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Il Gabbiano

Teatro Vascello 25 gennaio 2015
 IL GABBIANO
di Anton Cechov
regia Fabiana Iacozzilli
con Simone Barraco, Jacopo Maria Bicocchi, Elisa Bongiovanni, Luigi Di Pietro, Francesca Farcomeni, Guglielmo Guidi, Anna, Mallamaci, Ramona Nardò, Benjamin Stender, Paolo Zuccari
collaborazione artistica Matteo Latino
regista assistente Marta Meneghetti
aiuto regia Giada Parlanti
assistente alla regia Gabriele Paupini
scene Matteo Zenardi
disegno luci Hossein Taheri
costumi Gianmaria Sposito
Il dramma si svolge in una tenuta estiva in riva a un lago. Protagonista della vicenda è Kostya, figlio della famosa attrice Arkadina, che è appena giunta nella tenuta con il suo amante, Trigorin, un noto romanziere, per una breve vacanza. Kostya, innamorato di Nina, che sogna il teatro e la gloria, decide di scrivere drammi allo scopo di attirarsi le sue grazie e di diventare famoso come scrittore. Ma quando prova a rappresentare una sua opera, sua madre fa fallire la rappresentazione, trovandola ridicola e incomprensibile. Testimone di questo fallimento, Nina si allontana da Kostya e si infatua di Trigorin, che seguirà a Mosca. Diventata attrice, conoscerà tuttavia amarezze e delusioni. Abbandonata da Trigorin, continuerà a rifiutarsi a Kostya, che finirà per suicidarsi.
Il percorso di Kostya è l'avvincente storia di un fallimento, un fallimento artistico ed umano.
Tutto ha inizio con l'interruzione del suo spettacolo, momento in cui, in un solo istante, scivola nel vuoto della solitudine e tutti lo abbandonano proprio come accade nella vita.
La sua solitudine, da questo momento in poi, è di struggente bellezza ed il suo continuo dialogo con la vita e con la morte, alla ricerca di un senso, è raggelante.
Non sa come andare avanti, per continuare a vivere vorrebbe uccidere l'amore che prova per Nina ed invece finisce per "baciare la terra dove ha camminato la sua amata". È completamente vinto dalle passioni, odia quello che scrive e si uccide perché sa di non aver raggiunto nulla nella vita: essere uno scrittore geniale ed avere accanto a sè l'amore della madre e di Nina.
E noi lo capiamo, lo capiamo profondamente, perché in fondo non è proprio l'amore l'unica cosa al mondo per cui valga la pena di vivere?
31.1.15
 

Ficcasoldi

Teatro Tordinona 22 Gennaio 2015
 FICCASOLDI
di Rosario Mastrota
con Dalila Cozzolino, Andrea Cappadona e Gianni Spezzano
In scena Dalila Cozzolino, Andrea Cappadona e Gianni Spezzano a raccontarci la storia di Ettorino, un barista, che ha accolto nel suo bar diverse slot machines: in tempo di crisi fare solo caffè non è molto retributivo. Qualcuno ritorna spesso, qualcuno è di casa. Un uomo senza nome, un Ficcasoldi, vive la deteriorante ascesa della ludopatia, l’erosione dell’autocontrollo, l’impossibilità di venirne fuori, ficcando la sua vita, pezzo dopo pezzo, nella macchinetta infernale. L’ebbrezza del gioco apparirà più fragile dell’altra malattia celata nel bar: un’organizzazione malavitosa gestisce quel business, trasformando le slot in casseforti di denaro da riciclare. È dalla realtà che parte questa storia. Parte da un pomeriggio di fine giugno, affacciati alla finestra per un incontro casuale, vediamo una ditta di traslochi che impacchettava libri in scatole di cartone.
Focalizziamo meglio l’attenzione e vediamo che gli operai vanno e vengono da quella che prima era una libreria, la mitica libreria di filosofia. I proprietari in un angolo, a testa bassa, consegnano le chiavi ad un rossiccio signore, l’unico sorridente. Fino all’ultimo libro respirammo quella condanna, poi il camion partì e ne arrivò un altro, lucido, splendente.
Scesero degli operai in nero, scaricavano slot machines. L’insegna verde “libreria” venne staccata con rapida facilità da due ometti calvi, altri due, capelloni, attaccarono la nuova mastodontica insegna rosso e nera, la scritta cancellò la nostra speranza: Las Vegas era nostra dirimpettaia. All’inaugurazione, la stessa sera, c’era una moltitudine di gente, ci apparvero tutti uguali, fotocopiati. I nuovi clienti. Era la sesta sala slot del quartiere, la centesima della città. I conti in Italia decidemmo di non farli, sarebbero stati fantasmagorici.
La difficoltà maggiore quando si cade nel vortice del gioco da dipendenza è uscirne, è quasi sempre impossibile. Esistono delle possibilità, dei gruppi di ascolto, alcune forze di volontà, ma mai definitive. Pertanto l’obiettivo primario di questo progetto muove dal mostrare una fenomenologia dilaniante che schiavizza chi ci si intrappola. Di seguito far luce sulla gravitazione della criminalità organizzata in questo “gioco” e la sua intoccabilità. Ficcasoldi, fa parte di un progetto più ampio che la Compagnia Ragli sta portando avanti da tre anni.
Un processo di smitizzazione della ‘ndrangheta. Smitizzare vuol dire rimpicciolire l’ego spettacolare dei malviventi, chiunque essi siano. Pare che l’Italia operi esattamente il processo opposto: esalta la fama del cattivo. Gli show e l’esaltazione dell’efferatezza di boss quali Riina, casalesi o maglianesi, allontana ogni speranza. Noi proviamo a partire da un’altra visione dell’eroe. Per noi l’eroe è lievemente più debole. Soffre e vive il male. Oppure ci abita dentro e non lo sa, quindi non lo sa neanche combattere. I deboli, come Carletta, la scema del paese che denuncia un rapimento famoso in L’Italia s’è desta o il panettiere innamorato che uccide per la sua donna due usurai che gli chiedono il pizzo e viene arrestato, in Panenostro, o ancora il patto di amicizia e novità amorosa che due figli omosessuali di boss stipulano rompendo le sacre regole della ‘ndrangheta in Salve Reggina!, si animano nel meccanismo teatrale, inventato e semplice: combattere la piaga è innato, basta solo sapere di poterlo fare. Il nostro secondo obiettivo è questo: reagire.
26.1.15
 

