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La mia poetica - 6 Aprile 2011 - Riccardi Fazi - Muta Imago


Teatro India Martedì 6 Aprile ore 15:00 - 18:30 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea "drammaturghi di compagnia" con: Franco Cordelli, Riccardo Fazi - Muta Imago, critico testimone Laura Novelli. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma - rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario - corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità  delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità  delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C'è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C chi è spinto dall’impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C’è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono. Http://www.atcllazio.it
6.3.09
 

HINKEMANN - ATTO I


da Franz Xavier Kroetz, Ernest Toller, Walerian Borowczyk drammaturgia, regia e scene di Antonino Iuorio con Claudio Botasso, Eleonora Vanni, Antonella Bavaro, Marco Zangardi, Federico Rosati
6.3.09
 

SCHIZOFRENICA


Colosseo Nuovo Teatro dal 20.12.2007 al 06.01.2008 "Schizofrenica" di Silvia Scola, regia di Cecilia Calvi, con Corinna Lo Castro, Fabrizio Giannini, Luca Angeletti, Paila Pavese. Trama: Un assolo drammatico di una giovane schizofrenica che litiga con se stessa e con il mondo, in un avvicendarsi perpetuo delle sue personalità . Completamente scissa, la povera Sabri è sottoposta ad un battibecco continuo ed estenuante fra le due parti di sé più opposte e difficilmente 'coabitative': 'Sabri-Nera' nevrotica, aggressiva, carnefice; e 'Sabri-Cara' depressa, mite, fragile, vittima. Un alternarsi di umori, opinioni, gesti sempre netti, precisi, ma messi in dubbio e istantaneamente contraddetti nell'arco di pochi secondi. Un ridicolissimo flusso di coscienza quello di Sabri che dà  voce però alle contraddizioni della società contemporanea, apparentemente aperta ed emancipata, ma al contrario saldamente incatenata ad una impostazione maschilista, sessista e squilibrata dei rapporti fra uomo e donna. Di qui il suo essere in crisi come professionista, come collega, come figlia, come amante, come fidanzata, come donna e alla fin fine come essere umano, in un mondo sempre più disumano e sempre più lontano dallo Stato di Natura. Recensione: Guidata dalla regia di Cecilia Calvi, Corinna Lo Castro è la schizofrenica Sabri di questo atto unico di Silvia Scola. Con variazioni nette e distinte di mimica facciale, postura e registro linguistico, la giovane attrice riesce ad apparire allo spettatore davvero come una sorta di "due-attrici-in-una" e riesce a rendere sul palco il conflitto interiore della protagonista. Un conflitto che larga parte del pubblico avverte anche dentro sé e la cui parodia, proprio per questo motivo, solleva le risate in sala. Sabri, nella sua eterna ricerca di un compromesso tra le parti del suo spirito, si relaziona con problemi che vengono trattati con ilarità  nello spettacolo ma che, nella vita reale, costituiscono alcune delle maggiori pressioni che possono alterare lo stato emotivo di una donna: il maschilismo, la fede contrapposta al cinismo ed il rapporto con la propria famiglia. Fabrizio Giannini si cala, per l'occasione, nella parodia dell'uomo che si approfitta della propria posizione professionale per far pressione sulle donne e ricavarne piaceri sessuali, mentre l'altro lato della medaglia è rappresentato dal prete un po' romantico e goffo interpretato da Luca Angeletti, con comicità  degna di questo ruolo. La pace che Sabri cerca, però, non si trova tra le pagine di un vangelo o nelle parole di un "missionario", ancora meno negli apprezzamenti di un uomo maniacale e, purtroppo, neanche tra i ching che la ragazza ama consultare per capire a quale voce dare ascolto. La partecipazione di Paila Pavese, voce inconfondibile nell'universo di attori e doppiatori del panorama italiano, porta invece sulla scena il rapporto di amore e odio che una donna prova nei confronti della propria famiglia e, in particolare, della propria madre: essere come lei o essere completamente diversa? Ed è davvero possibile giudicare il rapporto tra i propri genitori, forti della convinzione di conoscere proprio tutto di loro (compresi i segreti più piccanti)? Il testo, dal canto suo, fa trasparire alcuni degli aspetti che più stanno a cuore a Silvia Scola, dichiaratamente interessata all'analisi "dei comportamenti e della psicologia dei personaggiâ€?, allo studio dello spazio in cui l’azione si svolge e a quello dell’uso del dialetto romano, anche in questo testo utilizzato con precise scelte lessicali che non si rifanno al caso ma piuttosto ad una tradizione letteraria ed orale in continua evoluzione. Significativo il sottotitolo dello spettacolo, che la pace sia con voi : di fronte alla difficoltà di controbilanciare lo yin e lo yang racchiusi in ciascuno di noi, forse sorridere è un buon punto di partenza. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72
6.3.09
 

