Le belle notti - (4 mar 2009)


CANALE:

Teatro Ghione dal 17 al 29 Gennaio 2012 "Le Belle Notti" di Gianni Clementi, Compagnia dei Giovani del teatro Ghione: Donatella Barbagallo, Ludovica Bei, Andrea Bizzarri, Giuseppe Calamuci, Manitta Roberto, Capitani Alessandro De Feo, Andrea Fachinetti, Flavia Faloppa, Claudia Ferri, Aurora Giuliani, Guido Goitre, Carlo Mangiafesta, Matteo Montaperto, Jenny Negrescu, Alida Sacoor, Ariele Vincenti, Sara Zappalà .Regia di Claudio Boccaccini. Il 12 dicembre 1969, in pieno fermento 'sessantottino', diciassette giovani studenti occupano un noto liceo romano. Un reparto della celere, prontamente allertato dal preside, circonda l'istituto dove i ragazzi si sono barricati. Le ansie, le paure, gli innamoramenti, uniti all'eccitazione crescente per l'atto di ribellione che li vede protagonisti, a mano a mano cementano il gruppo. Nonostante le evidenti differenze di carattere e di estrazione sociale, i giovani occupanti matureranno con il passare delle ore un senso di unità  e di appartenenza, che sfocerà in una vera e propria presa di coscienza collettiva che regalerà loro l'emozione indelebile di essersi sentiti - per una volta nella vita - artefici e protagonisti di un momento storico. La prima giornata di occupazione volge al termine quando dalla televisione giungerà  la notizia terribile della strage di Piazza Fontana. Nella seconda parte dello spettacolo è sempre lo stesso liceo il teatro dell'azione, e sempre di un'occupazione si tratta, ma è passato un pò di tempo, siamo negli anni 2000, e i nuovi protagonisti altri non sono che i figli degli occupanti di quel dicembre del '69. Stessi palpiti, stesse problematiche, ma quanto è cambiato lo scenario sociale che fa da sfondo ad un'azione di dissenso analoga ma molto distante da quella di trenta e passa anni prima. Le belle notti è una commedia tenera e divertente ma anche malinconica e crudele che scandaglia - senza giudicare - un'età  della vita, quella prossima ai vent'anni, sbirciandola attraverso due epoche diverse e per certi versi lontanissime: quella della ribellione e dell'anticonformismo della fine degli anni '60 e quella dell'omologazione - quindi apparentemente immobile e pacificata - dei giorni nostri. La regia di Claudio Boccaccini, che lavora più che sovente con nutriti cast di giovani attori, esalta la coralità  dell'azione insita nel testo, prediligendo toni scanzonati e benevoli per rappresentare al meglio il complesso di passioni, incertezze, slanci, timori, illusioni, ardori, scoperte, delusioni che denotano una difficile ma impagabile stagione della vita, sottolineando al contempo - anche attraverso l'utilizzo nel corso di tutta la pièce di brani musicali memorabili - i cambiamenti nello scenario sociale e culturale susseguitisi in questi ultimi decenni. La commedia è una delle ultime opere di Gianni Clementi, autore tra i più rappresentati nell'attuale panorama teatrale italiano, che ha in sé tutti gli elementi caratterizzanti della sua drammaturgia: in particolare la capacità  di tratteggiare in modo poetico e autentico le esistenze di gente comune chiamata a testimoniare di mutamenti storici e sociali di enorme importanza per il nostro paese, capacità  che ne fa l'esponente di punta di un rinato neorealismo teatrale italiano.

Teatro Ghione dal 17 al 29 Gennaio 2012 "Le Belle Notti" di Gianni Clementi, Compagnia dei Giovani del teatro Ghione: Donatella Barbagallo, Ludovica Bei, Andrea Bizzarri, Giuseppe Calamuci, Manitta Roberto, Capitani Alessandro De Feo, Andrea Fachinetti, Flavia Faloppa, Claudia Ferri, Aurora Giuliani, Guido Goitre, Carlo Mangiafesta, Matteo Montaperto, Jenny Negrescu, Alida Sacoor, Ariele Vincenti, Sara Zappalà .Regia di Claudio Boccaccini. Il 12 dicembre 1969, in pieno fermento 'sessantottino', diciassette giovani studenti occupano un noto liceo romano. Un reparto della celere, prontamente allertato dal preside, circonda l'istituto dove i ragazzi si sono barricati. Le ansie, le paure, gli innamoramenti, uniti all'eccitazione crescente per l'atto di ribellione che li vede protagonisti, a mano a mano cementano il gruppo. Nonostante le evidenti differenze di carattere e di estrazione sociale, i giovani occupanti matureranno con il passare delle ore un senso di unità  e di appartenenza, che sfocerà in una vera e propria presa di coscienza collettiva che regalerà loro l'emozione indelebile di essersi sentiti - per una volta nella vita - artefici e protagonisti di un momento storico. La prima giornata di occupazione volge al termine quando dalla televisione giungerà  la notizia terribile della strage di Piazza Fontana. Nella seconda parte dello spettacolo è sempre lo stesso liceo il teatro dell'azione, e sempre di un'occupazione si tratta, ma è passato un pò di tempo, siamo negli anni 2000, e i nuovi protagonisti altri non sono che i figli degli occupanti di quel dicembre del '69. Stessi palpiti, stesse problematiche, ma quanto è cambiato lo scenario sociale che fa da sfondo ad un'azione di dissenso analoga ma molto distante da quella di trenta e passa anni prima. Le belle notti è una commedia tenera e divertente ma anche malinconica e crudele che scandaglia - senza giudicare - un'età  della vita, quella prossima ai vent'anni, sbirciandola attraverso due epoche diverse e per certi versi lontanissime: quella della ribellione e dell'anticonformismo della fine degli anni '60 e quella dell'omologazione - quindi apparentemente immobile e pacificata - dei giorni nostri. La regia di Claudio Boccaccini, che lavora più che sovente con nutriti cast di giovani attori, esalta la coralità  dell'azione insita nel testo, prediligendo toni scanzonati e benevoli per rappresentare al meglio il complesso di passioni, incertezze, slanci, timori, illusioni, ardori, scoperte, delusioni che denotano una difficile ma impagabile stagione della vita, sottolineando al contempo - anche attraverso l'utilizzo nel corso di tutta la pièce di brani musicali memorabili - i cambiamenti nello scenario sociale e culturale susseguitisi in questi ultimi decenni. La commedia è una delle ultime opere di Gianni Clementi, autore tra i più rappresentati nell'attuale panorama teatrale italiano, che ha in sé tutti gli elementi caratterizzanti della sua drammaturgia: in particolare la capacità  di tratteggiare in modo poetico e autentico le esistenze di gente comune chiamata a testimoniare di mutamenti storici e sociali di enorme importanza per il nostro paese, capacità  che ne fa l'esponente di punta di un rinato neorealismo teatrale italiano.
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