alla scena sensibile e agli anni di studio sui miti al femminile. Ringrazio per questo Tiziano Panici, Ilaria Drago, Marco Guidi, Andrea Giansanti.



8-10 Marzo “LA DONNA PERFETTA” tratto da "La Voce Umana" di Jean Cocteau e "A Telephone Call" di Dorothy Parker, drammaturgia di Vincenzo Tripodo e Mariella Lo Sardo con Mariella Lo Sardor, Regia Vincenzo Tripodo, Musiche di Ralph Towner, Scene di Cristina Ipsaro Passione, Costumi di Maison Studio by Letteria Pispisa, Assistente alla regia Cecilia Foti, Produzione di Gigi Spedale per Querelle. Una donna, sola in casa, attende una telefonata che non accenna ad arrivare. Il tempo scenico si dipana tra flashback di una conversazione telefonica col suo uomo e il presente del telefono che non squilla. Le fanno compagnia una bambola di pezza che utilizza come ventriloquo, una canzone di Billie Holiday, un nastro da tagliuzzare, un libro che apre e non legge e un uomo che il pubblico non sente ma che avverte attraverso le sue parole e i suoi gesti sull'altro filo del telefono. Shakerando "La Voce Umana" di Jean Cocteau con "A Telephone Call" di Dorothy Parker abbiamo investigato le sinapsi di una “Bimbo”, ossia quel tipo di donna che non arriva mai a completa maturazione. Per intenderci, quelle che ancora prediligono il rosa, collezionano bambole, parlano con le vocine e si “fanno” di botulino.
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14.3.13
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...E cadde addormentata



Centrale Preneste 10 Marzo 2013 “...E CADDE ADDORMENTATA” tratto dalla fiaba La bella addormentata nel bosco. drammaturgia e regia Giovanna Facciolo, scene Massimiliano Pinto, costumi Giovanna Napolitano, luci Paco Summonte, audio Alessandro Messina, con: Adele Amato de Serpis, Valeria Luchetti, Melania Balsamo. Un re e una regina, un padre e una madre, vogliono che la loro tanto sospirata e unica figlia appena nata, riceva i doni più belli che la vita possa offrire. Dodici sono le fate invitate ai festeggiamenti, ognuna in grado di regalare doti, qualità e fortuna, tutto il meglio che si possa destinare e desiderare. Ma la perfezione non esiste nemmeno nelle favole ed ecco che ciò che non è desiderato è in agguato: l’ombra non si può lasciare fuori dalla porta e anche se non la si invita, si presenta lo stesso, proprio come la tredicesima fata, portatrice di male e di oscurità.Terribile è la vendetta della vecchia fata dimenticata, che col suo malèfico dono riporta il dolore al centro della tavola imbandita. Ma c’è un rimedio, che la dodicesima fata, tenutasi opportunamente in disparte, può offrire come ultimo prezioso dono in grado di trasformare il crudele destino. Un sonno protettore, lungo cent’anni, che allontana la morte e il dolore. Una sospensione infinita che protegge dal male…. ma allontana la vita. Forse anche nella realtà c’è il desiderio di evitare ai nostri figli la parte più spiacevole della vita, dalle piccole frustrazioni ai grandi dolori, eliminando possibilmente tutto ciò che rappresenta un rischio, un’incognita, un pericolo, una possibile sofferenza o una rinuncia. E come nella favola a volte si vorrebbe creare un nido incantato che tenga fuori il male, che sospenda il dolore. Ma per crescere è necessario saper accettare e affrontare anche le ombre, le piccole e grandi ferite che ogni esistenza porta con sé e che non possiamo allontanare se non rinunciando allo scorrere della vita stessa, come avviene col sonno incantato della Bella Addormentata. Questo è quello che la fiaba a noi ha raccontato e questo è quello che vogliamo raccontare, attraverso tre fate, un po’ ansiose e divertenti, guardiane del lungo sonno e voce del sentire più spontaneo e naturale di madri e di padri. Ma alla fine, allo scadere degli anni, la principessa si risveglierà: le fitte trame di quel nido incantato si disferanno docilmente al passaggio di un cavaliere, che porterà con sé l’amore e la vita con le sue ombre e le sue luci.
14.3.13
 

