Ultimi Video

IL MODERNO.IT - I SACCHI DI SABBIA


"IL MODERNO.IT Il Moderno in Sei Movimenti I SACCHI DI SABBIA con Giovanni Guerrieri Giulia Gallo Vincenzo Illiano Gabriele Carli Federico Polacci Giulia Solano Il Teatrino di San Ranieri_Ludo Di Piazza (spettacolo itinerante per le vie di Agliana) http://www.sacchidisabbia.com/ 29/10/2011 - Agliana (Pistoia)"
14.4.09
 

WO - MAN


ConsorziOltremare presenta: doc. "WO - MAN" prove di regia video sulla documentazione dello spettacolo WO - Man di Paolo Schembari, tratto dallo spettacolo teatrale WO - MAN di Mario Giorgi del 1994, regia di Carlo Ferreri, con Carlo Ferreri e Chiaraluce Fiorito, aiuto regia Simona Tudisco, scenografia Simone Raimondo, fonica e luci Paolo Schembari, elaborazione digitale della fonica Giovanni Pulvirenti su musiche Prototypes mp82 AlvaNoto.
14.4.09
 

L'ISLAMICO


Colosseo Nuovo Teatro 4 - 8 MARZO 2009 "L'ISLAMICO" scritto e diretto da Mario Prosperi , con: Mario Prosperi, Francesca Muzio, Yavan Wolde, Alessia Giardina, Giuseppe Butera. Aiuto regista: Giusi Potenza. Scene: Valerio Di Filippo. Luci: Roberto Zorzut. Costumi: Fulvia Roverselli. Selezione musicale: Mario Prosperi e Giusi Potenza. Il brano "Il Minareto" è di Paolo Modugno - Le canzoni romane sono di Piero Brega. Chi è "l'islamico"? Contro la possibile ovvietà  della risposta, l'islamico è Arvaro, un verduraio, un popolano di Roma che, vittima di estorsioni da parte della malavita locale, si rivolge per avere giustizia ad una cellula di fondamentalisti musulmani. Sarà  nell'Imam di una moschea romana che il protagonista troverà  il modello di una nuova via, alle cui leggi e principi si sente profondamente affine; un modello peraltro che sembra risvegliare in lui quel sentimento religioso da tempo assopito. Abbracciando l'Islam Arvaro regolarizza così anche una situazione di bigamia, educa la figlia nella scuola coranica - dandola in sposa come da tradizione con tanto di dote - e traduce le sue riflessioni negative sulla società occidentale in un fervore di redenzione che lo vendica e lo avvicina un passo dopo l'altro ad Al-caida. Il cuore dello spettacolo è proprio il racconto di Mustafà  tornato dall'Afganistan in cui sono forti le reminiscenze del "parlamento de Ruzante che iera vegnù de campo"... Mario Prosperi, interpretando il ruolo dell'islamico, aggiunge un'altra icona, la prima in romanesco (che è la sua lingua, mai finora usata in scena), alla sua nota galleria di "cattivi maestri", di cui fanno parte De Cerasis (De Laurentiis) di Produzione De Cerasis, Tonino Afri (Toni Negri) del Docente furioso, Mussolini di Mussolini e il suo doppio, D'Annunzio del Gene dell'immortale, Bonifacio VIII dello Schiaffo di Anagni. Nonostante la forte caratterizzazione del personaggio, Mustafà - Arvaro, romano di borgata o di rione, non è una "macchietta" e le sue vicende non sono avventure fantastiche: Mustafà -Arvaro cerca ciò che non trova nella sua società  o meglio, nel modello di società  capitalistica che, invase anche India, Cina, Giappone, procede all'unificazione del pianeta sulla testa di tutte le culture storiche, senza lasciare modelli alternativi. In questo contesto l'Islam è ancora un'icona misteriosa, verso la quale sono oggi spinti anche non pochi italiani, che si uniscono alla già  numerosa comunità  di musulmani stranieri in Italia. La drammaturgia di Prosperi si propone di suggerire una riflessione, approfondire il discorso sul rapporto esistente con quel mondo arabo-islamico che, da sempre rappresenta il nostro dirimpettaio nell'antico mare nostrum. Un occasione per offrire spunti nuovi e "umani" per approfondire un rapporto socio-culturale ormai millenario. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72
14.4.09
 

ASPETTANDO GODOT


Teatro Nino Manfredi dal 16 al 28 novembre 2010 "ASPETTANDO GODOT" di Samuel Beckett, regia Claudio Boccaccini, con: Pietro De Silva (Vladimiro), Felice Della Corte (Estragone), Roberto della Casa (Lucky), Riccardo Barbera (Pozzo) e Guido Coitre (Ragazzo). Musiche originali Massimiliano Pace, aiuto regia Massimo Cardinali, ass. regia Marzia Verdecchi, costumi Lucia Mirabile, tecnico luci e fonica Christian Massimini, albero realizzato da Danilo Ciancolini. Considerato dall'unanimità della critica il lavoro teatrale più bello e significativo di tutto il Novecento, Aspettando Godot è divenuto - nel dire comune - sinonimico di una situazione in cui si aspetta l'avverarsi di un avvenimento imminente ma che in realtà  non accade mai e in cui, di solito, chi attende non fa nulla affinché questo possa realizzarsi. Il capolavoro di Samuel Beckett, che si dipana in un'immobilità  solo apparente,  intriso di una comicità graffiante, surreale, a tratti irresistibile. Il tempo sembra immobile, eppure tutto scorre. I protagonisti, ignari e ingenui ultimi sopravvissuti, pur nella loro essenziale ripetitività, ci raccontano con leggerezza quasi impalpabile il senso profondo della vita. Facendoci riflettere e ridere ci pongono continuamente di fronte al grande circo dell’esistenza umana. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass.Cult. Beat 72 http://www.claudioboccaccini.it/
14.4.09
 
 
Support : MarXoB
Copyright © 2011. e-performance.tv - All Rights Reserved
Template Created by MarXoB | Published by e-performance.tv
powered by Blogger