
Teatro Litta, Milano Febbraio 2001 "KVETCH" di Steven Berkoff, regia Cristiano Falaschi, con: Andrea Lupo, Paola Baldini, Emanuele Maria Basso, Alessandra Frabetti e Giulio Federico Janni. Ritratto di famiglia con risate e brividi, la verve iconoclasta di Steven Berkoff, nato a Londra nel 1937 ed emerso negli anni ' 70 nel teatro off inglese, si è affacciata solo una decina di anni fa. Da allora, questo eclettico istrione, che non ha mai separato l'attività di drammaturgo da quella di regista e attore, ha messo radici solide nei nostri repertori dove, recuperato il ritardo, è ormai considerato un classico del teatro contemporaneo sperimentale. Il primo allestimento di 'Kvetch', di cui in Italia si ricorda solo una messinscena romana ad opera di Ricky Tognazzi e Simona Izzo, risale a quattordici anni fa. Nella versione inglese, il cà´té ebraico - anglosassone dell'autore faceva da sfondo obbligato a un ritratto di famiglia in un interno dove, tra cene, colloqui di lavoro e relazioni extraconiugali etero e omosessuali, si consumavano frustrazioni, incomprensioni, desideri inconfessabili e violenze represse. Il meccanismo drammaturgico era impostato su un doppio binario: da una parte quello che i protagonisti ipocritamente dicono e fanno, dall' altra i loro pensieri più intimi, in contrasto comicamente violento con parole e azioni. Aggiornando il linguaggio e i riferimenti all'attualità , il giovane gruppo bolognese 'Elasticamente' ha riscritto il testo di Berkoff con l' aggiunta del sottotitolo 'Sesso segreti e bugie', si ride, ma con un brivido di orrore.