La parte di Bolano - Pippo Di Marca - I parte


"La parte di Bola√±o - Pippo Di Marca - I parte   La parte di Bolano Pippo Di Marca I parte   il quinto cavalierie tratto dall‚ÄôOpera/Vita di Roberto Bola√±o testi, scrittura scenica e regia Pippo Di Marca con Pippo Di Marca, Gianluca Bottoni, Luigi Lodoli, Adriano Mainolfi, Vincenzo Schirru, Elisa Turco Liveri, Anna Paola Vellaccio scene e costumi Luisa Taravella selezione musiche Pippo Di Marca disegno luci Giovanna Bellini produzione La Compagnia del Meta-Teatro Abbiamo sognato l'utopia e ci siamo svegliati gridando Roberto Bola√±o Teatro INDIA 16 febbraio 2012 Roma"
6.3.09
 

Dissanten


Teatro Argot 24 Maggio 2011 "Dissènten" compagnia Vico Quarto Mazzini. Spettacolo finalista al "Premio Kantor 2010"- Teatro CRT Milano, drammaturgia Gabriele Paolocà  diretto e intrepretato da Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocà , sound design Dario Tatoli light design Valentino Logorio scenografia Michele Ferrieri. Due uomini fuoriescono dal buio e ciascuno nella sua cella, cominciano le regolari procedure che regolano il particolare habitat di un bagno: guanti di lattice e perlustrazione. Parole e respiri sono l'unico mezzo di comunicazione.Tre cessi. Tre loculi accessoriati. Un luogo oscuro, un "non luogo" che potrebbe essere dovunque: da un autogrill ai sotterranei di Montecitorio. Un luogo ideale per parole che non possono avere spazio altrove, perché troppo esplicite, fatalmente vere. Ma questa volta i due non sono soli. Nel loro linguaggio cifrato appare l'ombra di un'organizzazione più grande. I due sembrano avere ruoli diversi: si intuisce che uno ha il compito di regolare le attività dell'organizzazione e l'altro di promulgarle. Rumore di passi che si avvicinano. Una terza deformità  si appresta ad occupare quel bagno rimasto vuoto: quello centrale, quello del potere. L'organizzazione si sente minacciata da forze esterne che si stanno organizzando per far declinare il suo potere. Per combattere questa minaccia il consiglio direttivo dell'organizzazione, "Il Collegio dei tribuni", decide di avviare una strepitosa iniziativa. Per far si che questo progetto si realizzi c’è bisogno di una concreta azione giudiziaria e mediatica. Un’azione nel perfetto stile dell’organizzazione: sottile e sotterranea, compiacente ed impositiva.
6.3.09
 

AGLIO E ZAFFIRI NEL FANGO - quattro pezzi elementari - Ian Sutton


"AGLIO E ZAFFIRI NEL FANGO - quattro pezzi elementari - Ian Sutton con Anna Maria Campione Giovanna Summo Ian Sutton, rappresentato al Padiglione Borghese - inverno 83, Beat 72"
6.3.09
 

Andrea Cosentino - da : Tele MOMO' - a Il Corpo Comico


Brani da Tele MOMO' di/con Andrea Cosentino a Il Corpo Comico a cura di Valentina Valentini al Teatro Ateneo
6.3.09
 