Entropia



Teatro Il Cantiere 9 Marzo 2013 “Entropia” estratto del disco: “The Decline of western civilization” performes: Amptek AleX Marenga: laptop, guitars, synths, Dr.Lops: keys, pads, Emiliano Cappelli: bass, Biagio Orlandi: saxophones, Davide Pentassuglia: drums, percussives, guest stars: Mauro Tiberi: vocals, Valentina Buffone, Antonio Marino: dance performers. Entropia, progetto storico della scena elettronica italiana, protagonista di originali contaminazione stilistiche e di interazione fra le arti presenta il nuovo album: "The Decline of Western Civilization". Un opera concept in quattro movimenti su video elaborazioni originali e una coreografia di Valentina Buffone dove l'elettronica si contamina in mille modi diversi attraversando i possibili sentieri della ricerca. Ambient, electro, jazz-rock, sperimentazione, echi ethno-tribali, breakbeat, industrial, noise music si fondono in un progetto di iper-contaminazione sonora senza precedentii. Un‘ odissea digitale nella decadenza dell’occidente, fra crisi finanziarie e stato di guerra permanente. La supremazia dell’occidente sul mondo si infrange sulle sue stesse contraddizioni ri-emergono malattie mai troppo nascoste dalla cultura dell’illuminismo e del razionalismo: il razzismo, l’intolleranza, la sopraffazione.Un ritratto impietoso di un mondo in deflagrazione, dove le differenze sociali esplodono in scontro, la difficoltà di sopravvivenza diventa guerra dei poveri, l’emigrazione verso le aree più ricche del pianeta scatena intolleranze. L’avanzata inesorabile dell’oriente, nuovo tempio delle merci e dell’accumulazione del capitale. Entropia è un progetto attivo dal 1996,ha realizzato performances e lavori nei quali ha esplorato le possibili contaminazioni della musica elettronica e le interazioni con diverse forme d'arte. Hanno collaborato con numerosi artisti e musicisti di differenti discipline come Remo Remotti, Recycle, Prince Faster, Maurizio Giammarco, SignofSound, John B. Arnold, Varo Venturi, Mauro Tiberi, Giona A. Nazzaro, Roberto Laneri, Eugenio Vatta, Seekness, Marco Passarani, FM D'Arcangelo.
Link: www.eclectic.it/entropia
13.3.13
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Diana e la Tuda



Colosseo Nuovo Teatro 7 Marzo 2013 “DIANA E LA TUDA” di Luigi Pirandello, regia Andrea Bizzarri con: Alida Sacoor, Roberto Bagagli, Andrea Alesio, Stefano Dalla Costa, Flavia Faloppa. Questa è la storia di Diana. Ma anche della Tuda. E di Giuncano, di Sirio, di Caravani e Sara Mendel. Sirio Dossi è un giovane scultore. Come abbia trascorso la sua vita, precedentemente ai fatti raccontati, non ci è dato sapere se non per vie indirette. Di lui si sa che ha cominciato a scolpire dopo aver visto distruggere da un altro scultore, Nono Giuncano, tutte le sue statue. Eccolo, dunque, che si appresta a completare la sua prima e, molto probabilmente, ultima opera, ispirata alla Diana del Cellini. Per farlo gli occorre una donna. Entra in ballo, quindi, la Tuda, una giovanissima ed aitante modella, che accetta di prestare il suo corpo per la composizione. Il gioco, cui prendono parte anche Caravani, un pittore, e Sara Mendel, perdutamente divisa fra quest'ultimo e Sirio, diviene sempre più infernale tanto da portare la vicenda a continue virate emotive che appassionano e coinvolgono. L'inaspettato finale completa mirabilmente il più arguto tra i capolavori di Luigi Pirandello.
12.3.13
 

