giovedì
h 21,30
Trilogia_La questione del linguaggio corporeo e
l’arte di A. Mendieta, C. Cahun, S. Moon
“Il
sogno è finito? Il sogno è finito!”
Ci sentiamo colpire verticalmente dalle frecce di Cupido: le immagini, ma noi
stessi siamo fatti di immagini, crocevia di segni, sensi, luoghi, dimensioni,
colori. L’immagine che ci anima ha il tempo di una fragilità. Forse il sogno è
possibile fiutarlo per l’incedere di un’ombra, che lo segue come fosse una coda
animale, celata dietro di sé, alle sue spalle. Al passaggio di ogni evento, ad
ogni epifania, si dovrebbe sostare in un angolo di tempo senza metrica. Soglia
e rifugio. Essere immersi nella sua eco, nel fermento dei silenzi che ne
derivano. È un nuovo sogno. Attendere che qualcosa prenda corpo e “ci metta nel
mezzo di una verità”.
Biografia
Performer e danzatrice, lavora come solista e stabilmente nella compagnia Habillé d’eau che vince il Premio Ubu 2018 come miglior spettacolo di danza con Euforia. Dello stesso anno la Nomination Premio Ubu 2018 come migliore attrice o performer per gli spettacoli Clorofilla e Euforia. Dal teatro di marca odiniana (Teatro Potlach, Toni Cots, Jean Paul Denizon, Teatro de Los Andes, Nino Racco, Naira Gonzales) approda alla danza attraverso una personale esplorazione del training fisico dell’attore. Studia danza contemporanea con Moses Pendleton, Giovanna Summo, Domenique Dupuy, Hervè Diasnas; Tecniche del mimo trasparente con Hal Yamanouchi; Respiro e movimento con il trainer Giuseppe Ravì; Qi gong con Solene Fiumani; Ideokinesis: Placement e Riposo Costruttivo con Ursula Stricker,Yoga con Maddalena Gana. Nel 1997 riceve il Premio Excelsior come migliore attrice per il corto La foto, per la regia di Sara Masi, concludendo un primo ciclo di formazione nel teatro di ricerca. Dal 1996 indaga il pensiero e la pratica dell’Ankoku Butō (Masaki Iwana, Akira Kasai, Akaji Maro, Tadashi Endo, Ko Murobushi, Yoko Muronoi, Hisako Horikawa, Toru Iwashita, Daisuke Yoshimoto, Atsushi Takenouchi, Kohshou Nanami, Yuko Kaseki, Yumiko Yoshioka), laureandosi in Metodologia e Critica dello Spettacolo con la tesi sperimentale: Masaki Iwana e la tradizione del “Buto Bianco”. “The Intensity of nothingness”: una metodologia della danza
YOU . The YOUng City – “I GRANDI RACCONTI”
rassegna di spettacoli dal vivo di teatro, danza, musica,
circo/teatro e nuovi linguaggi del contemporaneo. organizzata
da Ruotalibera e con la direzione artistica di Tiziana Lucattini.
Lingua_da Claude
Cahun.
Lo spettacolo è la seconda tappa della trilogia Il linguaggio
corporeo e l'arte di A. Mendieta, C. Cahun, S. Moon. Un progetto e una
performance di Alessandra Cristiani, con le musiche originali di Ivan Macera,
le musiche aggiuntive di Alessandro Cortini, luce di Gianni Staropoli. Una
produzione PinDoc, coproduzione Teatro Akropolis con il sostegno di Orbita
Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, dell'Associazione
Culturale Le Decadi e con il contributo di Mic, Regione Siciliana. Un ringraziamento
speciale alla compagnia DEHORS/AUDELA, allo spazio Gemma-Scuola del corpo.
L'arte non è un mezzo di fuga, ma un laboratorio performativo e performante
dove il corpo si espone, mette in scena le sue latenze, l'intuizione di nature
altre. Quale è la lingua che meglio cattura o si fa canale, passaggio, anche
solo sporadico di segni eloquenti, di anomalie perturbanti non riducibili
all'ordinario? Quale sprofondamento corporeo può essere convocato per
facilitare l'emersione di nodi vitali, zone porose? Se non ci fosse la
negoziazione dell'atto della comunicazione, chi avrebbe il coraggio di
annunciare i propri demoni, i propri angeli?
Testo e regia di
Giancarlo Gori
Con
Giancarlo Gori
Edoardo Viviani
Laura Ranghi
L’azione si svolge a Torre del
Lago nella villa di Puccini nel 1924, la sera prima della partenza di Giacomo
Puccini per la clinica di Bruxelles, dove sarà operato alla gola. Puccini tenta
di scrivere le musiche dell’ultimo atto della Turandot ma.. ormai non c‘è più
tempo!