Troilo e Cressida

Casa delle Culture 17 gennaio 2015
 TROILO E CRESSIDA
Storia tragicomica di eroi e di buffoni
di Alessandro Paschitto (ri)scritto pensando al “Troilo e Cressida” di W.Shakespeare regia: Mario Autore, Eduardo Di Pietro con: Mario Autore, Annalisa Direttore, Martina Di Leva, Michele Iazzetta, Cecilia Lupoli, Alessandro Paschitto elaborazioni musicali: Mario Autore
L’idea alla base dell’allestimento si riferisce all’elaborazione rituale del materiale primario adoperato sia nel “Troilo e Cressida” di Shakespeare che nella riscrittura qui utilizzata, vale a dire il mito. Il racconto della guerra di Troia ha un valore fondante per la civiltà occidentale e, più in generale, la mitologia greca offre un sistema di ordinamento e strutturazione del mondo straordinariamente articolato. Così l’azione scenica prende dichiaratamente vita dalla fonte di trasmissione culturale più diffusa ed efficiente alternativa all’oralità, la pagina scritta. La carta è stata ed è un tramite vitale per i più differenti tipi di narrazione, compresa quella mitologica e la drammaturgia: qui si fa humus e materia generatrice di figure teatrali, sparsa ai piedi degli attori a continuo sostegno dei corpi e delle azioni. Con essa l’inchiostro, sostanza scrivente, persegue questa medesima suggestione, a rendere inoltre le persone in scena supporti espressivi in analogia con i fogli impiegati, arricchendo la comunicazione attorale. Infine l’elemento rituale catartico per antonomasia, l’acqua, che si fa portatrice delle istanze di purificazione, di cancellazione in opposizione all’inchiostro, come due forze, una costruttiva e una distruttiva, due energie da cui si genera il conflitto, la vita e la sua negazione.
26.1.15
 

Dall'alto di una fredda torre

Teatro Argot Studio 14 GENNAIO 2015
 DALL'ALTO DI UNA FREDDA TORRE
di Filippo Gili
regia Francesco Frangipane
con Massimiliano Benvenuto, Ermanno De Biagi, Michela Martini,
Aglaia Mora, Matteo Quinzi, Barbara Ronchi
scenografia Francesco Ghisu
cortumi Sabrina Beretta
musica Jonis Bascir
luci Giuseppe Filipponio
si ringrazia Laura Fronzi, Serena Franco, Paolo Meglio, Lorenzo Cicconi Massi, Matteo Nardone, Carrozzerie n.o.t
Dopo la felice esperienza di Prima di andar via, si è deciso di continuare questo intenso percorso drammaturgico e teatrale con un nuovo progetto Dall’alto di una fredda torre. Una seconda tappa in cui si vogliono affrontare le stesse tematiche, ovvero la vita e la morte, il destino e il libero arbitrio, partendo da uno stesso contesto, la famiglia, ma addentrandosi per sentieri fin qui inesplorati.
Se in Prima di andar via la morte viene vista come possibilità di salvezza e il protagonista la invoca in nome della libertà e della volontà di poter essere artefice del proprio destino, assumendosi la responsabilità degli effetti devastanti che questa scelta provocherà nelle dinamiche sociali, ora in Dall’alto di una fredda torre l'attenzione si sposta sull’angoscioso dilemma se sia giusto o no incidere sul destino degli altri, se sia lecito sostituirsi al fato, ponendo i protagonisti di fronte alla facoltà/responsabilità di dover decidere se far Vivere e/o far Morire un uomo, facendosi carico di tutta la questione morale e sociale che ne consegue. Anche in questo caso quindi si vogliono affrontare grandi temi universali, focalizzandoli in un contesto più piccolo, La famiglia.
Un microcosmo che ci permette, proprio grazie alla riconoscibilità di situazioni familiari quotidiane, di predisporre il pubblico ad un meccanismo automatico d’immedesimazione e di catarsi.
Tutto ciò facilitato da un’idea di allestimento che continua a tenere il pubblico dentro la scena, che accompagna lo spettatore per mano dentro la storia stessa e lo induce a condividere le emozioni dei personaggi, tanto da farsi carico delle domande e dei dilemmi che travolgono i protagonisti.
26.1.15
 

Chi ama brucia

Teatro Tordinona 16 Gennaio 2015 Ortika presenta
CHI AMA BRUCIA
Discorsi al limite della Frontiera
Ideazione e regia Alice Conti
Testo Chiara Zingariello
Drammaturgia Alice Conti e Chiara Zingariello
Disegno luce, audio, scene e grafica Alice Colla
Musiche Elia Pedrotti
Costumi Eleonora Duse
Assistenza scene Giuseppe Cipriano
Assistenza produzione Valeria Zecchinato
Assistenza video Giuseppe Glielmi
Riprese video Luigi Zoner
in scena Alice ContI
Da qui. Da un paesaggio che ci battezza. Dalla città fantasma dentro la città reale. Dal C.I.E. - Centro di Identificazione ed Espulsione per stranieri; in Italia mezzo milione di persone vi sono passibili di internamento fino a 18mesi. I clandestini, una categoria che questo luogo serve a creare e che non esiste se non in relazione a questo luogo. Il Campo crea e rinomina attraverso le sbarre i corpi delle persone che confina; c'è un destino nell'assegnazione di uno spazio. La Crocerossina in uniforme d'accoglienza ci guida dentro il suo campo da gioco, danza paternalista i turni, canta chiusa in ufficio, dalla radio le voci dei prigionieri. Un viaggio dentro il Campo, le sue regole e il suo linguaggio orwelliano, dentro uno sguardo ravvicinato e miope sull'altro. Il Campo introduce nello spazio civile della città un'eccezione inquietante e antica: le persone vi sono recluse non per qualcosa che hanno fatto ma per qualcosa che sono.
26.1.15
 

Alba

Teatro Studio Uno 15 Gennaio 2015
 ALBA
di Maria Teresa Berardelli
con Daniele Natali e Aurora Peres
regia Maria Teresa Berardelli
aiuto regia Camilla Brison
Lui, Lei. Un bar. Il primo incontro, la prima alba. E poi la fine.
Lui, Lei. Un bar, lo stesso bar. S’incontrano, ci riprovano. Poi di nuovo la fine.
Lui, Lei. Una storia. Sono loro a raccontarla. La agiscono e la narrano, dialogando apertamente con il pubblico. Entrano ed escono dalla storia per capirla, accettarla, superarla.
Lui, Lei. Ancora quel bar. La terza alba.
La bellezza di essere lì, insieme. Nient’altro.
Lui e lei. Sono i protagonisti di una vicenda che li riguarda fin dal primo riconoscimento di superficie, li accompagna attraverso una scoperta reciproca, crescente, li abbandona in un’assenza imprevista, quasi sempre illacrimata quanto vera e intensa come sono soltanto gli addii.
26.1.15
 