Wakefield



Teatro Lo Spazio dal 5 al 10 marzo 2013 “WAKEFIELD: l'uomo che volò oltre se stesso” di e con Giuseppe Manfridi, regia di Claudio Boccaccini. “Wakefield” è una novella di Hawthorne che narra di un uomo determinato a guardare la propria vita dal di fuori. Per farlo, il protagonista abbandona la famiglia prendendo alloggio nella stanza di una pensione che fronteggia la casa da cui è venuto via, e qui rimane per una ventina d’anni sino al giorno in cui decide di riattraversare la strada e ritornare dalla moglie (ormai spenta da una vedovanza ritenuta certa) con l’intenzione di riavviare il ménage di un tempo come se nulla fosse accaduto. Da qui si parte per un viaggio che, attraversando Poe e Melville, giunge imprevedutamente alle Olimpiadi messicane del ’68 per raccontare una prodigiosa impresa sportiva… per raccontarla dal di dentro, quasi in presa diretta… e per raccontare qualcosa da molti dimenticata. O forse mai saputa.
10.3.13
 

Banchetto di canti e poesie



Teatro Vascello 8 marzo 2013 l’Odin Tatret in “Banchetto di canti e poesie” scambio e interazione tra Orchestra Mondiale di Holstebro “Colpiti dall’ispirazione”, gli allievi attori dell'accademia EUTHECA, il Teatro DeMerode e artisti, musicisti, poeti e anziani del quartiere Monteverde di Roma. Questa performance è stata una conseguenza del laboratorio di trampoli che Donald Kitt (Odin Teatret) ha fatto presso il Teatro DeMerode. L’Odin Teatret arriva a Roma per un mese intenso (dal 16 febbraio al 17 marzo) fatto di incontri, seminari, laboratori, spettacoli, presentazioni di libri e proiezioni di film, tutti dedicati a loro, alla loro storia e alla loro arte fatta di ricerca a livello di creazione, di recitazione e di regia. L’Odin Teatret fa capo a Eugenio Barba, un regista e studioso di arti teatrali pluripremiato e pluri-insignito di lauree honoris causa in tutto il mondo. Nato a Gallipoli (LE) si è trasferito in Norvegia all’età di 18 anni e da lì poi in Polonia, dove, per tre anni ha studiato con Jerzy Grotowski prima di andare in India e scrivere un libro sul Kathakali. Tornato a Oslo, nell’ottobre 1964, ha fondato l’Odin Teatret/Nordisk Teaterlaboratorium che, da lì in poi avrebbe accolto artisti da ogni parte del mondo ed avrebbe creato oltre 70 pièces teatrali. Nel 1979, Barba ha creato l’ISTA ed ha aperto un nuovo campo di studi: l’antropologia teatrale. In tutto questo non ha mai dimenticato l’Italia, terra in cui spesso torna con il suo Odin Teatret a fare spettacoli e a tenere laboratori.
link: http://www.odinteatret.dk
10.3.13
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Sull'orlo dell'abisso non dimentico

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.


3 Marzo 2013 “SULL’ORLO DELL’ABISSO NON DIMENTICO” con Veronica Maria Genovese, Giacomo Grilli, Lorenzo Guerrieri, Giuliano Leva, Andrea Monno, Nika Perrone, Michela Rossetti, regia: Lorenzo Emanuele Ciambrelli, Giacomo Andrea Sette,Tommaso Zaccheo. Si tratta un viaggio lungo quattro corti teatrali diversi e intimamente legati che scandagliano quella crisi psicologica ed emotiva, vissuta dagli individui intimamente e socialmente, che è quel terreno marcio di cui forse la crisi economica è solo un frutto: Ma Venga pure il Mattino, Gangbank, Morte di un assassino, Bagarre per un Massacro.
9.3.13
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Destroy// Dance Elixir