ANTONELLO NERI E VICTOR CAVALLO prima parte


Concerto per piano con interventi di Victor Cavallo
6.3.09
 

Le vie dei festival 2011 - LUCIDO


Teatro India 13 Ottobre 2011 Le vie dei festival XVIII edizione, Compagnia Costanzo/Rustioni in collaborazione con Olinda, Fattore K "LUCIDO" dal testo di Rafael Spregelburd, traduzione di Valentina Cattaneo e Roberto Rustioni, regia Milena Costanzo e Roberto Rustioni, assistente Elisabetta Carosio, oggetti di scena e costumi Katiuscia Magliarisi, con Milena Costanzo (Tetè), Antonio Gargiulo (Luca), Maria Vittoria Scarlattei (Lucrezia), Roberto Rustioni (Dario). Lucido è una commedia moderna ambientata a Buenos Aires, dove le vicende di una strana famiglia toccano temi universali. E' un'opera originale, un perfetto meccanismo teatrale, piena di humour nero, dialoghi ingegnosi e pirotecnici. Il gioco comico è continuamente rilanciato in modo brillante e sorprendente, anche se, sotto scorre un'anima tragica. Lucido è uno dei testi più recenti scritti da Rafael Spregelburd (Buenos Aires, 1970), artista di punta della nuova scena argentina, autore, attore, regista originale e innovativo. I suoi testi sono stati tradotti e rappresentati in numerosi teatri d'Europa e d'America. Tra le sue opere più apprezzate: Buenos Aires e la Eptalogia di Hieroniymus Bosch (Ubulibri), sette testi ispirati ai sette vizi capitali (La Modestia è andato in scena allâultimo Festival di Spoleto con la regia di Luca Ronconi); nel 2010 un altro suo testo â€" Bizzarra â€" ha vinto il Premio Ubu come migliore novità straniera. http:www.myspace.com/costanzo.rustioni, http:www.olinda.org
6.3.09
 

Provaci ancora Sam


TEATRO COMETA OFF 22 - 23 febbraio 2011 "PROVACI ANCORA SAM" di Woody Allen, con Dario Iubatti, Viviana Altieri, Sara Putignano Elisabetta Mandalari, Fabrizio Falco, Giorgio Musumeci, adattamento e regia Dario Iubatti. Lo spettacolo fa parte della rassegna LET - Liberi Esperimenti Teatrali. VII edizione. Sam Felix è un critico cinematografico che è appena stato piantato dalla moglie. Il povero Sam entra in una crisi profonda dalla quale tenta di uscirne prendendo come modello il suo idolo Bogart. Purtroppo però non ne combinerà  una giusta nel tentativo di conoscere altre donne e rifarsi una nuova vita coniugale. Ad aiutarlo interverranno i suoi unici amici, Dick e Linda, una coppia di giovani sposi apparentemente felici. Come al solito le cose prendono una piega inaspettata e Sam conquisterà  il cuore dell'amica Linda proprio quando smette di recitare per essere solo se stesso. Alla fine però rinuncerà  all'amore di Linda per l'amicizia che lo lega a Dick. Riprese video per l'archivio dell' Ass. Cult. Beat 72.
6.3.09
 

Divorzio con sorpresa


Teatro Nino Manfredi dal 1 al 13 Febbraio 2011 "Divorzio con sorpresa" di Donald Churchill, regia di Maurizio Panici, con: Paola Gassman, Pietro Longhi. Traduzione e adattamento David Norisco, con Elisa Gallucci. Storia di una coppia che si è lasciata da anni con molti conti in sospeso, che si incontra nuovamente per mettere in vendita la casa di campagna, rimasta di proprietà comune. In questa occasione si intrecciano ricordi, tenerezze, tradimenti e dispetti. L'intervento della figlia complica ancora di più le cose: tra un matrimonio che si dovrebbe fare e un bambino che nasce all'improvviso, la complessa vicenda si avvia a un finale imprevedibile, nel quale, secondo le migliori tradizioni del teatro comico, la storia si rovescia ancora una volta. Una commedia piena di divertimento e di imprevisti, che vede gli attori tesi a trovare le ragioni di un sentimento troppo spesso confuso nel trascorrere monotono della vita familiare. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell' Ass. Cult. Beat 72.
6.3.09
 
 
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