Le anime del vecchio domatore


Le anime del vecchio domatore
20.1.15
 

il signor di pourcegnac


farsa minore di molière
20.1.15
 

A.R.E.M. Agenzia recupero eventi mancanti


Teatro Domus Talenti 30 Settembre 2012 "A.R.E.M. Agenzia recupero eventi mancanti" Da un'idea di Elena Vanni e Raimondo Brandi. Di e con Francesca Farcomeni, Noemi Parroni, Elena Vanni. Collaborazione artistica e drammaturgica Raimondo Brandi. Tre attrici, una cornice e il nostro tempo. Un lavoro di costruzione e distruzione. Dentro e fuor dalle storie e dai loro personaggi. Cerchiamo immaginari che ci raccontino impastando teatro e fumetto. Corpi e vignette. Lavoriamo sull'improvvisazione. Costruiamo la nostra cornice per romperla.
20.1.15
 

La mia poetica - 5 Aprile 2011 - Pierpaolo Palladino


Teatro India Martedì 5 Aprile ore 15:00 - 18:30LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea "narratori" con: Franco Cordelli, Pierpaolo Palladino, critico testimone Marcantonio Lucidi. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma - rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario - corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità  delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità  delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C'è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C'è chi è spinto dall'impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C’è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono. Http://www.atcllazio.it
20.1.15
 

OLTRE I LIMITI #3 - G.Ventriglia e A.Cosentino


OLTRE I LIMITI #3 produzione, soggetto e regia Jordi Miralles con Gaetano Ventriglia Andrea Cosentino suono Joan Rodon Edizione Marc Alberti Joan Jordi MIralles camera David Canton Marc Alberti Joan Jordi MIralles assistente di produzione Lluis Miralles produzione esecutiva e realizzazione Marc Alberti musica realizzato in collaborazione con Ajuntament de Manresadi coproduzione con Kiribati-Bairiki XTVL Manresa - Spagna 2008 cortometraggio a puntate n.3 di 6
20.1.15
 

Kinkaleri - Nessun Dorma


"Castello Pasquini, Castiglioncello Tensostruttura 1, 3 luglio 2011 ""Kinkaleri - Nessun Dorma"" opera in tre atti liberamente tratta dalla Turandot di Giacomo Puccini, realizzazione Kinkaleri / con Yanmei Yang, Marco Mazzoni, interpreti del coro in video classi 3B e 3C Scuola Elementare Giacomo Puccini di Prato, produzione: Kinkaleri / in collaborazione con FTS - Fondazione Toscana Spettacolo, Teatro Metastasio Stabile della Toscana / con il sostegno di SRS Regione Toscana, Mibac - Dipartimento dello Spettacolo a partire da 6 anni / durata 50' Nessun Dorma è un'opera per l'infanzia dalla Turandot di Puccini, ultimo capolavoro incompiuto del melodramma italiano. Una fiaba di amore e morte che Kinkaleri racconta con sagome e disegni, indovinelli e travestimenti, in un incantevole artificio tra musica, canto, recitazione, scena. Un attore danzatore disegna e anima dal vivo i personaggi della fiaba e una cantante lirica interpreta la gelida principessa Turandot, immersi in una scena di carta: una piccola opera che non rinuncia alla sua grandiosità. Kinkaleri nasce nel 1995 come 'raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo'. Opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori e performance, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile ma direttamente nell'evidenza di un oggetto. Kinkaleri è formato attualmente da Matteo Bambi, Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco."
20.1.15
 

SHOW - 1° Parte


"

SHOW

parte prima

  di e con Silvia Garbuggino Gaetano Ventriglia   al trombone Tony Cattano   COLLINAREA 2012 Castello di Lari 26 Luglio 2012"
20.1.15
 

Schegge d'Autore - TRE DONNE


"Schegge d’Autore Festival della Drammaturgia Italiana Decima Edizione 2010 TRE DONNE… Carla Piubelli, Daniele Diviso: testo Masaria Colucci: regia Con: Cilla Bartoletti, Carla Piubelli, Elena Salvi"
20.1.15
 

Didone

Teatro Stanze Segrete 13 GENNAIO 2015
Anadunè presenta "DIDONE"
Di Giuseppe Manfridi Con Marina Guadagno e Fabrizio Pucci Regia di Fabrizio Pucci
Ovidio cerca Didone nell`Ade, le parla e permette alla regina suicida di ripercorrere il suo dramma di amore e di abbandono con Enea. Ma la Didone che Ovidio incontra nel regno dei morti non è una pallida ombra, né una donna placata dal trapasso, che vede la vita e le passioni con il distacco di chi vive una nuova dimensione... Didone resta una figura di carne e sangue, la cui passione non si è spenta con la morte, e che vive la sua tragedia con immutato furore e con immutato amore per l`uomo che l`ha abbandonata... Una figura che rimane a metà tra il mondo dei vivi e quello dei morti, "...metà qui e metà lì..."
20.1.15
 

Antropolaroid

Teatro dell’Orologio 9 Gennaio 2015
 ANTROPOLAROID
di e con Tindaro Granata
scene e costumi Margherita Baldoni, Guido Buganza
rielaborazioni musicali Daniele D’angelo
suoni e luci Matteo Crespi
Inquietante, cupo, doloroso, ma insieme anche buffo e comico, lo spettacolo di Tindaro Granata racconta di figure familiari, attraversando le generazioni e le epoche. Sullo sfondo c’è sempre la Sicilia, da cui il protagonista si allontana con il proposito di andare a Roma, diventare attore, e fare del cinema. Lo spettacolo racconta di figure familiari, attraversando le generazioni e le epoche. Sullo sfondo c’è sempre la Sicilia, da cui il protagonista si allontana con il proposito di andare a Roma, diventare attore, e fare del cinema. Tindaro Granata passa attraverso i decenni in molteplici ruoli, ad ogni età, maschio e femmina, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi ogni volta a comporre dialoghi, legami, situazioni, lui solo e tanti: davvero magnifico. Ciò che caratterizza “Antropolaroid” sta nell’utilizzo di una tecnica, antica, come quella del “cunto”, che viene scomposta e il meccanismo del racconto viene sostituito dalla messa in scena dei dialoghi tra i personaggi del racconto. Non vengono narrati i fatti, ma i personaggi parlano tra di loro e danno vita alla storia.
TRAMA: Francesco Granata nel settembre del 1925 si impicca perché scopre di avere un tumore incurabile. La moglie incinta, sola, si reca spesso al cimitero per bestemmiare sulla tomba del marito. Il figlio Tindaro Granata, nel 1948 viene implicato in un omicidio di mafia, ordinato da un noto mafioso di Patti. Maria Casella nel 44 si innamora di Tindaro che incontra a una serata di ballo organizzata da suo padre per presentargli il suo futuro sposo, un ufficiale tedesco. La giovane si oppone al matrimonio, scappa con Tindaro, facendo la “fuitina”. Teodoro Granata nasce l’anno dopo. Diventato adulto, Teodoro emigra in Svizzera. Tornato in Sicilia sposa Antonietta Lembo e con l’aiuto del Signor Badalamenti apre una falegnameria. Tindaro Granata nasce nel settembre del 78. Adulto, parte per il servizio militare, si imbarca per due anni sulla nave Spica, e qui incontra il nipote del boss del suo paese di origine, Patti. Il giovane Tino (nipote del boss) dopo che il padre viene indagato per delitti di mafia si confida con Tindaro. Ma questo è il giorno in cui Tindaro parte per Roma, vuole diventare un attore. Tino si suicida, impiccandosi.
20.1.15
 