Duncan 3.0, 2 Marzo 2013 Officina COREografica 2013 “Destroy// Dance Elixir” La danza può essere distrutta? Nell’ambito dell’Officina COREografica 2013 la coreografa Leyya Mona Tawil in Destroy / /. Un progetto dove Leyya ed un gruppo di danzatori, scelti localmente in ogni tappa del tour, creano in una coreografia in un giorno. Lo performance è la distruzione della coreografia stessa. I danzatori provano durante la performance a conservare il materiale costruito durante il workshop, ma vengono contrastati dai meccanismi distruttivi che fanno parte del lavoro. In questo modo, la danza si autodistrugge. Presentato da Core presso il Duncan 3.0, Destroy / / verrà danzato a Roma da Leyya Mona Tawil, dalla guest coreografa Manuela Tessi da Amsterdam e da un gruppo di danzatori della scena romana, con la partecipazione dei musicisti Ava Mendoza (chitarra) e Marco Di Gasbarro (percussioni).
link: www.coredanza.it
9.3.13
 

La nobile arte

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.



2 Marzo 2013 “LA NOBILE ARTE” con Valentina Beotti, regia: Valentina Beotti e Claudia Pajewski. La Nobile Arte è una performance suddivisa in tre movimenti, che corrispondono a tre round. Sul ring, una pugile è in lotta con se stessa e le sue ombre; sullo sfondo, immagini enigmatiche riempiono la scena. Fra reazioni imprevedibili, coinvolgimento del pubblico, arie classiche e impiego di media differenti, La Nobile Arte si configura come una performance coinvolgente e intensa, capace di spiazzare e commuovere al tempo stesso.
9.3.13
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Zona non protetta

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.


1 Marzo 2013 “ZONA NON PROTETTA” con: Angela Brusa, Annabella Calabrese, Emanuela Damasio, Rachele Minelli, Fabrizio,Odetto, Luca Rinaldi, regia: Marzia dal Fabbro.L'azione scenica si svolge in diversi luoghi (Londra, Israele, Stati Uniti e Palestina), nei quali si incrociano storie di personaggi legati dai conflitti e dalla mobilità di un mondo dove i confini geografici sono al tempo stesso reali e virtuali. L’ambientazione in vari paesi, i personaggi di etnie diverse, il linguaggio talvolta realistico, talvolta meta-teatrale, l’uso di lingue ed espressioni straniere sono tutti elementi usati per riflettere la contemporaneità e le trasformazioni del nuovo millennio.
9.3.13
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Duo Wiener Glasharmonika in concerto



Forum Austriaco di Cultura Roma 5 marzo 2013 Duo Wiener Glasharmonika in concerto: Christa Schönfeldinger (armonica a bicchieri) e Gerald Schönfeldinger (verrophone). Con un repertorio che spazia da Johann Sebastian Bach a Wolfgang Amadeus Mozart fino a Philip Glass il duo Wiener Glasharmonika stupirà il pubblico romano con un particolarissimo concerto per due vere e proprie rarità musicali: l’armonica a bicchieri e il verrophone. Con una carriera concertistica da violinisti alle spalle, negli anni Novanta Christa e Gerald Schönfeldinger decidono di esplorare le possibilità di fare musica con gli strumenti di vetro. Perseguendo il proprio intento riscoprono e portano a nuova vita uno strumento che, dopo aver goduto di straordinaria popolarità nel XVIII secolo è stato dimenticato per quasi due secoli: l’armonica a vetro. Inventata dallo scienziato e politico americano Benjamin Franklin nel Diciottesimo secolo, lo strumento prevede, al posto di normali tasti da pianoforte, una serie di calotte di vetro che, sfiorate dalle dita inumidite danno origine a una serie di particolarissime sonorità. Affascinato dalle potenzialità musicali dell’armonica a vetro, il duo si è avvicinato a un altro strumento a vetro, il verrophone, inventato nel 1983 da Sascha Reckert e basato sull’idea dei bicchieri musicali.
link: www.austriacult.roma.it
9.3.13
 

Factory - Debutto di Dio

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.