XXX Pasolini

Teatro Tordinona 14 Gennaio 2015
XXX PASOLINI
drammaturgia / regia / scena Fabio M. Franceschelli
interpretazione: Francesca La Scala, Carlotta Piraino, Alessandro Margari, Alessandro Porcu, Matteo Davide
video Riccardo Palladino
produzione Ass. Cult. amnesiA vivacE - Ass. Cult. Figli di Hamm
SPETTACOLO FINALISTA AL PREMIO DANTE CAPPELLETTI 2011
Un omaggio a Pasolini, ma anche un “furto” a Pasolini. Qualcuno diceva che i maestri vanno copiati, ma se pur non si volesse aderire a tale massima, se pur si volesse evitare un consapevole ladrocinio dei prodotti artistici e intellettuali di Pasolini, dovremmo comunque fare i conti su un immaginario contemporaneo che di forme, idee, questioni, sensibilità derivate dall’immensa produzione pasoliniana è incredibilmente costituito.
Oggi parlare di contemporaneo è anche e sempre – volenti o meno - parlare di Pasolini. È quindi il mio immaginario ”pasoliniano” che dà vita a XXX PASOLINI, cibatosi principalmente di Petrolio, ma anche di Salò, Teorema (e teoremi), Ragazzi di Vita, Lettere Luterane. XXX PASOLINI parte da Petrolio per dimenticarlo subito, parte da Pasolini per poi metterlo in secondo piano, nell’intenzione di non “sporcarlo”, di non fraintenderlo, di non tradirlo. XXX PASOLINI pone, invece, me stesso in primo piano. Me stesso significa molte cose: il mio gusto, capacità e limiti di autore e regista teatrale; la mia conoscenza di Pasolini uomo e dell’arte pasoliniana (teatro, narrativa, poesia, saggistica, giornalismo, cinema). Una produzione sconfinata e una altrettanto sconfinata presenza pubblica (anche suo malgrado), rendono “tragicamente” parziale ogni mio tentativo di profonda conoscenza. Resta, appunto, il mio immaginario, limitato rispetto al “reale” ma comunque a sua volta reale, esempio (tra i tanti) di come questo artista unico venga elaborato e vissuto e “rifratto” più di trentacinque anni dopo la sua morte. Infine, la bulimia produttiva di Pasolini non può che essere segno di una personalità - o identità – multiforme, scissa, frantumata, contraddittoria.
Qualunque discorso su Pasolini deve partire da ciò, deve saper abbandonare «l’ossessione dell’identità» e accettare che «la dissociazione è ordine».
20.1.15
 

Teatro Futuro - sesta parte


Teatro Spazio Uno dal 5 al 17 giugno 2012 "Teatro Futuro" rassegna dedicata agli autori teatrali viventi e alla drammaturgia, che, a partire dalle loro idee mobili, si libera verso l'avvenire. "Teatro Futuro" è un modo per far vibrare la drammaturgia contemporanea - spiegano gli ideatori Maltauro e Fiorini - per mostrare, dal di dentro, come le idee si formano, prendano letteralmente corpo, scivolino nella scena, diventino azione teatrale e al contempo un gioco, iperbolico e riflessivo, sugli orizzonti del teatro a venire. Rassegna di Teatro Futuro: Giuseppe Manfridi, Antonia Brancati, Massimo Sgorbani, Roberto Agostini, Patrizia La Fonte, Marcello Isidori, Pier Paolo Palladino, Maria Letizia Compatangelo, Angelo Longoni, Alessandro Trigona, Rosa Menduni, Roberto De Giorni, Enrico Di Fabio, Maria Inversi, Luca De Bei. Registrato il 12 Giugno 2012.
18.1.15
 

QUADERNI DI SCENA 2 - I parte


"QUADERNI DI SCENA 2 - I parte incontri a cura dei QUADERNI DEL TEATRO DI ROMA DRAMMATURGIA E POESIA Michele Santeramo Giulio Marzaioli TEATRO ARGENTINA SALA SQUARZINA mercoledì 22 febbraio 2012 Roma www.teatrodiroma.net/quaderni www.facebook.com/quaderniteatrodiroma pagina FB: quaderni del teatro di roma"
18.1.15
 

Argot Off 2012 - PAS D'HOSPITALITE'


"

Argot Off 2012

PAS D'HOSPITALITE' 

di e con  Laura Graziosi regia  Davide Dolores, Laura Graziosi Argot Studio 5 giugno 2012 Roma"
18.1.15
 

Katzelmacher


Teatro Cometa Off dal 31 marzo al 3 aprile 2011 "KATZELMACHER" scrittura collettiva da Reiner Werner Fassbinder. Progetto e Regia di Lisa Ferlazzo Natoli, con: Fulvio Accogli, Nicola Adobati, Roberta Guccione, Vincenzo Lesci, Massimo Mento, Rosa Palasciano, Raffaella Paleari, Domenico Piscopo, Tonia Specchia, Francesca Verzaro, Mario Zaza. Regista collaboratore Alice Palazzi, Drammaturgia Mattia Cinquegrani. Assistenti al Progetto Elisa di Francesco (CIC) e Lorenzo Robino (CIC). Luci Giuseppe Falcone. Una scrittura collettiva che la Natoli ordisce a partire dal corpus artistico e biografico che fa capo al drammaturgo tedesco e che muove dal saggio di terzo anno degli allievi del Centro Studi La Cometa. Il suo primo testo, al cinema con Hanna Shigulla, racconta la parabola degli emigranti nella Germania che li chiamava con l'appellativo del titolo: veneti e friulani, ma anche turchi e greci, chiamati "fabbricanti di gattini", alludento alla prolificità  degli emigrati, e "fabbricante di cazze", utensili in legno e rame che gli emigrati vendevano all'estero. Chi sono i katzenmachler di oggi?
18.1.15
 

GAS


Teatro Colosseo 30/9-13/10 1998 "GAS" testo e regia Luciano Melchionna, con: Barbara Porta, Celeste Brancato, Alexandra La Capria, Sandro Giordano, Gianluca Morini, Francesco Venditti, Luca Zaccagnini. Aiuto regista Celeste Brancato, scene e costumi Alessandro Bentivegna, luci Petur Jonsson, assistente Marina Monaco. Luca ha ventiquattro anni, e una vita priva di entusiasmi e passioni, tra un padre rassegnato ed egoista, una madre opprimente e un rapporto convenzionale con Ludovica, più grande di lui. La conoscenza di Riccardo, il fratello di Ludovica, sembra aiutare Luca a contattarsi e a respirare per la prima volta in 24 anni. La vita del ragazzo, però si intreccia ineluttabilmente con la violenza, la disperazione e la solitudine, di un gruppo di coetanei: Francesco, un giovane padre che abbandona l'intera famiglia nel mezzo di una strada costale; Emiliano, che vive con sua nonna e fa l'inserviente all'obitorio ; Sandro, figlio di un famoso personaggio televisivo, che vive ancora con sua madre e passa la maggior parte del suo tempo davanti ai videogiochi; Monica, straniera, mantenuta da un anziano signore amico di suo padre, che occupa le sue giornate a litigare con i vicini di casa...Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico del Beat 72.
18.1.15
 

Punto G - il punto di vista di Giuditta


ACCENTO TEATRO 13-15 marzo 2009 "Punto G - Il punto di vista di Giuditta", con Giuditta Cambieri, testi Roberto Ripamonti regia Rosa Masciopinto, allestimento Nicoletta Boris scelte musicali Ghighi Di Paola assistente Martina Spalvieri. Meno male che ora c'e' Wikipedia che definisce la donna come ' femmina adulta dell'essere umano', mentre il vecchio Palazzi riporta ancora la definizione 'femmina dell' uomo'. Dai tempi di Eva, nata da una costola di Adamo, finalmente si comincia ad intravedere per la donna la possibilità  di un' identità  propria e forse di un personale diritto alla felicità. Con il suo cabaret divertente e irriverente, esplora proprio questi orizzonti Giuditta Cambieri, e cambia ieri, cambia oggi, spera di continuare a cambiare domani, non per illudersi sulla felicità, ma per non smettere di sognarla e dunque cercarla. Cos'e' una donna? E' bello essere una donna? Se lo chiede Giuditta e con lei Olivia, eterna fidanzata di Braccio Di Ferro. Proprio perché il "Punto di vista di Giuditta", può essere condiviso anche da una donna dei fumetti. Così, tra "ragionamenti circolari" paradossali e iperbolici, monologhi provocatori e ironici, pantomime tenere e assurde, la nostra cabarettista dotata di un corpo che e' una gag in continuo movimento, si domanderà: cos'è il Punto G.? E dov'è? Ma soprattutto: esiste?
18.1.15
 

ELLA


testo di Herbert Achternbusch con Marco Brinzi
18.1.15
 

INTERNO CON OSPITI


Colosseo Nuovo Teatro 12-13 Giugno 2012 "INTERNO CON OSPITI" scritto da Antonio De Stefano, Alessandro Di Marco, Lucilla Lupaioli, Martina Montini, Giovanna Muschietti, Giulia Paoletti, Valentina Reginelli, con: Antonio De Stefano, Arianna Del Grosso, Guido Del Vento, Sofia Mambelli, Fabio Minicillo, Martina Montini, Amalia Morrone, Giulia Paoletti, Veronica Pinna, Armando Quaranta, Sofia Storniolo, Michele Vitale, Evelina Volpetti. Assistente alla regia Tullia Di Nardo, costumi Nicola Civinini, luci Moreno Pette. Lavoro collettivo, originato dall'attenzione posta sul Mito di Arianna e Teseo e di quello di Cassandra e di Elettra, trattato durante l'anno all'interno del corso di scrittura scenica. http://www.actingcreazionericerca.it
18.1.15
 

TRESSSICILIE


Teatro Centrale Preneste16 dicembre 2011 "TRESSSICILIE" abbecedario di decolonizzazione. teatro/sound system scritto e diretto da Gaspare Balsamo con la collaborazione all'ideazione dell'abbecedario di Luca Sessa con Gaspare Balsamo e Matìas Enoch Endrek dj set, luci e fonica Giuseppe Pesce e Matteo Russo produzionepovera di Donatella Franciosi con il sostegno di Hormiai Teatro di Limosa lo spettacolo è patrocinato dall'associazione culturale Tre Sicilie... 'a fantasia, è'nu cielo niro e l'uocchie p'o pittè 24grana. Mi piace pensare e utilizzare la spedizione dei Mille nel Sud della penisola italica come la metafora di un'invasione. Indotta e creata con la riforma protestante prima, e con la rivoluzione industriale, finanziaria e dei trasporti poi, un'altra cultura e un'altra economia, quella mittel-europea e nord occidentale, si andava imponendo ai danni di un popolo la cui matrice culturale invece era ed è da rintracciarsi nel rettangolo basso di Mediterraneo. http://www.forteprenestino.net
18.1.15
 

PER FAVORE UNA CHARTREUSE AL SANGUE


"27 Agosto2011 Video lettura scenica di “PER FAVORE UNA CHARTREUSE AL SANGUEâ€? di Francesco Gambaro con Luigi Rigoni â€"" attore, girato da Ulisse Benedetti a cura di Simone Carella"
18.1.15
 

Gli occhi del Vesuvio


visioni ci e con l'artista napoletano Lello Esposito
18.1.15
 

Teatroinscatola - Il cambio di vocale


Teatro India 13Aprile LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea "TEATROINSCATOLA" venti mise en espace di nuovi autori. C'è l'amore nelle forme più estreme e marginali nei venti frammenti poetici e realistici di un discorso complessivamente amoroso in un'epoca anaffettiva. "Il cambio di vocale" di Alessandra Gianotti, con Alessandra Gianotti.
18.1.15
 

AMADO MIO


Padiglione Borghese 2/3/1983 "AMADO MIO" scritto e diretto da Gianni Fiori. Gruppo Xeno. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72.
18.1.15
 

COL SOLE IN FRONTE


"4/9/2010 ore 21:45 Teatro India sala A BIS Maurizio Camilli / Balletto civile di Maurizio Camilli, scrittura fisica di Michela Lucenti con Maurizio Camilli e Ambra Chiarello. durata 50' Tramite una drammaturgia frammentaria si ripercorre la vita di un giovane rampollo della borghesia industriale che, tra momenti di cabaret, arriva a compiere un atto efferato. Un'azione danzata lascia però aperta la possibilità di interpretare chi sia veramente il destinatario dellasua violenza."
18.1.15
 

Mirando la luna


spettacolo di flamenco presentato alla rassegna 'Convergenze Urbane' roma
15.1.15
 

MADREDEA


"Spirit Dance Download presenta MADREDEA spettacolo di teatro-danza ideato e interpretato da Carla Baruchello Nilo Brugnano Angela Calia Ilaria Cusano Marina Francesconi Caterina Giomo Lara Pedilarco Musiche Antonio Arcari Costumi Danila Sonetti Scene di Spirit Dance Download"
15.1.15
 

G.E.R.M.I. Music Festival 2011 - ENSEMBLE SPAZIOMUSICA - Premio G.E.R.M.I.