3 Marzo 2013 “IL DEBUTTO DI DIO” con Alessandro Giuggioli e Luca Scapparone regia: Carlo Manfredi. La pièce si svolge all’interno del camerino di un teatro dove Dio, stanco e amareggiato del “ruolo” di Padre Eterno, decide di cambiare la propria vita. Decide così di debuttare come attore, in teatro: riuscirà a superare la prova? Il debutto di Dio è uno spettacolo dissacrante che, attraverso la metafora e l’uso della parola, affronta il tema della vulnerabilità e delle ossessioni degli esseri umani.
8.3.13
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Factory - Pas d'hospitalité

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.



1 Marzo 2013 “PAS D’HOSPITALITÉ” con: Laura Graziosi, regia: Laura Graziosi. Pas d’hospitalité trae spunto da un dialogo realmente ascoltato in una tabaccheria tra la negoziante e una signora che, dopo aver elencato gli innumerevoli piatti preparati la sera prima, precisava di non aver organizzato alcuna cena e di non aspettare ospiti. Da questo frammento di vita vissuta nasce l'idea di esplorare la condizione della solitudine, sia reale che immaginata. In scena soltanto un’attrice e cinque sedie che acquistano vitalità tramite un gioco surreale e di immaginazione, in cui le parole e il corpo riempiono lo spazio vuoto, rendendolo pieno di anima.

Radio Boh ha intervistato Laura,Come è nato “PAS D’HOSPITALITÉ”?
8.3.13
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Belli - La mi’ Musa è de casa Miseroschi

Teatro Argentina dal 23 gennaio al 22 maggio 2013 “Giuseppe Gioachino Belli a 150 anni dalla morte” coordinamento e cura Marcello Teodonio Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli. Nel centocinquantesimo della morte di Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli propone un ciclo di letture/spettacolo. Il ciclo ripropone quella schema di evento (di cui il teatro Argentina è stato iniziatore) che tanto successo ha ottenuto nelle precedenti stagioni teatrali, e cioè la presentazione, affidata ai massimi studiosi e ai migliori interpreti, dei sonetti in dialetto, e in generale della produzione letteraria, di Belli. Gli incontri costituiscono l’occasione per una conoscenza corretta e non pedante, e al tempo stesso di sicuro impatto spettacolare, dei testi, delle opere e della personalità di un poeta affascinante e complesso come Belli, il quale doveva fare i conti con la modernità e i nuovi protagonisti della cultura e della storia.



20 febbraio, ore 17.00 “La mi’ Musa è de casa Miseroschi”. Belli e la Russia da Gogol’ a Solonovic a cura di Claudio Costa e Rita Giuliani con Angelo Maggi e Marina Tagliaferri
7.3.13
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Terra terra - Ecologia di scena

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.



1 Marzo 2013 “TERRATERRA – ECOLOGIA DI SCENA” con Maria Elisa Carzedda, Maria Elena Curzi, Silvia Franci, Chiara Pacioni, coreografie: Luogocomune. Lo spettacolo riflette (letteralmente facendo da specchio) la barbarie dell’esistenza contemporanea, stordita dagli spot pubblicitari, ridotta a una volgare, balbuziente e inebetita sopravvivenza animalesca. Nella prima parte lo spot pubblicitario, colonna sonora della vita quotidiana, nella sua ossessiva presenza è diventato quasi impercettibile. Nella seconda, un personaggio metaforico incarna di volta in volta i simboli del potere e della cultura dominante.
7.3.13
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Bukowski. A Night with Hank



Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

FORTE FANFULLA 28 Febbraio 2013 PARABOLE FRA I SANPIETRINI - C’è bisogno, Festival di teatro da Roma in fuori. "Bukowski. A Night with Hank" produzione TeatrodeiLimoni . Monologo per attore solo testo di D. Francesco Nikzad in scena Roberto Galano, voci f.c.– Leonardo Losavio, Francesca De Sandoli, Letizia Amoreo, Maria Chiara Giannetta. Elementi scenici Michele Ciuffreda, D.F. Nikzad, Vito Scudo, editing audio/grafica Roberto Moretto JRStudio. Ass. regia Maria Chiara Giannetta. Musiche originali Antonio Catapano. Io non sono Bukowski. Charles non era Bukowski. E nessuno sarà mai Bukowski. C'è qualcosa nascosto, protetto dai litri di alcol che marciscono nel fegato, dalle scopate, dalle perversioni e l'odio per una mondo pieno di figli di puttana. Qualcosa di così puro che può appartenere solo a un angelo. Ma gli angeli non esistono, e se esistono hanno le ali di carta che si bagnano alla prima goccia di pioggia. Esiste, invece, una notte che divide il mito dello scrittore dal fragile ubriacone perdente. Una notte sola. Soltanto lui e il suo piccolo uccello azzurro nel cuore. Una notte con Hank.
6.3.13
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Dal Khutai Namak



Teatro Tordinona 1 Marzo 2013 “DAL KHUTAI NAMAK” di Ali Shams, Traduzione Parisa Nazari,Regia Ali Shams, Con Aleandro Fusco, Claudia Ionescu, Javad Khodaie, Aiuto regia Amir Ansari, Farshid Abdoli, Maschere Mandana Ansari, Musica dal vivo Reza Taheri. Quest’opera prende il nome dal Khutai Namak, l’antica raccolta della mitologia iranica e delle leggendarie vicissitudini eroiche dell’era antecedente l’invasione araba. E’ da questo manoscritto bruciato dagli arabi, che (nel X secolo) il poeta Ferdowsi trasse ispirazione per lo Shahname (Il libro dei re), opera centrale dell’epica persiana, che permise la rinascita della lingua persiana due secoli dopo la conquista araba. La messa in scena, essenziale e suggestiva, si fonda sulla combinazione di diversi elementi, sia iraniani che occidentali: dal mondo degli antichi cantastorie al teatro sperimentale, dalla danza alla musica tradizionale. La narrazione si snoda intorno alla tragedia di Rostam ed Esfandiar, due eroi leggendari dello Shahnameh. È una storia che parla del valore della libertà: questo spettacolo è dedicato a tutti gli iraniani che nella lunga storia del proprio paese hanno perso la vita per la libertà.
6.3.13
 

Scena, Gesto, Senso



Colosseo Nuovo Teatro 18 Febbraio 2013 “Scena, Gesto, Senso” prova aperta di laboratorio teatrale con: Carmelo Pizza, Pamela Cirulli, Andrea Fagiani, Vincenzo Ferraro, Carmela Giorgi, Simona Lavorato, Diana Musolino, Marta Pucci, Caterina Reggio, Leonardo Stillitano, Viola Marta Zurlo.
6.3.13
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Singolarità del femminile



Teatro Argentina, Sala Squarzina 27 febbraio 2013 Emilia Costantini incontra Luisa Ranieri. Torna l’appuntamento con la “Singolarità del femminile”, una serie di incontri aperti al pubblico dove Emilia Costantini, giornalista del Corriere della Sera e scrittrice, intervisterà alcune protagoniste del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’imprenditoria, della politica, per capire i problemi delle donne di oggi, sempre più impegnate nei più disparati ambiti lavorativi, e se sia possibile coniugare femminilità e mente, impegno professionale e famiglia, amore materno-coniugale e ambizione, cuore e ragione. La giornalista porrà le ospiti sotto il fuoco incrociato delle sue domande e di quelle del pubblico, con ottiche diverse: da una parte la realizzazione femminile attraverso il sentimento, dall’altra l’affermazione professionale. Sarà un modo per scoprire anche risvolti inediti, lati privati e nascosti dei personaggi famosi che, di volta in volta, si avvicenderanno sul palcoscenico. Luisa Ranieri, prima protagonista della rassegna, porta il suo contributo di donna, mamma e moglie, e di attrice a 360 gradi, impegnata nel cinema, nel teatro e nella fiction di qualità. E non mancheranno né le domande da parte del pubblico in sala e nemmeno il punto di vista maschile: da dietro le quinte, spunterà un uomo che, dopo aver ascoltato in silenzio la discussione avvenuta in palcoscenico, avrà il compito di commentare, chiosare, riflettere, controbattere e magari anche polemizzare con quanto è stato affermato fino a quel momento.
5.3.13
 

Performazione e Rivoluzione!