"G.E.R.M.I. Music Festival 2011 ENSEMBLE SPAZIOMUSICA Premio G.E.R.M.I. Satoshi Ohmae / Teatro Festone (2010) Alessandra Bellino / en-canto (2010) Girolamo Deraco / Città Fantastica (2010) Goffredo Petrassi / Romanzetta (1981) Sonia Bo / Pax (2005) Marcello Pusceddu / Perdiu (2011) Giulia Cabizza - soprano Enrico Di Felice - flauto Roberto Pellegrini - percussioni Riccardo Leone - pianoforte 1 novembre 2011 Colosseo E-Theatre.it Roma"
15.1.15
 

Le vie dei festival 2011 - PERFORMANCE


Teatro India 16 Ottobre 2011 "PERFORMANCE" degli allievi ed ex allievi dell'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico. Le vie dei festival XVIII edizione. L'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico accoglie la scuola Paolo Grassi. Il rito del teatro celebra l'incontro come moltiplicatore della circolazione delle idee. Allievi ed ex allievi dell'Accademia accoglieranno gli omologhi milanesi che a Roma verranno ad offrire i risultati dei loro studi e di un particolare percorso di confronto tra la drammaturgia contemporanea russa e italiana. Gli interpreti romani scelgono per celebrare l’incontro, di salutare i colleghi con brevi monologhi e scene da loro stessi liberamente scelti e realizzati. Le vie dei festival che ha dato vita quest’anno ad una collaborazione con tre importanti realtà milanesi, guarda al futuro e mette nelle mani dei più giovani un germe di collaborazione e di confronto tra le due città dello spettacolo. http://silviodamico.it
15.1.15
 

Atelier sul Mare e fiumara d'arte


Atelier sul Mare e fiumara d'arte,Rito della luce , Piramide 38° Parallelo, solstizio d'estate, 17-21 giugno 2011
15.1.15
 

COSTI QUEL CHE COSTI


Teatro Forte - Forte Prenestino 22 Aprile 2011 "COSTI QUEL CHE COSTI - La vera storia di Condom Liza Rice" uno spettacolo comico politico di e con Camilla Ribechi. Condom Liza Rice dopo aver perduto il suo posto alla Casa Bianca si è data all'insegnamento. E' diventata un'insegnante della rinomata e famigerata School of Americans. Ultimamente è stata trasferita in Italia, presso la succursale italiana della famosa culla di dittatori sud Americani, denominata School of Italians. Il governo Americano teme che l'Italia abbia un problema: il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, non ha letto la Costituzione! Nel Febbraio del 2009 ha dichiarato: "La Costituzione è filosovietica". Ovviamente non è così, afferma Condom Liza Rice, bisogna solo interpretarla! Condom Liza Rice ci vende, banditrice di piazza, l'ipocrisia, la schizofrenia e l'incoerenza come regole per i giusti e per i potenti. Tutto questo salterà  ai nostri occhi e su tutto questo tenteremo di riderci sopra perché l’uomo è più grande e meraviglioso di tutte le leggi create allo scopo di svilirlo, limitarlo e sfruttarlo.
15.1.15
 

Teatro Futuro - seconda parte


Teatro Spazio Uno dal 5 al 17 giugno 2012 "Teatro Futuro" rassegna dedicata agli autori teatrali viventi e alla drammaturgia, che, a partire dalle loro idee mobili, si libera verso l'avvenire. "Teatro Futuro" è un modo per far vibrare la drammaturgia contemporanea - spiegano gli ideatori Maltauro e Fiorini - per mostrare, dal di dentro, come le idee si formano, prendano letteralmente corpo, scivolino nella scena, diventino azione teatrale e al contempo un gioco, iperbolico e riflessivo, sugli orizzonti del teatro a venire. Rassegna di Teatro Futuro: Giuseppe Manfridi, Antonia Brancati, Massimo Sgorbani, Roberto Agostini, Patrizia La Fonte, Marcello Isidori, Pier Paolo Palladino, Maria Letizia Compatangelo, Angelo Longoni, Alessandro Trigona, Rosa Menduni, Roberto De Giorni, Enrico Di Fabio, Maria Inversi, Luca De Bei.
15.1.15
 

SHIVA -SHAKTI


"Colosseo Nuovo Teatro 13 Febbraio 2011 ""SHIVA - SHAKTI""spettacolo di danza tradizionale indiana stile Kathak, progetto a cura di Rosella Fanelli, con: Arjun Mishra, Rosella Fanelli, Anuj Mishra, Vikas Mishra, una produzione Compagnia Takitedha. La danza Kathak, stile classico dell'India settentrionale, si distingue per il tipico ""lavoro dei piedi"", amplificati da centinaia di campanelli avvolti alle caviglie del danzatore. Nasce nei templi Hindu e si arricchisce di elementi islamici durante il periodo Moghul, divenendo una delle danze pi√π raffinate e affascinanti della ricchissima tradizione indiana. Il nucleo principale dello spettacolo narra la creazione cosmica attraverso la storia di Shiva e Shakti (Parvati), ovvero energia maschile e femminile, forza creatrice dell'intero universo. Suggestive composizioni della danza Kathak sono recitate in forma di mantra e contemporaneamente danzate. Accanto a questo, improvvisazioni ritmiche musicali e particolari brani di antica tradizione faranno percepire la straordinaria forza comunicativa ed emotiva con cui il Kathak riesce a coinvolgere lo spettatore occidentale. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell' Ass. Cult. Beat 72."
15.1.15
 

Labo-Bau de l'aire


"di Gianluca Bottoni con Gianluca Bottoni Flavio Arcangeli Meta-Teatro martedì 14 dicembre 2010 Roma"
12.1.15
 

MIA MANO FATTI PIUMA


di Giorgio Caproni interprete: Antonio Piovanelli
12.1.15
 

Buon Compleanno Pier Paolo 2° parte


Colosseo Nuovo Teatro 5 marzo 2012 "Buon Compleanno Pier Paolo". Un'occasione per rivivere - nel novantesimo anniversario della nascita - il pensiero poetico, politico e civile di Pier Paolo Pasolini. La festa si apre la mattina del 5 marzo a Casarsa (Friuli), con una manifestazione pensata per gli studenti, e prosegue la sera a Roma per iniziativa dell'Associazione Culturale Porta Nova e dell'Associazione Culturale Musicale Beat 72, e grazie al sostegno della Provincia di Roma.Una vera festa che intende salutare, con amore e leggerezza, il compleanno di uno tra i più grandi poeti del novecento. La kermesse occuperà tutti gli spazi del Colosseo Nuovo Teatro. Il foyer, con annesso catering per gli ospiti, sarà trasformato in sala espositiva per la mostra fotografica di Mario Dondero "Pasolini e Roma": una collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, sottolineata dalla partecipazione alla serata del direttore Angela Felice. Musica dal vivo e interventi live di artisti che canteranno e leggeranno brani tratti dall'opera del poeta, animeranno ogni spazio. Nella sala teatro sarà presentato l'inedito filmato, realizzato per la Rai del Friuli Venezia Giulia, Pasolini in Friuli di Mario Rizzarelli, sulla prima giovinezza del poeta. Seguirà la proiezione dei film documentari La voce di Pasolini di Matteo Cerami (2006) e Via Pasolini di Andrea Salerno (2005). Fra gli artisti che si esibiranno: Aisha Cerami, Lucilla Galeazzi, Lucianna De Falco, Sandra Toffolatti, Patrizia Zappa Mulas, Carmen Giardina, Federica Marchettini, Tiziana Avarista, Giacomo Zito, Fabio Gomiero, Michele Botrugno, Nuccio Siano. Musicisti: Roberto Marino (pianoforte e arrangiamenti), Salvatore Zambataro (fisarmonica e clarinetto), Andrea Colocci (Contrabasso) Nuccio Siano, promotore dell'iniziativa, frequenta da anni l'opera del poeta. Le più recenti produzioni sono state la raccolta delle Canzoni di Pasolini con Aisha Cerami e la messa in scena di un'opera giovanile e poco conosciuta, Un pesciolino.
12.1.15
 

RIDIAMOCI SOPRA - seconda parte


Teatro Valleoccupato 21 Giugno 2012 "RIDIAMOCI SOPRA" con: Boris/Il cast, Paola Minaccioni, Lillo, I Serissimi, Saverio Raimondo, Awa Ly con Valerio Guaraldi.
12.1.15
 

Testaccio jazz orchestra


concerto della testaccio jazz orchestra per la festa della musica 2011 al colosseo nuovo teatro.
12.1.15
 

I VIAGGI DI GULLIVER


Rampa Prenestina 18/9/2004 "I VIAGGI DI GULLIVER" compagnia Temperamenti con: Marco Solari , Alessandra Vanzi , Gustavo Frigerio, Patrizia Bettini, Flavio Cova, Dora Francese, Giulia Frezza, Matteo Angius, Vincenzo Schirru, musiche Piergiorgio Faraglia, Pasquale Innarella, luci Luca Storari, scene Roberto Ricci, assistente alle scene Carolina Foti, costumi Patrizia Sgamma, regia Marco Solar i, percussioni Mauro D'Alessandro, registrazioni voci Paolo Modugno. Spettacolo realizzato nell'ambito del LA NOTTE BIANCA, seguendo il testo di Swift, è una satira delle follie umane, una critica in particolare della razionalità apparente del modello occidentale, attraverso il ribaltamento di prospettive e di dimensioni, in un progressivo straniamento culturale ed esistenziale. La satira politico-filosofica si alleggerisce e si rafforza al contempo attraverso l'invenzione fantastica. Nel 1726 venne pubblicato anonimo a Londra I viaggi di Gulliver, in realtà opera di Jonathan Swift, uno dei maggiori autori satirici inglesi e della letteratura universale. Il libro ebbe un successo immediato e immenso, suscitando apprezzamenti entusiastici per la fantasia creativa, per la lucidità  della satira, per la semplicità della scrittura. Certamente il testo nasce come una dura e amara satira della condizione umana in generale e dei sistemi politico-sociali, dell'Europa del tempo e dell'Inghilterra in particolare; ma 'I Viaggi' sono anche una scanzonata e divertentissima successione di invenzioni brillanti, a volte comiche a volte stranianti. E' soprattutto questo aspetto che più ha contribuito alla diffusione e alla notorietà  dell'opera, nonché alle numerose riduzioni per l'infanzia. E, da queste, alle trasposizione per il cinema e per i cartoni animati. Sono le immagini che per prime ci vengono alla mente quando pronunziamo i nomi Gulliver o Lilliput. Purtroppo ognuna di queste trasposizioni ha operato dei tagli drastici sulla storia originale, limitando le peregrinazioni di Lemuel Gulliver solamente ad alcuni dei mondi descritti nei viaggi. Questa versione teatrale cerca di ricreare il senso e il carattere originario del testo, senza rinunciare a quelle parti che solo superficialmente possono essere considerate difficili. Vogliamo infatti stimolare la capacità immaginativa del pubblico, e allo stesso tempo sottolineare l'importanza delle diversità  culturali e fisiche, uno degli scopi evidenti per il quale il libro fu scritto. Lo stupore è forse il sentimento dominante e costante dell'opera, uno stupore che raggiunge spesso lo straniamento nel confronto costante tra i mondi visitati e il proprio d'origine. Nonostante siano passati quasi tre secoli, il testo di Swift mantiene inalterata la propria freschezza, sia per l'invenzione formale (il minuscolo, il gigantesco, l'alienato, il naturale), sia per il rispecchiamento con un mondo, il nostro, che allora come oggi ci mostra, accanto a straordinari progressi, aspetti meschini, ridicoli, assurdi, palesi errori e colossali follie. La storia porta il protagonista a navigare e a naufragare su isole e continenti popolati da esseri diversi, con culture, abitudini, ordinamenti particolari ed assoluti. A Lilliput, un mondo in miniatura, gli abitanti sono alti la dodicesima parte di noi: uomini meticolosi, un po' cerebrali e ottusi. A Brobdingnag si troviamo invece alle prese con un mondo gigantesco, popolato da uomini che sono dodici volte più grandi di noi; qui già  ci troviamo in una dimensione morale più alta, e più semplice. Dopo un altro naufragio Gulliver visita una specie di arcipelago, con un'isola volante che controlla un intero continente: ognuna di queste isole affronta diversi gradi di follia, dall'Accademia di inventori e scienziati alle prese con i più assurdi esperimenti, all'isola dei vecchi annoiatissimi immortali. Infine Gulliver arriva nel paese dei cavalli saggi, gli Houyhnhnms, che vivono di virtù e di astrazione, allevando gli Yahoo, caricatura grottesca degli uomini. Normalmente nelle versioni per l'infanzia e nelle trasposizioni per lo schermo
12.1.15
 