Teatro Tordinona 27 Febbraio 2013 “PERFORMAZIONE E RIVOLUZIONE!” Seminario/Conferenza/Spettacolo sulla PERFORMAZIONE di e con Antonio Bilo Canella.

La Performazione è una ricerca onesta, che apre le porte ad una nuova possibilità teatrale legata al superamento del copione; allo stesso tempo, in questa forma attuale, vuole tenere aperta la relazione con un pubblico : diciamo che è una sorta di rito, aperto, che tocca sacro e profano. Vorrei chiarire che la Performazione non è semplice improvvisazione e non ha nulla a che vedere con le esperienze di teatro estemporaneo che ho avuto modo di reperire in tutto il mondo su internet: la Performazione prevede per mesi uno studio accurato e intellettuale al massimo grado di questa accezione, sui materiali che costituiranno "l'universo di riferimento"; le tecniche usate per la manifestazione spettacolare non hanno confini (danza, voce, pantomima, cabaret, etc...) e sicuramente non si limitano (come succede nella totalità delle ricerche improvvisative teatrali che visto) al teatro borghese (uomo in piedi che parla...). Ho creato una preparazione che è in grado di accompagnare degli attori, qualora vogliano andare oltre il mestiere, a questa creazione dal nulla, estemporanea, collettiva ed in presenza di pubblico. Questo "modo" porta con se alcuni valori che per noi è fondamentale affermare: necessità di un Ascolto totale e di una fiducia incondizionata nei compagni; fiducia che la sinergia totale di più di una persona crei una misteriosa entità altra che supera la somma delle parti (vedi Gestalt o Emergentismo); capacità di tuffarsi nel Vuoto e di andare oltre al pensiero; consapevolezza di poter essere dei tramiti più che degli interpreti, smussando così un po' l'ingombrante presenza dell'Io. Se non ci sono queste cose la Performazione non funziona, non si può fare, per cui è un sistema di feedback per gli artisti realmente crudele ed efficace.
5.3.13
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Factory - Simulacre

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.


Il 24 Febbraio 2013 D’AMO’ contemporary dance presenta un estratto di “SIMULACRE” Regia e coreografia: Valeria Loprieno. Interpreti: Ludovica Avetrani, Valeria Loprieno. Autore delle musiche: Giacomo Citro. Liberamente ispirato alla commedia Nostra Dea di Massimo Bontempelli e alla corrente del “Realismo Magico”, il lavoro si delinea attraverso l’inversione di causa ed effetto, l’assenza di temporalità e lo spostamento di significato di oggetti e azioni. Tema centrale dello spettacolo è il corpo umano, divenuto simulacro, mera apparenza, veicolo involontario di un’anima corrotta, priva di giudizio critico e unità di pensiero, che indossa maschere e plasma il temperamento in relazione a pressioni esterne.
4.3.13
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Musica per parole



Colosseo Nuovo Teatro 23 febbraio 2013 “MUSICA PER PAROLE” brani eseguiti dal Maestro Antonio Di Pofi da lui composti per gli allestimenti di opere teatrali e sceneggiature cinematografiche di Giuseppe Manfridi. Al violoncello Kyung Mi Lee.
1.3.13
 

Performativa



Cine Teatro 26 Febbraio 2013 “PERFORMATIVA” di e con Antonio Bilo Canella. La Performazione è una ricerca onesta, che apre le porte ad una nuova possibilità teatrale legata al superamento del copione; allo stesso tempo, in questa forma attuale, vuole tenere aperta la relazione con un pubblico : diciamo che è una sorta di rito, aperto, che tocca sacro e profano. Vorrei chiarire che la Performazione non è semplice improvvisazione e non ha nulla a che vedere con le esperienze di teatro estemporaneo che ho avuto modo di reperire in tutto il mondo su internet: la Performazione prevede per mesi uno studio accurato e intellettuale al massimo grado di questa accezione, sui materiali che costituiranno "l'universo di riferimento"; le tecniche usate per la manifestazione spettacolare non hanno confini (danza, voce, pantomima, cabaret, etc...) e sicuramente non si limitano (come succede nella totalità delle ricerche improvvisative teatrali che visto) al teatro borghese (uomo in piedi che parla...). Ho creato una preparazione che è in grado di accompagnare degli attori, qualora vogliano andare oltre il mestiere, a questa creazione dal nulla, estemporanea, collettiva ed in presenza di pubblico. Questo "modo" porta con se alcuni valori che per noi è fondamentale affermare: necessità di un Ascolto totale e di una fiducia incondizionata nei compagni; fiducia che la sinergia totale di più di una persona crei una misteriosa entità altra che supera la somma delle parti (vedi Gestalt o Emergentismo); capacità di tuffarsi nel Vuoto e di andare oltre al pensiero; consapevolezza di poter essere dei tramiti più che degli interpreti, smussando così un po' l'ingombrante presenza dell'Io. Se non ci sono queste cose la Performazione non funziona, non si può fare, per cui è un sistema di feedback per gli artisti realmente crudele ed efficace. Dal 1997 Antonio Bilo Canella ed Hossein Zardust Taheri hanno iniziato a presentare risultati pubblici della loro ricerca sulla natura dell'Evento Teatrale e sull'Arte dell'Improvvisazione (Performazione ).
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Factory - L'importanza della ruota

Factory - Ex Mattatoio di Testaccio dal 8 Febbraio al 3 Marzo 2013 “Festival della Creatività”. Festival creato come un investimento per rivolgere a tutti i giovani artisti della città di Roma una possibilità espressiva. Per quattro week end i circa 250 protagonisti della manifestazione, tra artisti, attori, registi e performer under 35, regaleranno alla capitale il loro talento, la loro fantasia, la loro capacità di espressione artistica. Lo spazio di Factory rimarrà a disposizione dei giovani autorizzati ad “occuparlo” con le proprie idee e proposte costruttive per la città. A confermare Factory come laboratorio polivalente e vivace ribalta di idee, l’Assessorato ai Giovani non ha posto nessuna regola o limite su temi e linguaggi: denominatore comune sono esclusivamente l’età degli autori - rigorosamente sotto la soglia dei 35 anni - e l’appartenenza al territorio di Roma - come residenti, domiciliati o iscritti ad un corso di formazione della città. Lo stesso nome Factory è stato scelto direttamente dai giovani attraverso un sondaggio online sui social network. In linea con altri spazi simili presenti in altre capitali europee, come il Matadero di Madrid, Factory si propone come spazio di intenso e continuo fervore creativo, per diventare “un punto di riferimento per chi non rinuncia alla cultura e cerca proposte di qualità accessibili perché gratuite.





24 Febbraio 2013 “L'IMPORTANZA DELLA RUOTA PER IL CRICETO” scritto e diretto da Antonella Civale. Con: Pio Stellaccio, Marianna de Pinto, Masaria Colucci, Alessandra Mortelliti e Giuseppe Pestillo. Caratterizzata da un linguaggio contemporaneo e ricercato, l’intera pièce è un’introspezione di Maurizio, trentacinquenne mediocre e schivo, vittima della propria indolenza, del timore di sé e del futuro, intrappolato in una ruota per criceti sulla quale si ha l’illusione di correre ma in realtà si resta immobili. La consapevolezza della stasi in cui lentamente soffoca e l’incapacità di reagire lo porteranno a scaricare la sua frustrazione in modi imprevisti e grotteschi.
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