Teatro Futuro - ottava parte


Teatro Spazio Uno dal 5 al 17 giugno 2012 "Teatro Futuro" rassegna dedicata agli autori teatrali viventi e alla drammaturgia, che, a partire dalle loro idee mobili, si libera verso l'avvenire. "Teatro Futuro" è un modo per far vibrare la drammaturgia contemporanea - spiegano gli ideatori Maltauro e Fiorini - per mostrare, dal di dentro, come le idee si formano, prendano letteralmente corpo, scivolino nella scena, diventino azione teatrale e al contempo un gioco, iperbolico e riflessivo, sugli orizzonti del teatro a venire. Rassegna di Teatro Futuro: Giuseppe Manfridi, Antonia Brancati, Massimo Sgorbani, Roberto Agostini, Patrizia La Fonte, Marcello Isidori, Pier Paolo Palladino, Maria Letizia Compatangelo, Angelo Longoni, Alessandro Trigona, Rosa Menduni, Roberto De Giorni, Enrico Di Fabio, Maria Inversi, Luca De Bei. Registrato il 14 Giugno 2012.
12.1.15
 

La lunga notte dei mille - 2 parte


12 dicembre 2011 Serata garibaldina al Colosseo Nuovo Teatro di Roma con testimonial prestati dalla scena e dalla società  civile per chiudere l'anno del Centocinquantenario con un omaggio ai padri fondatori, i Mille di Garibaldi. Si cerca di rispondere all'interrogativo: che fine fecero i Mille negli anni successivi alla Spedizione del 1860? Musiche e letture, dal libro di Paolo Brogi "La lunga notte dei Mille", con proiezione di spezzoni di "Noi credevamo" di Mario Martone e i fondali di scena dipinti da Giancarlino Benedetti. Le letture sono affidate a un team che va da Manuela Kustermann a Renato Nicolini passando per Jean Léonard Touadi e Franco Cordelli, con Alessandra Vanzi, Marilù Prati, Carmen Giardina, Patrizia Bettini, Marco Solari, Stefano Quatrosi, Donatella Monachesi, Carlo Ambrosoli, Marco Foroni, Paolo Fallai, Brunella Diddi. Leggeranno brani dal loro "Roma 1849, gli stranieri nei giorni della Repubblica". Le musiche sono affidate a Piero Brega che suona con Oretta Orengo, Graziella Antonucci accompagnata da Marco Quintiliani, "Les Canuts" di Mariolina Mallo, Enzo Farinacci ed Ettore Leter, Elena Somarà che fischia l'Inno di Mameli", Stefania "Paperina" Maggio col suo sax. Col patrocinio del I Municipio e l'adesione della Sezione ANPI "don Pappagallo" Esquilino-Monti-Celio. Serata trasmessa in streaming su www.e-theatre.it. In scena le vicende di un esercito di idealisti e bastian contrari, dibattuto tra colonialisti e di anticolonialisti, interventisti e pacifisti, ministerialisti e aventiniani. Un affresco dell'Italia unitaria, in cui molti volontari stentarono poi a ritrovarsi. La diaspora di una generazione che ha fatto da battistrada alle altre venute dopo, fino ad oggi. "Fecero l'Italia. E poi, indigesti e spesso incompresi, continuarono a combinarne di tutti i colori. I Mille di Garibaldi. I Mille dopo la Spedizione del 1860. Chi finì in Patagonia e chi a Sumatra. Un gruppo di lombardi deportato in Siberia, altri sbaragliati in Africa, in molti emigrati all'estero. Un direttore di giornale assassinato dagli anarchici, parecchi chiusi in manicomio, chi si suicidò in un fiume e chi con una rivoltellata, un ungherese ingegnere tentò invano di realizzare grandissimi canali, un tiratore scelto bergamasco si ridusse a cacciar gatti e un suo compaesano risalì l’Italia con un teatrino di marionette. A Roma uno di loro fu il primo sindaco, un altro ormai ultraottantenne aderì più tardi al fascismo, l’unica donna fu ripudiata dal potente marito diventato primo ministro. L’ultimo dei Mille morì nel 1934…â€?.
8.1.15
 

Le stanze di Pasolini

CSC 13 Dicembre 2014
Le stanze di Pasolini
saggio di recitazione degli allievi del 2° anno del centro sperimentale di cinematografia
regia Mario Grossi
Quarant’anni è un tempo sufficiente per riscoprire un autore dall’identità sfuggente e senz’altro poliedrica.
A settembre abbiamo cominciato a vedere, leggere e sentire cose di e su quest’autore ed abbiamo provato a farcene un’idea personale nella complessità; ecco perché l’idea di proporre una sorta di viaggio tra alcune delle sue opere che affrontano e propongono dei soggetti e addirittura “stili” differenti in un viaggio tra “le stanze” e ambienti immaginari.
A cura di Mario Grossi
Interpreti: Mily Cultrera, Alessio Del Mastro, Maria Chiara Giannetta, Federica Gumina, Alessandro Minati, Ester Pantano, Leonardo Pazzagli, Nick Russo, Federica Sabatini, Eduardo Scarpetta, Antonio Spagnuolo, Filippo Tirabassi
Assistente alla regia Valentina Bellè
Grazie per la collaborazione a Gabriella Borni, Ciro Caravano, Massimiliano Dezi. Allo staff di Ed alla direzione del csc.
7.1.15
 

IL LAVORO DELL'ATTRICE SUL PRODUTTORE


Colosseo Nuovo Teatro dall'8 al 20 Novembre 2011 "IL LAVORO DELL'ATTRICE SUL PRODUTTORE" scritto e diretto da Riccardo Leonelli, con Francesco Branchetti e Veronica Gentili. Musiche originali Pino Cangialosi. Scamore T Company. Lo spettacolo che tutti gli attori dovrebbero vedere.
6.1.15
 

Muri - prima e dopo Basaglia


"Teatro della Cooperativa Milano 2010 ""Muri. Prima e dopo Basaglia"" con Giulia Lazzarini testo e regia Renato Sarti, scene e costumi Carlo Sala, musiche Carlo Boccadoro, progetto luci Claudio De Pace. Produzione Teatro della Cooperativa, in coproduzione con Mittelfest con il sostegno di Regione Lombardia - Progetto Next con il sostegno della Provincia di Trieste. Giulia Lazzarini porta in palcoscenico l'esperienza, di lavoro e di vita, di un'infermiera presso l'ospedale psichiatrico di Trieste prima dell'arrivo di Franco Basaglia nel '72. Camicie di forza, psicofarmaci in quantità  disumane, lobotomia, elettroshock e ogni tipo di violenza e tortura erano all'ordine del giorno. In tre decenni di esperienza, la protagonista vive il mutamento del manicomio: da luogo di isolamento estremo, a luogo di comprensione e di cura. E allora, inevitabilmente, si metteva in moto un meccanismo, in cui il confine che separa la ""normalità "" dalla ""follia"" rivelava tutta la sua precarietà. Trieste è l'unica città al mondo dove la parola mato è sinonimo di uomo. Uno zio dello stesso Sarti morì all'interno del manicomio; il primo teatro dove il regista lavorò, nel 1971, era quello situato nello stesso ospedale: era inevitabile che queste esperienze prendessero corpo in un testo e uno spettacolo teatrale."
4.1.15
 
 
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